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 ITALIA - ITALIA - Italia. Cossu, le staminali e la speranza per 5 mila bambini
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14 ottobre 2004 18:35
 
La ricerca scientifica va lasciata libera di seguire il suo corso: le cellule staminali sia embrionali sia adulte sono la speranza di cura per molte malattie genetiche, tra cui quella che colpisce un bambino ogni 3500 per un totale di non meno di 5000 bambini in Italia. A parlare di distrofia muscolare, malattia rara per la quale e' stato lanciato a Roma il progetto 'Una diagnosi per tutti' da parte della 'Duchenne Parent Proyect', e' stato Giulio Cossu, direttore dell'istituto cellule staminali del San Raffaele di Milano, per il quale "nessuno ha il diritto di imporre regole alla ricerca se non la coscienza stessa dello scienziato: siamo purtroppo in un Paese dove c'e' un profondo rancore per la scienza".
E a farne le spese sono la medicina e quindi i malati. La distrofia muscolare e' una malattia rara dovuta ad un difetto del gene nel cromosoma 'x' che puo' esser corretto mediante la terapia genica. "Noi non vogliamo rassegnarci all'ineluttabilita' di questa malattia che colpisce i bambini, soprattutto i maschi -ha spiegato Filippo Buccella, il presidente della 'Duchenne Parent Proyect'- e per questo abbiamo finanziato il progetto 'Una diagnosi per tutti' con l'obiettivo di arrivare tempestivamente alla diagnosi certa della malattia". Il progetto ha un valore di 50mila euro che si aggiungono a quelli (un milione di euro) gia' stanziati ed impiegati in altri progetti negli ultimi cinque anni: una sorta di 'fai-da-te' tra l'associazione dei genitori di bambini affetti dalla distrofia e i ricercatori. "Mettere limiti alla ricerca scientifica in particolare alle cellule staminali embrionali puo' rallentare e compromettere tutto il settore". La distrofia dovuta alla mancanza della distrofina, proteina che protegge i muscoli dai traumi subiti durante la contrazione, si manifesta con chiari sintomi: debolezza dei muscoli delle cosce e delle anche verso i 3-5 anni fino alla progressiva incapacita' di camminare.
E a proposito dei limiti alla ricerca Cossu definisce orribile e demenziale animata da ostilita' e profondo rancore contro la scienza e la ricerca scientifica secondo una vecchia visione medioevale la legge 40 sulla fecondazione. E contro il far west e i mostri fatti in laboratorio Cossu spiega: "E' quel che succedeva con gli scienziati nazisti in un regime totalitario dove della liberta' non c'era neanche l'ombra: oggi fortunatamente gli scienziati sono piu' liberi e consapevoli del loro lavoro e l'immagine del mostro in laboratorio e' tanto irreale quanto anacronistica". "Perche' impedire la ricerca sulle cellule staminali embrionali da cui si possono ricavare le cure per tante malattie genetiche incurabili? Chi puo' arrogarsi tale diritto senza compromettere la vita di altri? E perche' non utilizzare embrioni congelati che vanno comunque persi? La scienza deve esser libera di fare il suo corso: sia la religione che la politica non hanno alcun diritto di ostacolarne l'evoluzione naturale".
 
 
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