Qual e' il ruolo dei Comitati etici in Italia? Per rispondere a questa domanda e per portare un contributo alla discussione su questi temi, il Centro Cochrane italiano ha invitato esperti italiani e internazionali a discutere su i modelli di funzionamento dei Comitati Etici (CE) in alcuni paesi europei e sulle difficolta' (e sui possibili rimedi) nel loro funzionamento nel nostro paese. L'occasione e' data dalla VII Riunione annuale del Network Cochrane (nel riquadro, il logo) italiano, che si terra' a Verona l'11-12 ottobre 2002. Sono passati quattordici anni da quando tre decreti ministeriali hanno rinnovato in modo significativo la sperimentazione clinica italiana, istituendo i CE locali. Era il marzo del 1988 e la volonta' di innovazione e confronto era molto alta. Da allora, la rapida crescita dei comitati etici ha creato grandi aspettative, ma anche grandi interrogativi e discussioni sul ruolo, sulle finalita' e sulle modalita' di funzionamento di questi organismi. Oggi, secondo un rapporto del ministero della Salute, sono 265 quelli attivi a livello nazionale, ma la loro distribuzione sul territorio e' molto disomogenea. I nodi principali da sciogliere sono quelli relativi al ruolo, alla composizione e ai compiti dei Comitati etici nell'attuale situazione, difficolta' che investono lo stesso Comitato nazionale di bioetica, insediato per la prima volta il 7 giugno 1990 e recentemente rinnovato.

Qual e' il ruolo dei Comitati etici in Italia? Per rispondere a questa domanda e per portare un contributo alla discussione su questi temi, il Centro Cochrane italiano ha invitato esperti italiani e internazionali a discutere su i modelli di funzionamento dei Comitati Etici (CE) in alcuni paesi europei e sulle difficolta' (e sui possibili rimedi) nel loro funzionamento nel nostro paese. L'occasione e' data dalla VII Riunione annuale del Network Cochrane (nel riquadro, il logo) italiano, che si terra' a Verona l'11-12 ottobre 2002. Sono passati quattordici anni da quando tre decreti ministeriali hanno rinnovato in modo significativo la sperimentazione clinica italiana, istituendo i CE locali. Era il marzo del 1988 e la volonta' di innovazione e confronto era molto alta. Da allora, la rapida crescita dei comitati etici ha creato grandi aspettative, ma anche grandi interrogativi e discussioni sul ruolo, sulle finalita' e sulle modalita' di funzionamento di questi organismi. Oggi, secondo un rapporto del ministero della Salute, sono 265 quelli attivi a livello nazionale, ma la loro distribuzione sul territorio e' molto disomogenea. I nodi principali da sciogliere sono quelli relativi al ruolo, alla composizione e ai compiti dei Comitati etici nell'attuale situazione, difficolta' che investono lo stesso Comitato nazionale di bioetica, insediato per la prima volta il 7 giugno 1990 e recentemente rinnovato.