Critiche alla scienza caratterizzata da "mania di annichilimento della vita umana, senza alcun rispetto per l'embrione, una creatura sempre piu' manipolata", sono state lanciate dal presidente della Consulta pastorale sanitaria della Conferenza episcopale italiana, il vescovo di Altamura-Gravina in Puglia, mons. Mario Paciello. Intervenendo al seminario di studi "Per la vita che verra'", svoltosi a Bari il 27 settembre, il prelato ha sottolineato che "e' giusto e doveroso che la scienza vada avanti e progredisca, ma c'e' il rischio che si faccia dominare ancora di piu' dalla tecnologia ad essa applicata proprio come accade oggi".
Per mons. Paciello "si e' perso il senso della bellezza della vita e della persona e in questa direzione un notevole contributo sociale all'approfondimento della verita' e alla riscoperta dell'amore per la vita puo' essere fornito dall'informazione e quindi dai giornalisti attraverso la loro attivita"'.
A proposito del coinvolgimento dei mass media, il prof. Angelo Serra, onorario di genetica medica e membro della Pontificia accademia per la vita di Roma, ha affermato che "spesso l'argomento e' stato inquadrato in maniera distorta da giornali e televisioni e che sarebbe utile per la collettivita' avere una dimensione piu' vera e reale di un fenomeno che di fatto cancella la vita".

Critiche alla scienza caratterizzata da "mania di annichilimento della vita umana, senza alcun rispetto per l'embrione, una creatura sempre piu' manipolata", sono state lanciate dal presidente della Consulta pastorale sanitaria della Conferenza episcopale italiana, il vescovo di Altamura-Gravina in Puglia, mons. Mario Paciello. Intervenendo al seminario di studi "Per la vita che verra'", svoltosi a Bari il 27 settembre, il prelato ha sottolineato che "e' giusto e doveroso che la scienza vada avanti e progredisca, ma c'e' il rischio che si faccia dominare ancora di piu' dalla tecnologia ad essa applicata proprio come accade oggi".
Per mons. Paciello "si e' perso il senso della bellezza della vita e della persona e in questa direzione un notevole contributo sociale all'approfondimento della verita' e alla riscoperta dell'amore per la vita puo' essere fornito dall'informazione e quindi dai giornalisti attraverso la loro attivita"'.
A proposito del coinvolgimento dei mass media, il prof. Angelo Serra, onorario di genetica medica e membro della Pontificia accademia per la vita di Roma, ha affermato che "spesso l'argomento e' stato inquadrato in maniera distorta da giornali e televisioni e che sarebbe utile per la collettivita' avere una dimensione piu' vera e reale di un fenomeno che di fatto cancella la vita".