Carlo Flamigni, uno dei pionieri della cura alla sterilita' definisce la legge che sta per essere approvata "incolta". Flamigni e' sfiduciato e preoccupato. Anche lui parla dell'assistenza negata: "ormai i cittadini sono tutti di serie B, tranne quelli che si possono autofinanziare. La discussione del Parlamento -spiega Flamigni- e' partita dal concetto secondo cui la sterilita' non e' una malattia perche' le persone sterili stanno bene. Casomai e' solo una malattia del desiderio. Senza contare che la malattia per la medicina e' dove c'e' sofferenza, come nella depressione. E l'infertilita' puo' essere una gravissima forma di sofferenza. Io ho ricordi dolorosi di donne che si sono suicidate perche' non potevano avere un bambino. Siamo noi che educhiamo le ragazze mostrando immagini di donne con in braccio i figli. E poi neghiamo loro le cure. E' una legge incivile. Io provo un grande disagio di trovarmi da laico in un paese laico che per la prima volta fa una legge ideologica. E credo che sia stato un'enorme errore da parte dei cattolici avere esagerato dal cavare soddisfazione da questo momento di superiorita' numerica. E non accetto l'idea che la sinistra ha votato secondo coscienza perche' non me ne importa niente della coscienza dei cattolici che sono nella sinistra. C'e' un problema superiore che e' la liberta' collettiva dei cittadini. E se decidono di votare secondo coscienza sull'aborto, sul divorzio? Io sono spaventato".

Carlo Flamigni, uno dei pionieri della cura alla sterilita' definisce la legge che sta per essere approvata "incolta". Flamigni e' sfiduciato e preoccupato. Anche lui parla dell'assistenza negata: "ormai i cittadini sono tutti di serie B, tranne quelli che si possono autofinanziare. La discussione del Parlamento -spiega Flamigni- e' partita dal concetto secondo cui la sterilita' non e' una malattia perche' le persone sterili stanno bene. Casomai e' solo una malattia del desiderio. Senza contare che la malattia per la medicina e' dove c'e' sofferenza, come nella depressione. E l'infertilita' puo' essere una gravissima forma di sofferenza. Io ho ricordi dolorosi di donne che si sono suicidate perche' non potevano avere un bambino. Siamo noi che educhiamo le ragazze mostrando immagini di donne con in braccio i figli. E poi neghiamo loro le cure. E' una legge incivile. Io provo un grande disagio di trovarmi da laico in un paese laico che per la prima volta fa una legge ideologica. E credo che sia stato un'enorme errore da parte dei cattolici avere esagerato dal cavare soddisfazione da questo momento di superiorita' numerica. E non accetto l'idea che la sinistra ha votato secondo coscienza perche' non me ne importa niente della coscienza dei cattolici che sono nella sinistra. C'e' un problema superiore che e' la liberta' collettiva dei cittadini. E se decidono di votare secondo coscienza sull'aborto, sul divorzio? Io sono spaventato".