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 ITALIA - ITALIA - Italia. IlSole24Ore e le staminali embrionali: Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini
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Notizia 
29 maggio 2003 21:06
 
Il Sole 24 Ore nella sua edizione del 25 maggio pubblica due articoli rubricati come "Dibattito sulle staminali". Dopo Angelo Vescovi e Cinzia Caporale lo scorso 4 maggio, questa volta ad intervenire a difesa della ricerca con le cellule staminali derivate dagli embrioni sovrannumerari sono Elena Cattaneo (Non buttate via quegli embrioni) e Gilberto Corbellini (Quando la bioetica uccide la ricerca).

L'articolo di Elena Cattaneo (Dipartimento di Scienze farmacologiche e Centro di eccellenza sulle malattie neurodegenerative, facolta' di Farmacia, Universita' di Milano) si concentra sul dibattito tra i sostenitori della ricerca con le staminali adulte e quelle embrionali evidenziando che in realta' questa differenza di atteggiamento nella ricerca non puo' esistere, tanto piu' che non si tratta di creare degli embrioni ad hoc per farci ricerca ma di utilizzare quelli sovrannumerari congelati gia' esistenti e che rischiano di essere buttati via. La Cattaneo ricorda come la discussione va avanti in Europa con la moratoria del 6o programma quadro di ricerca.
"Intanto, in Italia, il Comitato nazionale per la bioetica ha deciso che l'etica e il buon senso possono anche non andare d'accordo. Quindi no alle embrionali. Si "butta tutto" (ma non era vita?) anche l'etica della precedente Commissione Dulbecco sulle cellule staminali che aveva definito legittimo l'impiego di embrioni sovrannumerari per scopi di derivazoni di cellule! (.)
Vorrei concludere rispondendo alla demagogia con una riflessione che sa un po' di demagogia, ma a guardare bene non lo e'. Se -e sottolineo "se"- un giorno si avranno risultati nella cura di alcune terribili malattie, grazie alla ricerca (altrui) sulle staminali embrionali. se avverra' questo, sulla scorta della pseudo-etica oggi sbandierata, i malati italiani non potranno accedere a queste cure? Chi glielo andra' a spiegare. e con quale etica in mano?".

La Commissione europea ha gia' deciso di interrompere la moratoria ma in Italia. era il sottotitolo scelto per l'articolo di Gilberto Corbellini (docente di Storia della medicina e Bioetica alla Sapienza di Roma).
"La scelta del Governo italiano annunciata dal sottosegretario per la Ricerca Guido Possa, di opporsi alla decisione della Commissione Europea di finanziare la ricerca su embrioni soprannumerari crioconservati e destinati alla distruzione, non e' francamente giustificabile nemmeno alla luce delle argomentazioni svolte da Cinzia Caporale qualche domenica fa su queste pagine. La tesi per cui la scelta di finanziare queste ricerche interferirebbe con le legislazioni nazionali e preluderebbe a un'etica europea della ricerca imposta istituzionalmente, suona come un eccesso di "precauzionismo" etico-politico. E' vero che a Bruxelles sta prevalendo una visione dell'Europa come nuovo super-Stato, ma difficilmente questa prospettiva potra' essere scongiurata lavorando con un'idea al ribasso delle dinamiche concorrenziali e propulsive che dovrebbe orientare le scelte normative nei sistemi federali. Basti soffermarsi su quello che sta accadendo negli Stati Uniti, dove California, New Jersey e Wisconsin stanno legiferando a favore delle ricerche con le staminali embrionali per condizionare le scelte del Governo federale nella stessa direzione.
Nella fattispecie mette seriamente a rischio i benefici che a livello conoscitivo e anche pratico, cioe' medico ed economico, possono venire ai cittadini europei da ricerche finanziate a livello Ue sulle cellule staminali derivate dai cosiddetti embrioni soprannumerari (che di fatto sono cadaveri)". (.)
"Quello che sconcerta e' il modo di operare del Comitato nazionale di bioetica italiano, che diversamente dalla maggior parte dei comitati di bioetica del mondo civile funziona come una sorta di tribunale morale, dove una cupola affatto non rappresentativa degli orientamenti etico-culturali della societa' italiana, invece di fornire alle istituzioni elementi conoscitivi e comparativi di valutazione o di promuovere e ascoltare il dibattito nella societa', fa una conta interna per stabilire che cosa e' etico e che cosa non lo e'.
Per la cronaca, in base ai dati dell'ultimo Eurobarometro, la maggioranza dei cittadini europei -e italiani- e' favorevole all'uso dell'ingegneria cellulare per sviluppare nuove terapie. Insomma, ha capito quello che i parlamentari cattolici, in modo trasversale, e la maggioranza del Cnb sembra non capire: sarebbe immorale lasciar distruggere gli embrioni prodotti in eccesso e conservati nei congelatori invece di utilizzarli per derivarne cellule da studiare per tentare di curare gravi malattie degenerative come il Parkinson, diabete, infarto, Alzheimer, eccetera".
 
 
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Il Sole 24 Ore nella sua edizione del 25 maggio pubblica due articoli rubricati come "Dibattito sulle staminali". Dopo Angelo Vescovi e Cinzia Caporale lo scorso 4 maggio, questa volta ad intervenire a difesa della ricerca con le cellule staminali derivate dagli embrioni sovrannumerari sono Elena Cattaneo (Non buttate via quegli embrioni) e Gilberto Corbellini (Quando la bioetica uccide la ricerca).

L'articolo di Elena Cattaneo (Dipartimento di Scienze farmacologiche e Centro di eccellenza sulle malattie neurodegenerative, facolta' di Farmacia, Universita' di Milano) si concentra sul dibattito tra i sostenitori della ricerca con le staminali adulte e quelle embrionali evidenziando che in realta' questa differenza di atteggiamento nella ricerca non puo' esistere, tanto piu' che non si tratta di creare degli embrioni ad hoc per farci ricerca ma di utilizzare quelli sovrannumerari congelati gia' esistenti e che rischiano di essere buttati via. La Cattaneo ricorda come la discussione va avanti in Europa con la moratoria del 6o programma quadro di ricerca.
"Intanto, in Italia, il Comitato nazionale per la bioetica ha deciso che l'etica e il buon senso possono anche non andare d'accordo. Quindi no alle embrionali. Si "butta tutto" (ma non era vita?) anche l'etica della precedente Commissione Dulbecco sulle cellule staminali che aveva definito legittimo l'impiego di embrioni sovrannumerari per scopi di derivazoni di cellule! (.)
Vorrei concludere rispondendo alla demagogia con una riflessione che sa un po' di demagogia, ma a guardare bene non lo e'. Se -e sottolineo "se"- un giorno si avranno risultati nella cura di alcune terribili malattie, grazie alla ricerca (altrui) sulle staminali embrionali. se avverra' questo, sulla scorta della pseudo-etica oggi sbandierata, i malati italiani non potranno accedere a queste cure? Chi glielo andra' a spiegare. e con quale etica in mano?".

La Commissione europea ha gia' deciso di interrompere la moratoria ma in Italia. era il sottotitolo scelto per l'articolo di Gilberto Corbellini (docente di Storia della medicina e Bioetica alla Sapienza di Roma).
"La scelta del Governo italiano annunciata dal sottosegretario per la Ricerca Guido Possa, di opporsi alla decisione della Commissione Europea di finanziare la ricerca su embrioni soprannumerari crioconservati e destinati alla distruzione, non e' francamente giustificabile nemmeno alla luce delle argomentazioni svolte da Cinzia Caporale qualche domenica fa su queste pagine. La tesi per cui la scelta di finanziare queste ricerche interferirebbe con le legislazioni nazionali e preluderebbe a un'etica europea della ricerca imposta istituzionalmente, suona come un eccesso di "precauzionismo" etico-politico. E' vero che a Bruxelles sta prevalendo una visione dell'Europa come nuovo super-Stato, ma difficilmente questa prospettiva potra' essere scongiurata lavorando con un'idea al ribasso delle dinamiche concorrenziali e propulsive che dovrebbe orientare le scelte normative nei sistemi federali. Basti soffermarsi su quello che sta accadendo negli Stati Uniti, dove California, New Jersey e Wisconsin stanno legiferando a favore delle ricerche con le staminali embrionali per condizionare le scelte del Governo federale nella stessa direzione.
Nella fattispecie mette seriamente a rischio i benefici che a livello conoscitivo e anche pratico, cioe' medico ed economico, possono venire ai cittadini europei da ricerche finanziate a livello Ue sulle cellule staminali derivate dai cosiddetti embrioni soprannumerari (che di fatto sono cadaveri)". (.)
"Quello che sconcerta e' il modo di operare del Comitato nazionale di bioetica italiano, che diversamente dalla maggior parte dei comitati di bioetica del mondo civile funziona come una sorta di tribunale morale, dove una cupola affatto non rappresentativa degli orientamenti etico-culturali della societa' italiana, invece di fornire alle istituzioni elementi conoscitivi e comparativi di valutazione o di promuovere e ascoltare il dibattito nella societa', fa una conta interna per stabilire che cosa e' etico e che cosa non lo e'.
Per la cronaca, in base ai dati dell'ultimo Eurobarometro, la maggioranza dei cittadini europei -e italiani- e' favorevole all'uso dell'ingegneria cellulare per sviluppare nuove terapie. Insomma, ha capito quello che i parlamentari cattolici, in modo trasversale, e la maggioranza del Cnb sembra non capire: sarebbe immorale lasciar distruggere gli embrioni prodotti in eccesso e conservati nei congelatori invece di utilizzarli per derivarne cellule da studiare per tentare di curare gravi malattie degenerative come il Parkinson, diabete, infarto, Alzheimer, eccetera".
 
 
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