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 ITALIA - ITALIA - Italia. Bordignon: favoriamo i finanziamenti privati alla ricerca
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24 luglio 2003 16:01
 
Lo scorso 10 luglio il prof.Giulio Cossu e la sua équipe di medici dell'Ospedale San Raffaele di Milano hanno pubblicato i risultati di una ricerca contro la distrofia muscolare. Le sperimentazioni del dott. Cossu hanno avuto un grande rilievo anche nella stampa estera scientifica, e hanno posto nuovamente l'attenzione sull'importanza di una ricerca coordinata e sostenuta anche dai Governi. Su questo punto e' intervenuto il dott. Claudio Bordignon, direttore scientifico del San Raffaele, in un articolo apparso sul quotidiano "Il Messaggero" lo scorso 11 luglio.
Per Bordignon "la ricerca scientifica e' uno dei grandi temi su cui l'Italia e l'Europa puntano per il rilancio della competitivita'. Solo negli ultimi 6 mesi, le due piu' prestigiose riviste scientifiche internazionali, Nature e Science hanno dedicato i loro articoli principali a scoperte provenienti dal San Raffaele sulle cellule staminali. Altre importanti pubblicazioni sono arrivate da altri Istituti italiani". Questo significa che l'Italia ha un buon potenziale a livello di risorse umane per diventare leader del settore. Il problema successivo pero' e' il passaggio dalla ricerca alla sperimentazione clinica: "in 4-5 anni sarebbe concretamente possibile arrivare a risposte chiare sull'efficacia di terapie contro malattie incurabili, dai costi sociali altissimi. Il ministro Sirchia ha annunciato un progetto di finanziamento di 10 milioni di euro per ricerche sulle staminali. Nel prossimo programma quadro l'Ue ha previsto un capitolo di spesa specifico. Sono segnali importanti, ma ancora largamente insufficienti, se pensiamo che questi investimenti sono il budget di un solo grande centro specializzato americano. Poco dunque, troppo poco. [.] Occorre puntare su selezionati e qualificati centri di ricerca, valutati con criteri meritocratici anche da board internazionali".
Il sistema di erogazione fondi in Italia, e in parte dell'Europa e' arretrato rispetto alle necessita' della scienza e ai tempi della ricerca. Spesso accade che vengono elargiti stanziamenti "a pioggia", secondo la tacita regola del "poco per tutti". Il risultato di queste operazione e' che alla fine si iniziano molti progetti ma pochi riescono ad arrivare ad una conclusione.
Bordignon commenta anche l'aspetto fiscale dei finanziamenti. Durante il semestre italiano di presidenza dell'Ue si spera che vengano adottate misure atte a revisionare la pressione fiscale sulle donazioni private alla ricerca. "Negli Usa ogni elargizione per la ricerca scientifica viene dedotta dalle tasse. Oggi in Italia, una donazione privata e' tassata come fosse un gioiello o un'auto di lusso". La sfida e' quella di rendere i finanziamenti privati un meccanismo agibile, snello e che in qualche modo riesca a evitare gli intoppi burocratici che inevitabilmente si vengono a creare con i soldi pubblici.
 
 
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Lo scorso 10 luglio il prof.Giulio Cossu e la sua équipe di medici dell'Ospedale San Raffaele di Milano hanno pubblicato i risultati di una ricerca contro la distrofia muscolare. Le sperimentazioni del dott. Cossu hanno avuto un grande rilievo anche nella stampa estera scientifica, e hanno posto nuovamente l'attenzione sull'importanza di una ricerca coordinata e sostenuta anche dai Governi. Su questo punto e' intervenuto il dott. Claudio Bordignon, direttore scientifico del San Raffaele, in un articolo apparso sul quotidiano "Il Messaggero" lo scorso 11 luglio.
Per Bordignon "la ricerca scientifica e' uno dei grandi temi su cui l'Italia e l'Europa puntano per il rilancio della competitivita'. Solo negli ultimi 6 mesi, le due piu' prestigiose riviste scientifiche internazionali, Nature e Science hanno dedicato i loro articoli principali a scoperte provenienti dal San Raffaele sulle cellule staminali. Altre importanti pubblicazioni sono arrivate da altri Istituti italiani". Questo significa che l'Italia ha un buon potenziale a livello di risorse umane per diventare leader del settore. Il problema successivo pero' e' il passaggio dalla ricerca alla sperimentazione clinica: "in 4-5 anni sarebbe concretamente possibile arrivare a risposte chiare sull'efficacia di terapie contro malattie incurabili, dai costi sociali altissimi. Il ministro Sirchia ha annunciato un progetto di finanziamento di 10 milioni di euro per ricerche sulle staminali. Nel prossimo programma quadro l'Ue ha previsto un capitolo di spesa specifico. Sono segnali importanti, ma ancora largamente insufficienti, se pensiamo che questi investimenti sono il budget di un solo grande centro specializzato americano. Poco dunque, troppo poco. [.] Occorre puntare su selezionati e qualificati centri di ricerca, valutati con criteri meritocratici anche da board internazionali".
Il sistema di erogazione fondi in Italia, e in parte dell'Europa e' arretrato rispetto alle necessita' della scienza e ai tempi della ricerca. Spesso accade che vengono elargiti stanziamenti "a pioggia", secondo la tacita regola del "poco per tutti". Il risultato di queste operazione e' che alla fine si iniziano molti progetti ma pochi riescono ad arrivare ad una conclusione.
Bordignon commenta anche l'aspetto fiscale dei finanziamenti. Durante il semestre italiano di presidenza dell'Ue si spera che vengano adottate misure atte a revisionare la pressione fiscale sulle donazioni private alla ricerca. "Negli Usa ogni elargizione per la ricerca scientifica viene dedotta dalle tasse. Oggi in Italia, una donazione privata e' tassata come fosse un gioiello o un'auto di lusso". La sfida e' quella di rendere i finanziamenti privati un meccanismo agibile, snello e che in qualche modo riesca a evitare gli intoppi burocratici che inevitabilmente si vengono a creare con i soldi pubblici.
 
 
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