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 ITALIA - ITALIA - Italia. A Bologna il master in medicina rigenerativa
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24 giugno 2004 19:37
 
Un centro per la ricerca di base applicata sulle cellule staminali. E' attivo da tre mesi a Bologna e nei prossimi mesi ampliera' ulteriormente la sua operativita'. La struttura, all'interno del Policlinico S.Orsola-Malpighi, e' nata per studiare i meccanismi di differenziazione delle cellule staminali e comprenderne la possibilita' di impiego clinico.
Del laboratorio si e' parlato a Bologna in occasione del convegno 'Talking with stem cells' all'istituto di Ematologia 'Seragnoli' del Policlinico universitario. Il centro, che costituira' uno dei centri di riferimento regionali per la ricerca, e' sorto per iniziativa del istituto di Ematologia e di quello di Cardiologia, con la partecipazione dell'Istituto nazionale di biosistemi e biostrutture (Inbb) di Roma e con l'Unita' operativa di immunoematologia e trasfusionale del S.Orsola con cui sara' integrato. L'iniziativa, ha spiegato Michele Baccarani, direttore del Seragnoli, "e' una sorta di joint venture tra l'Inbb, l'universita' e l'ospedale".
"L'obbiettivo e' vedere i trapianti 'a tutto campo' -ha spiegato Maria Paola Landini, preside della facolta' di Medicina e chirurgia dell'universita' di Bologna- non solo come trapianto di tessuto o di organi, ma di cellule e geni. In una ottica di ricerca scientifica e formazione". Infatti, a partire dall'anno prossimo, sara' attivato un Master di medicina rigenerativa per fare di Bologna un punto di riferimento nella formazione del settore.
Il laboratorio, ha spiegato Carlo Ventura, professore di Biologia molecolare dell'universita' e direttore del centro "impieghera" circa cinque persone per unita' operativa, e al momento sono gia' in programma almeno 3-4 di queste unita"'. L'obbiettivo e' "mettere assieme ricercatori con molteplici competenze che studiano ambiti diversi, ma importanti per la conoscenza delle cellule staminali".
La ricerca non si concentrera' solo sui campi piu' conosciuti, come la differenziazione ossea e corneale, ma esplorera' anche le frontiere aperte del settore: cuore, fegato e midollo. "Il convegno di oggi ha voluto fare il punto sulla biologia cellulare sappiamo che e' troppo presto per concepire un impiego terapeutico di queste cellule perche' conosciamo troppo poco della loro differenziazione". Se infatti le cellule staminali vengono impiegate con successo nei trapianti corneali e ossei, per gli altri settori, come la cardiologia, hanno ricordato i ricercatori al convegno, esistono solo dei test clinici in corso, ma non ancora terapie consolidate disponibili.
 
 
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