Dopo i topolini con la sclerosi multipla tornati a camminare grazie all'iniezione di cellule staminali si passa alle scimmie, ma la ricerca si sposta dall'Italia all'Olanda. A spiegare la scelta e' il dottor
Gianvito Martino responsabile dell'Unita' di neuroimmunologia del San Raffaele di Milano.
Visti i buoni risultati ottenuti "abbiamo programmato un esperimento, in Olanda, con
lo stesso protocollo sperimentale utilizzato nel topo e cellule staminali neurali fetali umane in scimmie in cui indurremo una forma sperimentale di una malattia simile alla sclerosi multipla". "Gli esperimenti, che dureranno almeno un anno, verranno condotti in Olanda e anche nei nostri laboratori italiani. Li' c'e' il
Biomedical Primate Research Center, Bpcr, altamente qualificato, unico in Europa ed uno dei pochi al mondo, che accoglie ricercatori interessati a svolgere esperimenti sulle scimmie. Il centro mette a disposizione le risorse umane e strutturali per svolgere le ricerche ed anche parte delle risorse finanziarie. La mancanza di fondi qui favorisce gli esperimenti al Bpcr, che e' molto bene organizzato. Formeremo una sorta di "task force" Italo-Olandese, evitando di sprecare tempo, denaro e persone".