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 ITALIA - ITALIA - Italia. Accordo con la Cina e la sua medicina tradizionale
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13 maggio 2004 19:04
 
Italia e Repubblica Popolare Cinese hanno siglato il 9 maggio scorso a Milano un Piano d'Azione Comune sulla ricerca biomedica e hanno anche sottoscritto due Memorandum di Intesa per promuovere in Italia ed Europa la possibilita' di accedere a farmaci della medicina tradizionale cinese.
In questo quadro, il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha incontrato, presso la Prefettura milanese, il vice ministro cinese della Sanita' Gao Quiang, il vice direttore generale dell'Amministrazione Statale per la Medicina tradizionale cinese, Fang Shuting e il vice commissario dell'Amministrazione Statale per i Farmaci e gli Alimenti, Shao Mingli.
Con il vice ministro Gao Quiang, Sirchia ha siglato il Piano d'Azione Comune, relativo agli anni 2004-2006, su quattro aree di ricerca prioritarie: trattamento delle malattie del sangue; trattamento del cancro; trasfusioni di sangue, terapie con cellule staminali e trapianti cellulari; medicina d'urgenza. La cooperazione si sviluppera' attraverso scambi di conoscenze, l'organizzazione di seminari, corsi di formazione e di aggiornamento oltre che attraverso scambio di esperti.
Il trattamento delle malattie del sangue vedra' impegnato, per l'Italia, l'Istituto Mediterraneo di Ematologia e per la Cina il Centro di Ematologia e di Oncologia dell'Ospedale pediatrico di Pechino. Del trattamento del cancro si occuperanno l'Associazione cinese della lotta contro il cancro e il network italiano Alleanza contro il cancro. Trasfusioni di sangue, terapie con cellule staminali e trapianti cellulari saranno seguite dalla Societa' cinese di Ematologia e dall'Associazione medica cinese e, per l'Italia, dal Dipartimento di Ematologia, riparazione tissutale e immunologia dei trapianti dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Infine, della Medicina d'urgenza si occuperanno il Centro di Emergenza medica di Shanghai e il Dipartimento di Urgenza e Accettazione dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Il primo Memorandum di Intesa si propone invece -come precisa una nota del ministero- di promuovere un'ampia possibilita' di accesso dei prodotti della medicina tradizionale cinese, fabbricati in Cina, nel mercato comunitario attraverso una registrazione italiana e di sviluppare programmi di cooperazione attiva su trattamenti medici, educazione e ricerca scientifica al fine di favorire una corretta utilizzazione dei prodotti della medicina tradizionale cinese.
Quanto al secondo Memorandum di Intesa, si propone l'obiettivo -prosegue la nota- di attuare uno scambio di informazioni su leggi e regolamenti relativi alla gestione dei farmaci, agli standard, alla registrazione, ai requisiti tecnici per la valutazione e la buona pratica di fabbricazione, in modo di favorire la collaborazione nel settore della gestione dei farmaci. La collaborazione riguardera' anche i prodotti erboristici medicinali tradizionali, l'individuazione di procedure semplificate per la registrazione dei prodotti medicinali tradizionali cinesi nella Ue, studi preclinici e sperimentazioni cliniche per la registrazione di prodotti antimalarici.

P.S. La nota non ci fa sapere se e' stato specificato che l'Italia non ammette la ricerca con le staminali embrionali. Non vorremo che ci arrivassero delle terapie basate su quella ricerca!
 
 
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