testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Al Monzino di Milano le staminali contro l'infarto
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
25 novembre 2004 16:47
 
Cellule staminali per guarire il cuore malato di ischemia. Uno studio pilota durato due anni e condotto su quattro pazienti, al Centro Cardiologico Monzino di Milano, diretto dal professor Paolo Biglioli, e pubblicato sull'ultimo numero della rivista scientifica Annals of Thoracic Surgery, dimostra come particolari cellule staminali (le CD 133) prelevate dal midollo osseo e introdotte nel muscolo cardiaco, siano in grado di generare spontaneamente nuovi vasi. E ricostruire quindi, in prospettiva, il muscolo cardiaco infartuato. Ne riferisce un articolo pubblicato su La Repubblica.
"Abbiamo investigato il potenziale terapeutico di alcune cellule staminali, presenti nel midollo delle ossa lunghe, per la cura dell'ischemia cardiaca -spiega Biglioli, direttore scientifico del Centro Cardiologico e direttore della cattedra di Cardiochirurgia dell'Universita' di Milano- Se i nostri risultati preliminari saranno confermati, possiamo dire di trovarci di fronte ad una vera rivoluzione nella cura dell'ischemia cardiaca, la degenerazione del tessuto del cuore dovuta a una insufficiente irrorazione di sangue attraverso le arterie coronariche". "Da quando si sono scoperte queste meravigliose cellule, le staminali, che hanno la capacita' di trasformarsi in tessuti diversi, si e' pensato alla possibilita' di rigenerare il cuore, sia nella sua componente vascolare che in quella muscolare -racconta Giulio Pompilio, responsabile del Programma clinico di terapia genica e cellulare al Centro Cardiologico Monzino-. La procedura che abbiamo applicato e' sicura e poco invasiva. Abbiamo realizzato il prelievo delle staminali dei pazienti presso l'Istituto Europeo di Oncologia. Al Monzino, in sala operatoria, le abbiamo iniettate direttamente nel muscolo cardiaco. Dopo due mesi abbiamo cominciato ad osservare i primi effetti benefici. A due anni dall'intervento i pazienti stanno bene e conducono una vita normale".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
ADUC - Salute - Notizia - ITALIA - Italia. Al Monzino di Milano le staminali contro l'infarto

testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Al Monzino di Milano le staminali contro l'infarto
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
25 novembre 2004 16:47
 
Cellule staminali per guarire il cuore malato di ischemia. Uno studio pilota durato due anni e condotto su quattro pazienti, al Centro Cardiologico Monzino di Milano, diretto dal professor Paolo Biglioli, e pubblicato sull'ultimo numero della rivista scientifica Annals of Thoracic Surgery, dimostra come particolari cellule staminali (le CD 133) prelevate dal midollo osseo e introdotte nel muscolo cardiaco, siano in grado di generare spontaneamente nuovi vasi. E ricostruire quindi, in prospettiva, il muscolo cardiaco infartuato. Ne riferisce un articolo pubblicato su La Repubblica.
"Abbiamo investigato il potenziale terapeutico di alcune cellule staminali, presenti nel midollo delle ossa lunghe, per la cura dell'ischemia cardiaca -spiega Biglioli, direttore scientifico del Centro Cardiologico e direttore della cattedra di Cardiochirurgia dell'Universita' di Milano- Se i nostri risultati preliminari saranno confermati, possiamo dire di trovarci di fronte ad una vera rivoluzione nella cura dell'ischemia cardiaca, la degenerazione del tessuto del cuore dovuta a una insufficiente irrorazione di sangue attraverso le arterie coronariche". "Da quando si sono scoperte queste meravigliose cellule, le staminali, che hanno la capacita' di trasformarsi in tessuti diversi, si e' pensato alla possibilita' di rigenerare il cuore, sia nella sua componente vascolare che in quella muscolare -racconta Giulio Pompilio, responsabile del Programma clinico di terapia genica e cellulare al Centro Cardiologico Monzino-. La procedura che abbiamo applicato e' sicura e poco invasiva. Abbiamo realizzato il prelievo delle staminali dei pazienti presso l'Istituto Europeo di Oncologia. Al Monzino, in sala operatoria, le abbiamo iniettate direttamente nel muscolo cardiaco. Dopo due mesi abbiamo cominciato ad osservare i primi effetti benefici. A due anni dall'intervento i pazienti stanno bene e conducono una vita normale".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS