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 ITALIA - ITALIA - Italia. Appello a Ciampi: non firmi quella legge disumana!
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Notizia 
19 febbraio 2004 18:48
 
Alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale
00187 - Roma
fax: 06-46993125
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Caro Presidente,
ci rivolgiamo a Lei come garante della Costituzione e dunque della liberta' e della dignita' dei cittadini per pregarLa di non apporre la sua firma alla legge sulla procreazione assistita approvata il 10 febbraio dalla Camera.
Una legge che e' stata definita, anche da esponenti del Parlamento e da Ministri del Governo, indecente, umiliante, assurda, incivile, barbara, medievale.
Una legge che il Presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici dichiara essere "forse la prima legge dello Stato italiano che lede l'indipendenza decisionale del medico".
Una legge che i maggiori esperti italiani e stranieri giudicano disastrosa sotto il profilo scientifico, oltre che in contrasto con la deontologia laddove impone al medico di eseguire atti lesivi della salute del paziente (tale e', ad esempio, l'obbligo di trasferire nell'utero della donna tutti gli embrioni prodotti, esponendola cosi' al rischio di unagravidanza plurigemellare pericolosa per salute e la vita stessa della madre e dei nascituri).
Una legge che molti giuristi ritengono incostituzionale in piu' punti, tra i quali il divieto d'accesso alle terapie riproduttive per le coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche (che contrasta con gli articoli 3 e 32 della Costituzione poiche' impedisce l'accesso a un trattamento sanitario a una categoria di cittadini sulla base della loro condizione personale di fertilita'), il divieto di fecondazione eterologa (che contrasta con gli articoli 2 e 3 della Costituzione poiche' comporta discriminazione tra le coppie in relazione alla gravita' dei problemi riproduttivi e costringe il partner fertile a rinunciare alla maternita' o paternita' biologica), e soprattutto il divieto di revoca del consenso da parte della donna, una volta fecondato l'ovocita, anche quando l'embrione sia geneticamente malformato (che contrasta palesemente con l'articolo 32 della Costituzione per il quale nessuno può essere obbligato per legge a un trattamento sanitario che violi il rispetto della persona umana).
Una legge che a noi pazienti -e a gran parte dell'opinione pubblica italiana- appare semplicemente disumana, poiche' neghera' a migliaia di donne e uomini la possibilita' di mettere al mondo figli desiderati e sani grazie alle tecniche di medicina e biologia riproduttiva disponibili in tutti i Paesi avanzati.
Anche l'Italia fino a ieri era tra quei Paesi. In futuro invece, se questa legge diventera' legge dello Stato, i nostri cittadini avranno solo due alternative: rinunciare alle terapie, e con esse al loro legittimo desiderio di maternita' e paternita', oppure accettare di sottoporsi a quello che diventera', dati i limiti e i divieti introdotti dalla legge, un calvario fisico e psicologico con minime possibilita' di riuscita. La terza alternativa -andare all'estero, in uno dei tanti Paesi di quella Comunita' Europea di cui smetteremo, con questa legge, di far parte- sara' disponibile solo per coloro che avranno i mezzi economici per farlo, e non saranno certo la maggioranza.
Per questo ci appelliamo a Lei: perche' resti tutelato, come prevede la nostra Costituzione, il diritto alla salute e il principio dell'uguaglianza dei cittadini anche riguardo alle loro condizioni sanitarie; perche' ci aiuti a non rinunciare al nostro progetto di vita e a coltivare ancora la speranza di poterlo realizzare qui, nel nostro Paese, dove vorremmo che i nostri figli fossero aiutati a nascere e non "vietati per legge".

La preghiamo, Presidente, non firmi questa legge disumana.

Con i migliori saluti e l'augurio di buon lavoro,

Federica Casadei
Presidente Associazione Cerco Un Bimbo
www.cercounbimbo.net
e-mail: [email protected]
 
 
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