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 ITALIA - ITALIA - Italia. Attenzione alle sirene della scienza, un pensionato che dopo tre operazioni e' quasi cieco
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7 agosto 2003 17:54
 
Sul quotidiano Il Resto del Carlino, lo scorso 2 agosto viene pubblica una lettera di un pensionato di 83 anno che vive a Forli'. La riportiamo quasi integralmente.
"Mi rivolgo al ministro Sirchia per renderlo partecipe del disagio e delle disavventure cui sono andato incontro dopo aver cercato di porre rimedio ai miei problemi di vista. Nel '99 un onesto oculista forlivese mi consiglio' di accontentarmi dei 4 gradi che avevo sia all'occhio destro che a quello sinistro perche' il mio quadro clinico non era migliorabile per colpa di una degenerazione maculare retinica di natura vascolare in assenza di cateratte senili. Siccome ogni essere umano fa fatica a rassegnarsi alle sue manchevolezze, specialmente al giorno d'oggi che giornali e tv sono pieni di medici che promettono mari e monti, anch'io mi sono fatto attrarre dalle sirene della scienza. Nel giro di tre anni ho visitato una ventina di oculisti, da Forlì a Bologna, Cesena, Monza, Legnano, Rimini, Pesaro Ancona, L'Aquila, fra i quali professori, direttori di istituti di scienze oftalmologiche e cliniche oculistiche universitarie. Gli occhi che mi portavo appresso erano sempre quelli, ma le diagnosi erano sempre diverse, l'unica cosa che non cambiava era la tecnica adottata: visita privata dal professore e relativa parcella, esami da eseguire nell'ospedale pubblico, rivisita privata e nuova parcella. Qualcuno si e' fermato a questa prima fase, qualcun altro invece mi ha convinto a farmi operare. Così ad ognuno ho lasciato il mio denaro e a qualcuno anche i miei pochi gradi di vista. Mi sono sottoposto a intervento chirurgico di impianto di cellule staminali nell'occhio sinistro prelevate dall'occhio destro; intervento chirurgico per rimuovere una cateratta complicata all'occhio destro; intervento chirurgico per trapianto di non so cosa all'occhio sinistro. Dopo ogni intervento la mia vista invece di crescere calava sempre piu': 4,3,2,1 gradi. Oggi sono praticamente cieco all'occhio sinistro e vedo per 1,2 gradi al destro. Dopo questa esperienza, signor ministro, puo' immaginare le pene di questo ottantenne, con la croce di guerra, il cavalierato della Repubblica non comperati al supermercato, oggi costretto come un cacciatore di ombre ad immaginare il mondo che lo circonda. Mi permetta due richieste, la prima sottovoce: saprebbe indicarmi qualcuno o qualcosa che possa rimediare ai danni che ho patito? La seconda urlata con la forza di tutte le mie debolezze: ci difenda signor ministro, difenda tutti vecchi ed i malati dai ragionieri della medicina molto piu' bravi e precisi nelle fatture che nelle diagnosi e nelle cure".
 
 
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"Mi rivolgo al ministro Sirchia per renderlo partecipe del disagio e delle disavventure cui sono andato incontro dopo aver cercato di porre rimedio ai miei problemi di vista. Nel '99 un onesto oculista forlivese mi consiglio' di accontentarmi dei 4 gradi che avevo sia all'occhio destro che a quello sinistro perche' il mio quadro clinico non era migliorabile per colpa di una degenerazione maculare retinica di natura vascolare in assenza di cateratte senili. Siccome ogni essere umano fa fatica a rassegnarsi alle sue manchevolezze, specialmente al giorno d'oggi che giornali e tv sono pieni di medici che promettono mari e monti, anch'io mi sono fatto attrarre dalle sirene della scienza. Nel giro di tre anni ho visitato una ventina di oculisti, da Forlì a Bologna, Cesena, Monza, Legnano, Rimini, Pesaro Ancona, L'Aquila, fra i quali professori, direttori di istituti di scienze oftalmologiche e cliniche oculistiche universitarie. Gli occhi che mi portavo appresso erano sempre quelli, ma le diagnosi erano sempre diverse, l'unica cosa che non cambiava era la tecnica adottata: visita privata dal professore e relativa parcella, esami da eseguire nell'ospedale pubblico, rivisita privata e nuova parcella. Qualcuno si e' fermato a questa prima fase, qualcun altro invece mi ha convinto a farmi operare. Così ad ognuno ho lasciato il mio denaro e a qualcuno anche i miei pochi gradi di vista. Mi sono sottoposto a intervento chirurgico di impianto di cellule staminali nell'occhio sinistro prelevate dall'occhio destro; intervento chirurgico per rimuovere una cateratta complicata all'occhio destro; intervento chirurgico per trapianto di non so cosa all'occhio sinistro. Dopo ogni intervento la mia vista invece di crescere calava sempre piu': 4,3,2,1 gradi. Oggi sono praticamente cieco all'occhio sinistro e vedo per 1,2 gradi al destro. Dopo questa esperienza, signor ministro, puo' immaginare le pene di questo ottantenne, con la croce di guerra, il cavalierato della Repubblica non comperati al supermercato, oggi costretto come un cacciatore di ombre ad immaginare il mondo che lo circonda. Mi permetta due richieste, la prima sottovoce: saprebbe indicarmi qualcuno o qualcosa che possa rimediare ai danni che ho patito? La seconda urlata con la forza di tutte le mie debolezze: ci difenda signor ministro, difenda tutti vecchi ed i malati dai ragionieri della medicina molto piu' bravi e precisi nelle fatture che nelle diagnosi e nelle cure".
 
 
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