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 ITALIA - ITALIA - Italia. Pluralismo nell'informazione scientifica in Rai
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Notizia 
13 novembre 2003 18:48
 
"Il professor Umberto Veronesi 'maestro d'Italia di scienza'? Si', ma rispettando, anche qui, il principio dell'imparzialita', dell'obiettivita', della correttezza e della completezza dell'informazione". E' l'opinione del senatore Michele Bonatesta (An) sul progetto -annunciato dal presidente Rai, Lucia Annunziata- di un programma di divulgazione scientifica da affidare all'oncologo.
"L'idea di un grande scienziato, quale e' il professor Veronesi, che faccia da Cicerone, da Virgilio ai telespettatori italiani, accompagnandoli in un viaggio nell'affascinante mondo della scienza -dice Bonatesta in una nota- e' indubbiamente valida e da servizio pubblico". Ma, ricorda l'esponente della direzione nazionale di An e della commissione di Vigilanza sulla Rai, "conosciamo tutti le posizioni dell'ex ministro della Sanita' in merito a tematiche estremamente delicate e controverse quali, ad esempio, la droga, l'eutanasia, la clonazione e le cellule staminali embrionali, la pillola del giorno dopo, l'aborto, la procreazione artificiale. Tematiche su cui le posizioni, all'interno dello stesso mondo scientifico, sono assai diverse: si pensi solo alle differenze tra il professor Veronesi e un altro illustre scienziato quale il ministro della Salute Girolamo Sirchia".
Per questo, secondo Bonatesta, nell'affidare a Veronesi una trasmissione su questioni scientifiche dalle forti implicazioni bioetiche, "occorre garantire il necessario pluralismo, facendo si' che tutte le posizioni in campo abbiano la stessa possibilita' di far sentire la propria voce".
 
 
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"L'idea di un grande scienziato, quale e' il professor Veronesi, che faccia da Cicerone, da Virgilio ai telespettatori italiani, accompagnandoli in un viaggio nell'affascinante mondo della scienza -dice Bonatesta in una nota- e' indubbiamente valida e da servizio pubblico". Ma, ricorda l'esponente della direzione nazionale di An e della commissione di Vigilanza sulla Rai, "conosciamo tutti le posizioni dell'ex ministro della Sanita' in merito a tematiche estremamente delicate e controverse quali, ad esempio, la droga, l'eutanasia, la clonazione e le cellule staminali embrionali, la pillola del giorno dopo, l'aborto, la procreazione artificiale. Tematiche su cui le posizioni, all'interno dello stesso mondo scientifico, sono assai diverse: si pensi solo alle differenze tra il professor Veronesi e un altro illustre scienziato quale il ministro della Salute Girolamo Sirchia".
Per questo, secondo Bonatesta, nell'affidare a Veronesi una trasmissione su questioni scientifiche dalle forti implicazioni bioetiche, "occorre garantire il necessario pluralismo, facendo si' che tutte le posizioni in campo abbiano la stessa possibilita' di far sentire la propria voce".
 
 
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