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 ITALIA - ITALIA - Italia. Carlo Alberto Redi intervistato da Tierramerica
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Notizia 
29 maggio 2003 20:36
 
La clonazione umana non ha nessuna utilita', l'unica cosa che farebbe sarebbe quella di creare persone imperfette. Cosi' viene riassunta l'intervista a Carlo Alberto Redi che "Tierramerica" ha pubblicato lo scorso 22 maggio, a firma Francesca Colombo: "Il clone sarebbe piu' brutto, malato e stupido". Tierramerica, un programma di cooperazione tra il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo e quello per l'Ambiente, e' una piattaforma di comunicazione sull'ambiente e lo sviluppo sostenibile in America Latina, le cui pubblicazioni sono riprese da diversi media.
Al prof. Carlo Alberto Redi, direttore del Dipartimento di Biologia Animale dell'Universita' di Pavia, dopo aver parlato della clonazione umana e animale viene anche chiesto delle cellule staminali.
"Le cellule staminali sono cellule maestre che possono trasformarsi in altri tipi di cellule (per esempio, in quelle del cervello, del cuore o delle ossa). Sono molto utili. Un medico potrebbe sostituire con le staminali quelle che si perdono per un incidente, invecchiamento, eccettera. Il problema e' che gli embrioni umani sono la principale fonte di queste cellule. E non possiamo prenderle, il mondo cattolico non lo accetta (l'embrione muore quando gli si tolgono queste cellule). Ci sono altre fonti, come il cordone ombelicale, il midollo osseo, ma sono pochissime, non si moltiplicano e occorrono operazioni incredibili per ottenerle".
Cerchera' una strada alternativa attraverso l'istituto appena creato (l'Istituto europeo di biogenesi, Ieben)? Potra' superare le implicazioni etiche?
"Abbiamo proposto al Governo di finanziare la nostra ricerca per ottenere cellule staminali senza prenderle ne' dagli embrioni ne' dagli adulti e senza avere problemi etici. Per questo abbiamo progettato di sviluppare un citoplasto artificiale. Grazie alla clonazione sappiamo che l'ovocita e' un piccolo laboratorio di biologia molecolare. Li' c'e' una cosa unica e magica. Una parte di questa cellula si chiama citoplasma. Se facciamo ricerca, scopriremo che c'e' qualcosa di speciale, l'oro del futuro".
 
 
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Al prof. Carlo Alberto Redi, direttore del Dipartimento di Biologia Animale dell'Universita' di Pavia, dopo aver parlato della clonazione umana e animale viene anche chiesto delle cellule staminali.
"Le cellule staminali sono cellule maestre che possono trasformarsi in altri tipi di cellule (per esempio, in quelle del cervello, del cuore o delle ossa). Sono molto utili. Un medico potrebbe sostituire con le staminali quelle che si perdono per un incidente, invecchiamento, eccettera. Il problema e' che gli embrioni umani sono la principale fonte di queste cellule. E non possiamo prenderle, il mondo cattolico non lo accetta (l'embrione muore quando gli si tolgono queste cellule). Ci sono altre fonti, come il cordone ombelicale, il midollo osseo, ma sono pochissime, non si moltiplicano e occorrono operazioni incredibili per ottenerle".
Cerchera' una strada alternativa attraverso l'istituto appena creato (l'Istituto europeo di biogenesi, Ieben)? Potra' superare le implicazioni etiche?
"Abbiamo proposto al Governo di finanziare la nostra ricerca per ottenere cellule staminali senza prenderle ne' dagli embrioni ne' dagli adulti e senza avere problemi etici. Per questo abbiamo progettato di sviluppare un citoplasto artificiale. Grazie alla clonazione sappiamo che l'ovocita e' un piccolo laboratorio di biologia molecolare. Li' c'e' una cosa unica e magica. Una parte di questa cellula si chiama citoplasma. Se facciamo ricerca, scopriremo che c'e' qualcosa di speciale, l'oro del futuro".
 
 
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