"Il progetto di legge sulla fecondazione assistita approvato in commissione al Senato non e' purtroppo esente da gravi limiti, i quali rischiano di tenere in un ambito eccessivamente angusto le scoperte fin qui effettuate". E' quanto dichiara in un comunicato Ermanno Greco, medico andrologo, che ha inviato ai presidenti dei due rami del Parlamento e ai parlamentari impegnati sul tema della fecondazione assistita, copia del libro "Genitori in provetta".
"Non mi riconosco -scrive Greco- nelle polemiche chiassose e strumentali: ho preferito scegliere la strada del dialogo e del ragionamento propri dello studioso, ben consapevole delle delicate implicazioni etiche e scientifiche che il tema impone. Non un gesto polemico -precisa il ricercatore- ma un contributo al dibattito seguito con ansia da decine di migliaia di coppie desiderose di affidarsi a questo tipo di tecniche".
Nella legge "non va bene -aggiunge Greco- la limitazione alla inseminazione di soli tre ovociti, perche' abbassa drasticamente le percentuali di successo, aumenta i costi della procedura e fa si' che la aspirante madre debba essere ripetutamente sottoposta a cure ormonali. E poi non e' necessario seguire un programma obbligato. La tecnica oggi puo' essere personalizzata a seconda delle esigenze non solo mediche ma anche etiche e religiose della coppia che si sottopone al trattamento".

"Il progetto di legge sulla fecondazione assistita approvato in commissione al Senato non e' purtroppo esente da gravi limiti, i quali rischiano di tenere in un ambito eccessivamente angusto le scoperte fin qui effettuate". E' quanto dichiara in un comunicato Ermanno Greco, medico andrologo, che ha inviato ai presidenti dei due rami del Parlamento e ai parlamentari impegnati sul tema della fecondazione assistita, copia del libro "Genitori in provetta".
"Non mi riconosco -scrive Greco- nelle polemiche chiassose e strumentali: ho preferito scegliere la strada del dialogo e del ragionamento propri dello studioso, ben consapevole delle delicate implicazioni etiche e scientifiche che il tema impone. Non un gesto polemico -precisa il ricercatore- ma un contributo al dibattito seguito con ansia da decine di migliaia di coppie desiderose di affidarsi a questo tipo di tecniche".
Nella legge "non va bene -aggiunge Greco- la limitazione alla inseminazione di soli tre ovociti, perche' abbassa drasticamente le percentuali di successo, aumenta i costi della procedura e fa si' che la aspirante madre debba essere ripetutamente sottoposta a cure ormonali. E poi non e' necessario seguire un programma obbligato. La tecnica oggi puo' essere personalizzata a seconda delle esigenze non solo mediche ma anche etiche e religiose della coppia che si sottopone al trattamento".