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 ITALIA - ITALIA - Italia. Primo prelievo del sangue cordonale in Irpinia
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Notizia 
25 novembre 2004 16:59
 
Il prelievo di sangue da cordone ombelicale dedicato, finalizzato cioe' all'utilizzo su un parente che abbia necessita' di trapianto di cellule staminali, e' stato effettuato con successo ad Avellino, nella divisione di ostetricia e ginecologia dell'ospedale "Capone", diretta dal dottor Giovanni Gerosolima.
Si tratta del primo intervento del genere in Irpinia, e tra i pochi nell'intera regione Campania.
La partoriente e' gia' madre di un bambino di due anni e mezzo, al quale e' stato diagnosticato un neuroblastoma, patologia tumorale che interessa il cervello.
Su indicazione del reparto di oncologia dell'Universita' Federico II, la partoriente si e' rivolta al centro di raccolta delle cellule staminali del sangue placentare dell'ospedale "Capone" di Avellino, per utilizzare le cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale del nascituro, praticamente identiche a quelle del midollo osseo, che potranno essere trapiantate sul bimbo malato.
Il parto ha avuto esito positivo: la paziente ha dato alla luce una femminuccia che con la sua nascita potrebbe dare speranza di vita al fratellino ammalato.
L'équipe che ha eseguito l'intervento e' composta dai ginecologi, Giovanni Gerosolima, e Andrea De Stefano, dall'anestesista, Salvatore Nittoli e dall'ostetrica, Raffaella Carratu'.
 
 
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La partoriente e' gia' madre di un bambino di due anni e mezzo, al quale e' stato diagnosticato un neuroblastoma, patologia tumorale che interessa il cervello.
Su indicazione del reparto di oncologia dell'Universita' Federico II, la partoriente si e' rivolta al centro di raccolta delle cellule staminali del sangue placentare dell'ospedale "Capone" di Avellino, per utilizzare le cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale del nascituro, praticamente identiche a quelle del midollo osseo, che potranno essere trapiantate sul bimbo malato.
Il parto ha avuto esito positivo: la paziente ha dato alla luce una femminuccia che con la sua nascita potrebbe dare speranza di vita al fratellino ammalato.
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