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 ITALIA - ITALIA - Italia. Genova: aperto Centro di Oncologia Cellulare e Ultrastrutturale
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22 gennaio 2003 22:09
 
Un laboratorio dove si esplorano le cellule per capire dove sono le proteine codificate dai geni "interessanti" dal punto di vista delle neoplasie, e dove le stesse proteine vanno a finire quando questi geni sono alterati. E' il nuovo "Centro di Oncologia Cellulare e Ultrastrutturale" inaugurato il 20 gennaio, presso l'Anfiteatro Anatomico del DiMeS (Dipartimento di medicina sperimentale) di Genova. L'unita' di ricerca, diretta da Carlo Tacchetti, si occupa di "analisi ultrastrutturale" tramite microscopia elettronica.
Grazie ai finanziamenti messi a disposizione dalla Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (FIRC) e dall' Universita' di Genova, sono stati ristrutturati e attrezzati 400 metri quadri di laboratori e sono stati acquistati due microscopi elettronici, di cui uno di ultima generazione. Questo microscopio, uno dei primi quattro ad essere installati al mondo, consente di ricostruire tridimensionalmente la struttura delle cellule, con una risoluzione di pochi miliardesimi di metro. "In questo modo -spiega Tacchetti- saremo in grado di risolvere anche piccoli complessi molecolari. Fatte le dovute proporzioni, equivarrebbe a ingrandire, senza perdere definizione, l'unghia del pollice fino a 2 milioni di metri quadri con il solo ingrandimento ottico e anche fino a 8 milioni di metri quadri con l'ausilio di trasformazioni digitali".
L'inaugurazione del Centro IFOM/DiMeS consente, grazie all'acquisizione dei nuovi strumenti e all'integrazione culturale con gli altri programmi di ricerca IFOM (l'istituto di oncologia molecolare della Firc), di aprire nuove strade fino a questo momento inesplorate a livello mondiale in oncologia molecolare. Tra le prospettive del Centro c'e' anche una collaborazione con l'industria per l'implementazione di nuove tecnologie. "Stiamo avviando -ha annunciato il direttore del Centro- un progetto congiunto con la FEI, la societa' Philips di microscopia elettronica e la X-Lab. La FEI finanzierebbe un dottorato di ricerca in bioinformatica finalizzato allo sviluppo di nuovi software per l'analisi delle immagini acquisite al microscopio".
 
 
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