Un trapianto di cornea artificiale e' stato eseguito il 27 aprile all'ospedale del Celio, si tratta del primo intervento di questo tipo per l'ospedale militare romano. Ad eseguire il delicato intervento e' stato chiamato l'oculista Stefano Pintucci, ideatore e divulgatore della cornea artificiale, tecnicamente cheratoprotesi, da impiantare in pazienti non vedenti e non operabili con il trapianto di cornea tradizionale ne' con cellule staminali.
L'intervento e' stato eseguito nel centro neuro sensoriale del Celio diretto dal colonnello medico Massimo Cantarini, su una paziente che era gia' stata sottoposta a diverse operazioni e affetta da glaucoma cronico e pemfigo oculare bilaterale. Il trapianto di cornea artificiale consiste nell'applicazione di una piccola lente di materiale plastico montata su un dischetto che viene fissato al tessuto oculare. Le cellule integrano la protesi all'organismo della persona operata evitando cosi ogni pericolo di rigetto e consentendo il recupero della vista. La tecnica viene gia' eseguita presso la clinica convenzionata Citta' di Roma ma da oggi il nuovo centro al Celio rappresenta il punto di riferimento per i militari e i loro familiari.

Un trapianto di cornea artificiale e' stato eseguito il 27 aprile all'ospedale del Celio, si tratta del primo intervento di questo tipo per l'ospedale militare romano. Ad eseguire il delicato intervento e' stato chiamato l'oculista Stefano Pintucci, ideatore e divulgatore della cornea artificiale, tecnicamente cheratoprotesi, da impiantare in pazienti non vedenti e non operabili con il trapianto di cornea tradizionale ne' con cellule staminali.
L'intervento e' stato eseguito nel centro neuro sensoriale del Celio diretto dal colonnello medico Massimo Cantarini, su una paziente che era gia' stata sottoposta a diverse operazioni e affetta da glaucoma cronico e pemfigo oculare bilaterale. Il trapianto di cornea artificiale consiste nell'applicazione di una piccola lente di materiale plastico montata su un dischetto che viene fissato al tessuto oculare. Le cellule integrano la protesi all'organismo della persona operata evitando cosi ogni pericolo di rigetto e consentendo il recupero della vista. La tecnica viene gia' eseguita presso la clinica convenzionata Citta' di Roma ma da oggi il nuovo centro al Celio rappresenta il punto di riferimento per i militari e i loro familiari.