All'inaugurazione di Bionova, la terza rassegna su biotecnologie e bioingegneria di Padova, lo scorso 4 giugno, il ministro alla Salute, Girolamo Sirchia, ha preannunciato l'impegno del Governo italiano -nel suo turno di presidenza dell'Ue- per mettere fine alla moratoria che vieta la sperimentazione in campo aperto degli Ogm.
Per il ministro erano state organizzate delle proteste di una cinquantina di manifestanti dei Centri sociali capeggiati da Luca Casarini, del mondo dell'ambientalismo, dell'agricoltura biologica e dei Cobas del latte. I Disobbedienti hanno utilizzato una fabbrica dismessa dalla quale hanno fatto scendere striscioni contro gli Ogm. La manifestazione -con ingorgo del traffico cittadino di una quarantina di minuti- e' terminata con un lancio di uova e pomodori che hanno imbrattato la facciata della fiera.
Sirchia, per evitare i manifestanti, e' arrivato in elicottero davanti al padiglione dove si teneva la cerimonia d'inaugurazione, e ha definito le proteste "irrilevanti". Ricordando che dalle biotecnologie potrebbe arrivare la risposta alla Sars e ad altre malattie virali, Sirchia ha definito i manifestanti "persone che contrastano gli interessi di salute pubblica".
"Bionova -ha detto Sirchia- e' un altoparlante rivolto alla nazione per far capire agli italiani che gli atteggiamenti antiscientifici sono pericolosi per l'umanita'". Il ministro, per spiegare la necessita' di spingere nelle ricerche biotecnologiche, ha citato l'esempio della Sars: una malattia nuova, con un virus mutato, per il quale non esiste un test diagnostico rapido, ne' un vaccino, ne' un antivirale. "E questo -ha aggiunto- e' solo uno dei 50 episodi di malattie emergenti che ogni anno si presentano nel nostro pianeta. E' attesa un nuovo tipo di influenza con forte letalita' per la quale non abbiamo rimedi. Per difendere l'umanita' possiamo solo sperare che il nostro ingegno e le nostre ricerche ci diano gli strumenti di difesa".
La strada indicata dal ministro della Salute per il rilancio dell'Italia nel settore delle biotecnologie punta alla collaborazione dei centri di ricerca con le imprese private e ad una normativa che renda l'Europa in grado di competere con gli Stati Uniti. "La ricerca italiana", ha accusato Sirchia, "non fa fruttare le proprie potenzialita': molto difficilmente si traduce in brevetti. I nostri ricercatori pensano che l'unico prodotto della ricerca debba essere la pubblicazione del lavoro scientifico sulle riviste internazionali. La finanza pubblica non puo' continuare a essere l'unico sostegno della ricerca in Italia. I centri di eccellenza hanno la possibilita' e il dovere di autofinanziarsi".
Bionova, punto d'incontro tra Universita' e aziende per valutare il progresso in campo diagnostico, terapeutico, farmaceutico e alimentare. Al centro del dibattito, ha ricordato il presidente del comitato organizzatore Francesco Pagano, ci sono pelle e cartilagini ingegnerizzati, le nuove terapie con i farmaci proteici, la possibilita' di riparare gli occhi ridotti a cecita' con l'impiego di cellule staminali e la telediagnosi.

All'inaugurazione di Bionova, la terza rassegna su biotecnologie e bioingegneria di Padova, lo scorso 4 giugno, il ministro alla Salute, Girolamo Sirchia, ha preannunciato l'impegno del Governo italiano -nel suo turno di presidenza dell'Ue- per mettere fine alla moratoria che vieta la sperimentazione in campo aperto degli Ogm.
Per il ministro erano state organizzate delle proteste di una cinquantina di manifestanti dei Centri sociali capeggiati da Luca Casarini, del mondo dell'ambientalismo, dell'agricoltura biologica e dei Cobas del latte. I Disobbedienti hanno utilizzato una fabbrica dismessa dalla quale hanno fatto scendere striscioni contro gli Ogm. La manifestazione -con ingorgo del traffico cittadino di una quarantina di minuti- e' terminata con un lancio di uova e pomodori che hanno imbrattato la facciata della fiera.
Sirchia, per evitare i manifestanti, e' arrivato in elicottero davanti al padiglione dove si teneva la cerimonia d'inaugurazione, e ha definito le proteste "irrilevanti". Ricordando che dalle biotecnologie potrebbe arrivare la risposta alla Sars e ad altre malattie virali, Sirchia ha definito i manifestanti "persone che contrastano gli interessi di salute pubblica".
"Bionova -ha detto Sirchia- e' un altoparlante rivolto alla nazione per far capire agli italiani che gli atteggiamenti antiscientifici sono pericolosi per l'umanita'". Il ministro, per spiegare la necessita' di spingere nelle ricerche biotecnologiche, ha citato l'esempio della Sars: una malattia nuova, con un virus mutato, per il quale non esiste un test diagnostico rapido, ne' un vaccino, ne' un antivirale. "E questo -ha aggiunto- e' solo uno dei 50 episodi di malattie emergenti che ogni anno si presentano nel nostro pianeta. E' attesa un nuovo tipo di influenza con forte letalita' per la quale non abbiamo rimedi. Per difendere l'umanita' possiamo solo sperare che il nostro ingegno e le nostre ricerche ci diano gli strumenti di difesa".
La strada indicata dal ministro della Salute per il rilancio dell'Italia nel settore delle biotecnologie punta alla collaborazione dei centri di ricerca con le imprese private e ad una normativa che renda l'Europa in grado di competere con gli Stati Uniti. "La ricerca italiana", ha accusato Sirchia, "non fa fruttare le proprie potenzialita': molto difficilmente si traduce in brevetti. I nostri ricercatori pensano che l'unico prodotto della ricerca debba essere la pubblicazione del lavoro scientifico sulle riviste internazionali. La finanza pubblica non puo' continuare a essere l'unico sostegno della ricerca in Italia. I centri di eccellenza hanno la possibilita' e il dovere di autofinanziarsi".
Bionova, punto d'incontro tra Universita' e aziende per valutare il progresso in campo diagnostico, terapeutico, farmaceutico e alimentare. Al centro del dibattito, ha ricordato il presidente del comitato organizzatore Francesco Pagano, ci sono pelle e cartilagini ingegnerizzati, le nuove terapie con i farmaci proteici, la possibilita' di riparare gli occhi ridotti a cecita' con l'impiego di cellule staminali e la telediagnosi.