testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Fiorentino: il biologo fuorilegge per fare del bene
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
14 ottobre 2004 18:31
 
Intervistato dal quotidiano Il Corriere della Sera il dottor Francesco Fiorentino, e' il biologo al quale si deve la selezione degli embrioni sani da cui sono nate due gemelle che, con le cellule staminali del loro cordone ombelicale, hanno guarito dalla talassemia il fratellino Sina (passato alla cronaca come il piccolo Luca) ammette e spiega di violare la legge italiana andando a fare la diagnosi genetica pre impianto ad Atene, a Bruxelles, a Cipro e prossimamente anche a Londra.
A proposito delle firme raccolte per abrogare la legge che lui viola con un referendum, dice: "Un poco credo di aver contribuito anch'io alla raccolta di queste firme. Prima che il caso del piccolo Sina facesse notizia, pochi sapevano che le cellule staminali del cordone ombelicale possono salvare un fratellino malato di talassemia, o di leucemia. Ma resto pessimista. Non credo che per evitare il referendum cambieranno la legge in modo sostanziale. Non vogliono la selezione del donatore, come se una coppia, per salvare un figlio talassemico, potesse permettersi cinque, sei, sette tentativi che finiscono in aborto. Oppure, far nascere altri bambini malati. Una via intermedia ci sarebbe: effettuare la diagnosi genetica di preimpianto su una cellula espulsa dall'ovocita non ancora fecondato. [.] Se non si trovera' una mediazione, io continuero' a lavorare con i centri all'estero. In Italia gia' non sono molto simpatico: ma per me e' una questione di liberta'. [.] Facciamo l'esempio di una coppia di potenziali genitori che sono anche portatori di beta talassemia. Hanno il 25% di possibilita' di generare un bambino malato. Prima c'era la diagnosi prenatale. Se accertava che il feto non era sano, la coppia poteva scegliere l'aborto. Uccidere un feto gia' arrivato alla diciottesima settimana, un trauma doloroso. Il Signore mi perdoni se sbaglio, sono credente, ma non mi sento disposto ad accettare con cristiana rassegnazione". Con la diagnosi genetica pre impianto, invece, "Si interviene prima che gli embrioni vengano impiantati nell'utero. Mi hanno dato del nazista per questo, ma io parto da dati reali. Quando hai un bambino talassemico, o leucemico, trovare un donatore non e' semplice. Ai genitori restano due possibilita': o aspettare il donatore compatibile, o mettere in cantiere fratellini, fin quando non nasce quello giusto, cioe' sano e anche compatibile. Teoricamente, hanno una possibilita' su cinque, in realta', secondo una nostra ricerca che e' stata anche pubblicata, con la procreazione normale la possibilita' e' di uno a dieci".
"Vorrei diventare la coscienza critica di quei politici che hanno inventato una legge assurda".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS