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 ITALIA - ITALIA - Italia. Legge sulla procreazione assistita, un convegno dei Democratici di Sinistra
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2 ottobre 2003 19:30
 
"La pausa di riflessione imposta dalla Finanziaria venga colta da tutte le forze politiche come opportunita' per riflettere e cambiare una legge assurda e inapplicabile", ha detto il senatore diessino Giorgio Tonini, relatore di minoranza al disegno di legge a Palazzo Madama, introducendo i lavori del seminario dei Democratici di Sinistra "Procreazione assistita: una legge da cambiare", tenutosi lo scorso 30 settembre alla presenza del segretario del partito, Piero Fassino, e dei diessini Vittoria Franco e Barbara Pollastrini e di numerosi giuristi, genetisti, rappresentanti delle associazioni, esperti di bioetica.
I Ds hanno voluto lanciare un appello a tutti i gruppi, affinche' si rifletta ancora su questo tema. "Fermiamoci finche' siamo in tempo -ha messo in guardia Tonini- e aggiustiamo la rotta. Cerchiamo assieme una soluzione ragionevole e condivisa". E rivolto ai "colleghi cattolici", Tonini ha chiesto di trovare una soluzione ragionevole nel rispetto delle sensibilita' etiche di ciascuno".
"Noi siamo d'accordo -ha detto Tonini- con quanti dicono che una legge e' necessaria. Non vogliamo pero' arrivare ad approvare una legge qualsiasi, ad ogni costo. Per questo siamo contrari al testo che il Senato sta ora esaminando. E' una cattiva soluzione di compromesso. Siamo di fronte ad una legge che non e' ne' laica ne' cattolica, ne' di destra ne' di sinistra, ma semplicemente assurda e paradossale". Secondo Tonini "questa legge nasce da una forzatura ideologica, ovvero l'idea della personalita' giuridica dell'embrione che contrasta con la legge sull'aborto.

Cinque i punti che, secondo i Ds, vanno assolutamente rimossi o modificati: il divieto assoluto di ricorso alla fecondazione eterologa; il divieto di crioconservazione degli embrioni; il divieto per la donna di revocare il proprio consenso all'impianto dopo la fecondazione; il no all'utilizzo degli embrioni non vitali per la ricerca; il no a ricorrere alla pma per prevenire malattie genetiche.
Il rispetto della donna e della coppia, il rispetto del nascituro, il criterio di laicita' e la liberta' di ricerca scientifica. Sono questi i quattro temi individuati dal segretario dei Ds Piero Fassino sui quali lavorare, insieme alla maggioranza, per modificare la legge sulla procreazione assistita.
Fassino e' intervenuto sottolineando che "ciascuno deve essere cosi' saggio e avveduto da non far prevalere il proprio punto di vista". "Una legge di questo genere -ha aggiunto- non puo' essere di una sola cultura, non puo' essere concepita solo come affermazione di una maggioranza, non puo' essere sottoposta a scambi politici".
Nel ricordare che le leggi devono essere fatte nell'interesse dei cittadini, Fassino ha poi lanciato un appello: "cerchiamo insieme il migliore esito a cui si puo' arrivare, noi vogliamo una buona legge. La pausa di riflessione dovuta alla finanziaria sia effettivamente una pausa di riflessione per cercare modifiche perche' questa rischia di essere una cattiva legge".
Il leader dei Ds e' poi entrato nel merito del testo e ha elencato i punti da modificare. "Voler affermare in tutti i modi la personalita' giuridica dell'embrione e' l'ostacolo maggiore. La categoria della dignita' umana dell'embrione ragionevolmente potrebbe rappresentare l'incontro dei diversi approcci". Ha poi chiesto la possibilita' della crioconservazione e di superare il limite dei tre embrioni. "Non e' possibile che la donna non continui ad avere la possibilita' di scelta e di consenso prima dell'impianto". Mentre sull'accesso all'eterologa ha suggerito che sia consentita quando e' l'unica soluzione possibile per casi di sterilita'. Infine ha si e' soffermato sulla liberta' di ricerca "anche per consentire ulteriori evoluzioni nella soluzione del problema". Il segretario dei Ds ha affermato l'importanza di un "confronto molto largo" nella societa' su questo tema. Per questo sono necessari "strumenti, anche linguistici, in grado di facilitare la comunicazione e consentire cosi' una vasta socializzazione del problema perche' deve diventare un grande tema come lo sono stati il divorzio e l'aborto".

"Non impedite un atto d'amore in piu': con questo invito abbiamo gia' raccolto 50mila firme affinche' al Senato si modifichi una legge punitiva verso la donna e la sua salute". Ha detto la coordinatrice delle donne Ds, Barbara Pollastrini, durante il dibattito, rivolgendo un appello alle parlamentari di tutti i partiti affinche' "le donne di ogni sensibilita' politica prendano nelle loro mani questa materia e realizzino una mediazione di alto profilo per correggere quegli articoli oscurantisti verso la scienza e isolati internazionalmente".
I punti della legge contestati dalla Pollastrini, in linea con i Ds sono in particolare: il divieto alla criconservazione degli embrioni, l'impossibilita' di produrne piu' di tre e l'obbligo di impiantarli comunque nell'utero della donna, anche se malformati. "La sterilita' e' una malattia e deve avere il diritto di cura".

Congelamento di ovociti, elenco di malattie ereditarie per le quali sia possibile la selezione genetica e commissioni speciali per verificare la capacita' di essere genitori di chi chiede la donazione dei gameti. Sono queste in sintesi le proposte fatte da uno dei pionieri della fecondazione assistita in Italia, Carlo Flamigni, per modificare la legge sulla procreazione assistita attualmente in discussione al Senato. Flamigni ha sottolineato la necessita' di una mediazione tra laici e cattolici sui grandi temi dell'etica. Ha individuato poi alcuni cambiamenti possibili per rendere la legge effettivamente applicabile e rispondente alle necessita' reali.
Congelare ovociti anziche' embrioni potrebbe essere, secondo Flamigni, la soluzione alle discussioni sulla personalita' giuridica dell'embrione. "Abbiamo 70 bambini -ha detto- nati con il congelamento di ovociti, il primo impianto e' avvenuto nel 1996, nessuno dei nati e' malformato, questa potrebbe essere una strada da percorrere". Il ginecologo ha chiarito che si tratta ancora di una fase di sperimentazione, che c'e' bisogno di tempo per ulteriori conferme e che, pero', finora le risposte date dal congelamento di ovociti sono positive.
La strada piu' difficile e', a detta di Flamigni, quella della genetica. "In questo campo esiste una divaricazione netta tra quello che si puo' capire e quello che si puo' fare, e non siamo in grado di fare terapia genetica. Si potrebbe stilare l'elenco delle malattie genetiche che meritano la selezione dell'embrione per assicurare al nascituro qualita' di vita accettabili".
Infine, Flamigni e' intervenuto sull'istituzione di commissioni che verifichino se chi chiede la donazione di gameti sia pronto ad assumersi concretamente la responsabilita' di essere genitore. "Soluzione di compromesso, ma a qualcosa si deve pur rinunciare, almeno cosi' si potrebbe verificare se chi ricorre alla procreazione assistita sia in grado di assumersi la responsabilita' del nascituro e si potrebbero anche evitare i genitori-nonni".

"I tempi della scienza non coincidono con quelli delle nostre esistenze e delle nostre malattie. Io e 2050 accademici al mio fianco, rivolgiamo un appello perche' non si subordini la scienza alla religione, contro un ddl che uccide le speranze dei malati". E' stato il senso dell'intervento di Luca Coscioni, presidente dei Radicali Italiani.
"Proibire la clonazione terapeutica -ha continuato Coscioni- e gli studi sugli embrioni soprannumerari equivarrebbe ad avere accettato il divieto di studiare i cadaveri, iniettare i vaccini o far usare gli antibiotici. I nostri parlamentari dovrebbero votare questa legge, tenendo conto che i principi alla base delle coscienze individuali sono tutti sullo stesso piano, e che le diverse ricerche delle verita' non possono essere ordinate gerarchicamente" (A questo indirizzo il testo integrale del suo intervento: clicca qui.
L'invito a Luca Coscioni da parte dei Ds e' accolto con piacere dai radicali, tanto che la presidente dei Radicali Italiani, Rita Bernardini, ringraziera' con un comunicato stampa: "chi nella campagna del 2001 -dal polo di centro-destra a quello di centro-sinistra- non era considerato un interlocutore politico perche' 'poneva problemi attinenti alla coscienza' oggi viene invitato ufficialmente in un convegno DS dove il segretario Piero Fassino ammette finalmente che i temi affrontati nel Ddl sulla Pma sono di primaria importanza politica". "Benvenuto Fassino, benvenuti DS -conclude Rita Bernardini- ma attenzione ad un fatto: sulla laicita' delle leggi non sono ammissibili pateracchi compromissori sulla pelle delle donne, dei malati gravissimi e degli scienziati".
 
 
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I Ds hanno voluto lanciare un appello a tutti i gruppi, affinche' si rifletta ancora su questo tema. "Fermiamoci finche' siamo in tempo -ha messo in guardia Tonini- e aggiustiamo la rotta. Cerchiamo assieme una soluzione ragionevole e condivisa". E rivolto ai "colleghi cattolici", Tonini ha chiesto di trovare una soluzione ragionevole nel rispetto delle sensibilita' etiche di ciascuno".
"Noi siamo d'accordo -ha detto Tonini- con quanti dicono che una legge e' necessaria. Non vogliamo pero' arrivare ad approvare una legge qualsiasi, ad ogni costo. Per questo siamo contrari al testo che il Senato sta ora esaminando. E' una cattiva soluzione di compromesso. Siamo di fronte ad una legge che non e' ne' laica ne' cattolica, ne' di destra ne' di sinistra, ma semplicemente assurda e paradossale". Secondo Tonini "questa legge nasce da una forzatura ideologica, ovvero l'idea della personalita' giuridica dell'embrione che contrasta con la legge sull'aborto.

Cinque i punti che, secondo i Ds, vanno assolutamente rimossi o modificati: il divieto assoluto di ricorso alla fecondazione eterologa; il divieto di crioconservazione degli embrioni; il divieto per la donna di revocare il proprio consenso all'impianto dopo la fecondazione; il no all'utilizzo degli embrioni non vitali per la ricerca; il no a ricorrere alla pma per prevenire malattie genetiche.
Il rispetto della donna e della coppia, il rispetto del nascituro, il criterio di laicita' e la liberta' di ricerca scientifica. Sono questi i quattro temi individuati dal segretario dei Ds Piero Fassino sui quali lavorare, insieme alla maggioranza, per modificare la legge sulla procreazione assistita.
Fassino e' intervenuto sottolineando che "ciascuno deve essere cosi' saggio e avveduto da non far prevalere il proprio punto di vista". "Una legge di questo genere -ha aggiunto- non puo' essere di una sola cultura, non puo' essere concepita solo come affermazione di una maggioranza, non puo' essere sottoposta a scambi politici".
Nel ricordare che le leggi devono essere fatte nell'interesse dei cittadini, Fassino ha poi lanciato un appello: "cerchiamo insieme il migliore esito a cui si puo' arrivare, noi vogliamo una buona legge. La pausa di riflessione dovuta alla finanziaria sia effettivamente una pausa di riflessione per cercare modifiche perche' questa rischia di essere una cattiva legge".
Il leader dei Ds e' poi entrato nel merito del testo e ha elencato i punti da modificare. "Voler affermare in tutti i modi la personalita' giuridica dell'embrione e' l'ostacolo maggiore. La categoria della dignita' umana dell'embrione ragionevolmente potrebbe rappresentare l'incontro dei diversi approcci". Ha poi chiesto la possibilita' della crioconservazione e di superare il limite dei tre embrioni. "Non e' possibile che la donna non continui ad avere la possibilita' di scelta e di consenso prima dell'impianto". Mentre sull'accesso all'eterologa ha suggerito che sia consentita quando e' l'unica soluzione possibile per casi di sterilita'. Infine ha si e' soffermato sulla liberta' di ricerca "anche per consentire ulteriori evoluzioni nella soluzione del problema". Il segretario dei Ds ha affermato l'importanza di un "confronto molto largo" nella societa' su questo tema. Per questo sono necessari "strumenti, anche linguistici, in grado di facilitare la comunicazione e consentire cosi' una vasta socializzazione del problema perche' deve diventare un grande tema come lo sono stati il divorzio e l'aborto".

"Non impedite un atto d'amore in piu': con questo invito abbiamo gia' raccolto 50mila firme affinche' al Senato si modifichi una legge punitiva verso la donna e la sua salute". Ha detto la coordinatrice delle donne Ds, Barbara Pollastrini, durante il dibattito, rivolgendo un appello alle parlamentari di tutti i partiti affinche' "le donne di ogni sensibilita' politica prendano nelle loro mani questa materia e realizzino una mediazione di alto profilo per correggere quegli articoli oscurantisti verso la scienza e isolati internazionalmente".
I punti della legge contestati dalla Pollastrini, in linea con i Ds sono in particolare: il divieto alla criconservazione degli embrioni, l'impossibilita' di produrne piu' di tre e l'obbligo di impiantarli comunque nell'utero della donna, anche se malformati. "La sterilita' e' una malattia e deve avere il diritto di cura".

Congelamento di ovociti, elenco di malattie ereditarie per le quali sia possibile la selezione genetica e commissioni speciali per verificare la capacita' di essere genitori di chi chiede la donazione dei gameti. Sono queste in sintesi le proposte fatte da uno dei pionieri della fecondazione assistita in Italia, Carlo Flamigni, per modificare la legge sulla procreazione assistita attualmente in discussione al Senato. Flamigni ha sottolineato la necessita' di una mediazione tra laici e cattolici sui grandi temi dell'etica. Ha individuato poi alcuni cambiamenti possibili per rendere la legge effettivamente applicabile e rispondente alle necessita' reali.
Congelare ovociti anziche' embrioni potrebbe essere, secondo Flamigni, la soluzione alle discussioni sulla personalita' giuridica dell'embrione. "Abbiamo 70 bambini -ha detto- nati con il congelamento di ovociti, il primo impianto e' avvenuto nel 1996, nessuno dei nati e' malformato, questa potrebbe essere una strada da percorrere". Il ginecologo ha chiarito che si tratta ancora di una fase di sperimentazione, che c'e' bisogno di tempo per ulteriori conferme e che, pero', finora le risposte date dal congelamento di ovociti sono positive.
La strada piu' difficile e', a detta di Flamigni, quella della genetica. "In questo campo esiste una divaricazione netta tra quello che si puo' capire e quello che si puo' fare, e non siamo in grado di fare terapia genetica. Si potrebbe stilare l'elenco delle malattie genetiche che meritano la selezione dell'embrione per assicurare al nascituro qualita' di vita accettabili".
Infine, Flamigni e' intervenuto sull'istituzione di commissioni che verifichino se chi chiede la donazione di gameti sia pronto ad assumersi concretamente la responsabilita' di essere genitore. "Soluzione di compromesso, ma a qualcosa si deve pur rinunciare, almeno cosi' si potrebbe verificare se chi ricorre alla procreazione assistita sia in grado di assumersi la responsabilita' del nascituro e si potrebbero anche evitare i genitori-nonni".

"I tempi della scienza non coincidono con quelli delle nostre esistenze e delle nostre malattie. Io e 2050 accademici al mio fianco, rivolgiamo un appello perche' non si subordini la scienza alla religione, contro un ddl che uccide le speranze dei malati". E' stato il senso dell'intervento di Luca Coscioni, presidente dei Radicali Italiani.
"Proibire la clonazione terapeutica -ha continuato Coscioni- e gli studi sugli embrioni soprannumerari equivarrebbe ad avere accettato il divieto di studiare i cadaveri, iniettare i vaccini o far usare gli antibiotici. I nostri parlamentari dovrebbero votare questa legge, tenendo conto che i principi alla base delle coscienze individuali sono tutti sullo stesso piano, e che le diverse ricerche delle verita' non possono essere ordinate gerarchicamente" (A questo indirizzo il testo integrale del suo intervento: clicca qui.
L'invito a Luca Coscioni da parte dei Ds e' accolto con piacere dai radicali, tanto che la presidente dei Radicali Italiani, Rita Bernardini, ringraziera' con un comunicato stampa: "chi nella campagna del 2001 -dal polo di centro-destra a quello di centro-sinistra- non era considerato un interlocutore politico perche' 'poneva problemi attinenti alla coscienza' oggi viene invitato ufficialmente in un convegno DS dove il segretario Piero Fassino ammette finalmente che i temi affrontati nel Ddl sulla Pma sono di primaria importanza politica". "Benvenuto Fassino, benvenuti DS -conclude Rita Bernardini- ma attenzione ad un fatto: sulla laicita' delle leggi non sono ammissibili pateracchi compromissori sulla pelle delle donne, dei malati gravissimi e degli scienziati".
 
 
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