Il piccolo Luca, il bimbo talassemico guarito all'ospedale di Pavia grazie ad un trapianto di cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale delle sue sorelle, all'anagrafe si chiama Siina e la mamma ha accettato per la prima volta di parlare del suo caso con un'intervista esclusiva al settimanale Oggi.
"Per comprendere fino in fondo una decisione come la mia -spiega la signora Esra Gul, 26 anni, di origine turca ma oggi residente a Castiglione delle Stiviere- la sofferenza va vissuta sulla propria pelle. Per salvare Siina gli avrei donato anche dieci sorelle". Nell'intervista la donna spiega che prima dell'operazione per anni era stata costretta "a subire endovenose di globuli rossi sani ogni tre settimane". Poi "la medicina mi offriva l'opportunita' di restituire al mio bimbo una vita normale. Io non chiedevo altro che questo. Perche' avrei dovuto esitare?". Nell'intervista la signora rivela che aveva gia' generato un altro figlio, potenziale donatore di staminali, ma le analisi genetiche avevano accertato che le cellule erano incompatibili.