testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Constem: Consorzio per la ricerca sulle cellule staminali
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
15 maggio 2003 20:06
 
Unire competenze, creare massa critica, reti di collaborazione per lo sviluppo di progetti strategici di ricerca biomedica. Sono le parole d'ordine del ministro della Salute Girolamo Sirchia, a Milano il 12 maggio alla presentazione del Consorzio per la ricerca sulle cellule staminali (Constem), presenti alcuni dei suoi membri piu' significativi quali Angelo Vescovi (direttore scientifico), il genetista Bruno Dalla Piccola, l'ematologo Paolo Rebulla, il nefrologo Giuseppe Remuzzi. Il consorzio conta gia' numerosi aderenti, quali l'Ospedale Maggiore di Milano, l'Universita', aziende private quali Euroclone, Lik, Glaxo Smithkline, Sapiolife. Vi si stanno per associare il San Raffaele e l'Istituto Tumori. Sono interessati a possibili contributi enti come la Fondazione Cariplo.
Questo consorzio e' innanzitutto "necessario" nel settore delle cellule staminali, come ha sottolineato Vescovi: "In questo campo non basta un laboratorio attrezzato, ci vorrebbe un intero istituto di ricerca. Il Constem fa di piu': consorzia insieme piu' istituti, pubblici e privati, in grado di mettere in comune le competenze necessarie allo sviluppo di progetti strategici". E mira inoltre a raggiungere una massa critica indispensabile per sviluppare la ricerca, applicarne i risultati nei settori strategici per i soggetti partecipanti, concentrare i finanziamenti fornendo anche i necessari servizi di management e supporto alle attivita' dei soggetti consorziati.
L'attivita' scientifica si articolera' sullo studio delle cellule staminali adulte e cerchera' di realizzare tecniche innovative per affrontare malattie del sistema nervoso centrale, le malattie del sangue e del fegato. "Per fare cio' risulta strategico l'incontro con aziende leader nei settori delle biotecnologie e dei biomateriali, creando sinergie che consentano di curare malattie oggi prive di terapie efficaci, quali ad esempio l'Alzheimer".
Il progetto scientifico di Constem prevede una struttura preposta alla conservazione di cellule staminali e alla produzione di linee cellulari continue. Anche su ordinazione. Queste verranno poi utilizzate dalle strutture di ricerca consorziate e preposte allo sviluppo di brevetti su tecniche di ingegneria tissutale, di ricerca di marcatori specifici e geni terapeutici, di screening farmacologici e tossicologici e di tecniche di trapianto innovative.
Il ministro Sirchia ha notato come Constem rientri negli orientamenti che vengono dall'Europa: "Il primo e' quello del G10 dei farmaci, dove la Commissione europea, il consiglio dei ministri e i rappresentanti delle piu' grandi aziende farmaceutiche hanno disegnato in 14 punti lo scheletro sul quale costruire il futuro dell'industria farmaceutica dell'UE". Una raccomandazione riguarda la necessita', da un lato, di creare masse critiche di ricercatori, attraverso reti di collaborazione, sulla scorta di quello che ha gia' fatto l'NIH americano. Dall'altro, la necessita' di trasferire le conoscenze alle imprese perche' le traducano in prodotti. "Proprio questo e' quello che guida la costituzione di questo consorzio, dove pubblico e privato insieme, anche con la partecipazione dell'Istituto Superiore di Sanita' e, soprattutto a livello di finanziamento, un'attenzione da parte dello Stato, abbiano la possibilita' di dare immediato riscontro, attraverso le cellule staminali, a questi principi".
Un altro riferimento forte e' -ha detto il ministro della Salute- il VI Programma Quadro europeo per la ricerca, "che pure identifica nei centri di eccellenza fra loro riuniti in rete, l'unica modalita' per applicare rapidamente la conoscenza e andare alla competizione con gli Usa con strumenti piu' forti di quelli che abbiamo avuto finora quando tutti andavamo per conto nostro". Per Sirchia, oggi la ricerca italiana "ha grandi ricercatori e grandissime capacita'. Purtroppo non c'e' mai stata la base organizzativa, come il modello NIH in America, che metta insieme queste competenze, ovunque esse risiedano, nel mondo pubblico come in quello privato, in quello accademico come in quello ospedaliero. Ognuno di questi mondi e' separato, con difficolta' di parlarsi, difficolta' nelle carriere, difficolta' burocratiche di ogni genere. Se non capiamo che e' importante che queste difficolta' vengano meno, e che quindi i pubblici amministratori devono collaborare ad abbattere questi sedimenti e non a costruirli, noi avremo perso la corsa".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
ADUC - Salute - Notizia - ITALIA - Italia. Constem: Consorzio per la ricerca sulle cellule staminali

testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Constem: Consorzio per la ricerca sulle cellule staminali
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
15 maggio 2003 20:06
 
Unire competenze, creare massa critica, reti di collaborazione per lo sviluppo di progetti strategici di ricerca biomedica. Sono le parole d'ordine del ministro della Salute Girolamo Sirchia, a Milano il 12 maggio alla presentazione del Consorzio per la ricerca sulle cellule staminali (Constem), presenti alcuni dei suoi membri piu' significativi quali Angelo Vescovi (direttore scientifico), il genetista Bruno Dalla Piccola, l'ematologo Paolo Rebulla, il nefrologo Giuseppe Remuzzi. Il consorzio conta gia' numerosi aderenti, quali l'Ospedale Maggiore di Milano, l'Universita', aziende private quali Euroclone, Lik, Glaxo Smithkline, Sapiolife. Vi si stanno per associare il San Raffaele e l'Istituto Tumori. Sono interessati a possibili contributi enti come la Fondazione Cariplo.
Questo consorzio e' innanzitutto "necessario" nel settore delle cellule staminali, come ha sottolineato Vescovi: "In questo campo non basta un laboratorio attrezzato, ci vorrebbe un intero istituto di ricerca. Il Constem fa di piu': consorzia insieme piu' istituti, pubblici e privati, in grado di mettere in comune le competenze necessarie allo sviluppo di progetti strategici". E mira inoltre a raggiungere una massa critica indispensabile per sviluppare la ricerca, applicarne i risultati nei settori strategici per i soggetti partecipanti, concentrare i finanziamenti fornendo anche i necessari servizi di management e supporto alle attivita' dei soggetti consorziati.
L'attivita' scientifica si articolera' sullo studio delle cellule staminali adulte e cerchera' di realizzare tecniche innovative per affrontare malattie del sistema nervoso centrale, le malattie del sangue e del fegato. "Per fare cio' risulta strategico l'incontro con aziende leader nei settori delle biotecnologie e dei biomateriali, creando sinergie che consentano di curare malattie oggi prive di terapie efficaci, quali ad esempio l'Alzheimer".
Il progetto scientifico di Constem prevede una struttura preposta alla conservazione di cellule staminali e alla produzione di linee cellulari continue. Anche su ordinazione. Queste verranno poi utilizzate dalle strutture di ricerca consorziate e preposte allo sviluppo di brevetti su tecniche di ingegneria tissutale, di ricerca di marcatori specifici e geni terapeutici, di screening farmacologici e tossicologici e di tecniche di trapianto innovative.
Il ministro Sirchia ha notato come Constem rientri negli orientamenti che vengono dall'Europa: "Il primo e' quello del G10 dei farmaci, dove la Commissione europea, il consiglio dei ministri e i rappresentanti delle piu' grandi aziende farmaceutiche hanno disegnato in 14 punti lo scheletro sul quale costruire il futuro dell'industria farmaceutica dell'UE". Una raccomandazione riguarda la necessita', da un lato, di creare masse critiche di ricercatori, attraverso reti di collaborazione, sulla scorta di quello che ha gia' fatto l'NIH americano. Dall'altro, la necessita' di trasferire le conoscenze alle imprese perche' le traducano in prodotti. "Proprio questo e' quello che guida la costituzione di questo consorzio, dove pubblico e privato insieme, anche con la partecipazione dell'Istituto Superiore di Sanita' e, soprattutto a livello di finanziamento, un'attenzione da parte dello Stato, abbiano la possibilita' di dare immediato riscontro, attraverso le cellule staminali, a questi principi".
Un altro riferimento forte e' -ha detto il ministro della Salute- il VI Programma Quadro europeo per la ricerca, "che pure identifica nei centri di eccellenza fra loro riuniti in rete, l'unica modalita' per applicare rapidamente la conoscenza e andare alla competizione con gli Usa con strumenti piu' forti di quelli che abbiamo avuto finora quando tutti andavamo per conto nostro". Per Sirchia, oggi la ricerca italiana "ha grandi ricercatori e grandissime capacita'. Purtroppo non c'e' mai stata la base organizzativa, come il modello NIH in America, che metta insieme queste competenze, ovunque esse risiedano, nel mondo pubblico come in quello privato, in quello accademico come in quello ospedaliero. Ognuno di questi mondi e' separato, con difficolta' di parlarsi, difficolta' nelle carriere, difficolta' burocratiche di ogni genere. Se non capiamo che e' importante che queste difficolta' vengano meno, e che quindi i pubblici amministratori devono collaborare ad abbattere questi sedimenti e non a costruirli, noi avremo perso la corsa".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS