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 ITALIA - ITALIA - Italia. E' tutto pronto per il polo d'eccellenza per la ricerca sulle cellule staminali a Terni
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8 luglio 2004 19:50
 
E' ormai quasi ai nastri di partenza il nuovo polo d'eccellenza per la ricerca sulle cellule staminali a Terni, la cui attivita' prendera' il via a partire dal 2006. Il laboratorio, voluto dalla Fondazione Agarini (clicca qui), mira a sviluppare lo studio delle cellule staminali cerebrali con l'obiettivo di mettere a punto protocolli di cura comuni a tutte le malattie neurologiche.
Il progetto del nuovo Istituto di ricerca sulle cellule staminali e' stato presentato oggi in occasione della quarta edizione del Congresso Internazionale Genetics and Regeneration in Neuroscience, che si e' tenuto a Terni dal 27 al 30 giugno e promosso dalla Fondazione Agarini, dall'Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni e dalla Johns Hopkins Medicine di Baltimora.
Ideatore dell'istituto di Terni e' il co-direttore dell'Istituto per la ricerca sulle cellule staminali Dibit dell'ospedale San Raffaele di Milano, Angelo Vescovi. Intanto, in attesa dell'avvio operativo della nuova struttura, presso l'Azienda Ospedaliera Santa Maria e' stata avviata anche una banca delle cellule staminali, che funziona a pieno regime.

Ma qual e' il ruolo peculiare delle cellule staminali nelle neuroscienze? A chiarirlo, in apertura del Congresso, la docente della Johns Hopkins University Valina Dawson. Tutto si fonda, ha spiegato, sull'evidenza della "diversita' della morte cellulare nel cervello che, a differenza degli altri organi, quando perde cellule non ha possibilita' di recupero". La speranza e la risposta arriva, allora, proprio dalle cellule staminali che, per le malattie cerebrali, ha sottolineato l'esperta, "hanno gia' il vantaggio di trovarsi in una fase piu' avanzata ed adatta alle cure di tali patologie. Quello che noi auspichiamo e' che nei prossimi anni si possano avere a disposizione delle 'dispense' da cui scegliere le cellule staminali da destinare a questa o a quella malattia. Stiamo lavorando per questo e la strada per arrivare a tale obiettivo e' ormai spianata".
A chiarire gli obiettivi del costituendo Istituto e' stato lo stesso presidente della Fondazione Agarini onlus, Luigi Agarini: "la Fondazione non vuole schierarsi ne' fra i sostenitori di una bioetica fondamentalista, ne' fra quelli che intendono la ricerca senza limiti e confini. Il nostro obiettivo e' invece di aiutare la ricerca sulle cellule staminali, anche per contribuire a dare ai tanti validi ricercatori italiani la possibilita' di lavorare nel nostro Paese senza essere costretti ad 'emigrare', e la nostra scelta e' di stare comunque dalla parte del malato che spera di guarire e al quale va data la concreta speranza di poterlo fare". L'obiettivo, ha concluso, e' "sostenere una ricerca senza aggettivi, che non ha come fine la gestione di fondi o il potere scientifico e che non porti i ricercatori a pensare in termini di 'industria della salute', tesa solo a procurarsi nuovi clienti".

"La quarta edizione di Genetics and Regeneration in Neuroscience, ha rappresentato la "sintesi" degli obiettivi ed ha gettato le basi per sostenere il futuro Istituto di Ricerca sulle cellule Staminali che trovera' a Terni la sua sede", ha spiegato il prof. Angelo Vescovi. "Un centro strutturato come quello che sorgera' a Terni, al momento non esiste e non e' in cantiere in nessun'altra parte del mondo, anche qui con i colleghi durante i lavori congressuali abbiamo fatto la stessa considerazione: perche' a Terni vogliamo un istituto che riesca ad integrare tutto quello che e' stato proposto in questo congresso: dalla biologia molecolare alla genetica, alla terapia cellulare alla terapia reclutando le cellule staminali in vivo fino agli studi di comportamento".
"L'idea di creare un istituto finalizzato alla neurorigenerazione che sia strutturato intorno all'utilizzo di cellule staminali, ma non solo di queste, quindi della terapia genica, della comprensione dei meccanismi molecolari che sono alla base della degenerazione delle cellule cerebrali, e' sicuramente molto innovativa e nel nostro caso vuol dire "vincente".
"Il progetto deve essere portato avanti ad ogni costo: ora e' necessario, sulla scia di questo congresso che sicuramente porta conoscenza e lustro alla citta' di Terni, raccogliere l'entusiasmo generato e convertirlo in energia fattiva, perche' mai come in questa fase quello che conta sono i fatti", ha concluso Vescovi.
Intanto all'interno dell'Ospedale Santa Maria di Terni e' gia' in funzione la Banca delle Cellule Staminali, che prevede anche la realizzazione del regime "GMP" (Good Manufacturing Practice) lo step chiave per produrre cellule gia' pronte per essere impiantate sul paziente. Un progetto che nella fase iniziale prevede un investimento di almeno 300-500 mila euro.
 
 
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E' ormai quasi ai nastri di partenza il nuovo polo d'eccellenza per la ricerca sulle cellule staminali a Terni, la cui attivita' prendera' il via a partire dal 2006. Il laboratorio, voluto dalla Fondazione Agarini (clicca qui), mira a sviluppare lo studio delle cellule staminali cerebrali con l'obiettivo di mettere a punto protocolli di cura comuni a tutte le malattie neurologiche.
Il progetto del nuovo Istituto di ricerca sulle cellule staminali e' stato presentato oggi in occasione della quarta edizione del Congresso Internazionale Genetics and Regeneration in Neuroscience, che si e' tenuto a Terni dal 27 al 30 giugno e promosso dalla Fondazione Agarini, dall'Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni e dalla Johns Hopkins Medicine di Baltimora.
Ideatore dell'istituto di Terni e' il co-direttore dell'Istituto per la ricerca sulle cellule staminali Dibit dell'ospedale San Raffaele di Milano, Angelo Vescovi. Intanto, in attesa dell'avvio operativo della nuova struttura, presso l'Azienda Ospedaliera Santa Maria e' stata avviata anche una banca delle cellule staminali, che funziona a pieno regime.

Ma qual e' il ruolo peculiare delle cellule staminali nelle neuroscienze? A chiarirlo, in apertura del Congresso, la docente della Johns Hopkins University Valina Dawson. Tutto si fonda, ha spiegato, sull'evidenza della "diversita' della morte cellulare nel cervello che, a differenza degli altri organi, quando perde cellule non ha possibilita' di recupero". La speranza e la risposta arriva, allora, proprio dalle cellule staminali che, per le malattie cerebrali, ha sottolineato l'esperta, "hanno gia' il vantaggio di trovarsi in una fase piu' avanzata ed adatta alle cure di tali patologie. Quello che noi auspichiamo e' che nei prossimi anni si possano avere a disposizione delle 'dispense' da cui scegliere le cellule staminali da destinare a questa o a quella malattia. Stiamo lavorando per questo e la strada per arrivare a tale obiettivo e' ormai spianata".
A chiarire gli obiettivi del costituendo Istituto e' stato lo stesso presidente della Fondazione Agarini onlus, Luigi Agarini: "la Fondazione non vuole schierarsi ne' fra i sostenitori di una bioetica fondamentalista, ne' fra quelli che intendono la ricerca senza limiti e confini. Il nostro obiettivo e' invece di aiutare la ricerca sulle cellule staminali, anche per contribuire a dare ai tanti validi ricercatori italiani la possibilita' di lavorare nel nostro Paese senza essere costretti ad 'emigrare', e la nostra scelta e' di stare comunque dalla parte del malato che spera di guarire e al quale va data la concreta speranza di poterlo fare". L'obiettivo, ha concluso, e' "sostenere una ricerca senza aggettivi, che non ha come fine la gestione di fondi o il potere scientifico e che non porti i ricercatori a pensare in termini di 'industria della salute', tesa solo a procurarsi nuovi clienti".

"La quarta edizione di Genetics and Regeneration in Neuroscience, ha rappresentato la "sintesi" degli obiettivi ed ha gettato le basi per sostenere il futuro Istituto di Ricerca sulle cellule Staminali che trovera' a Terni la sua sede", ha spiegato il prof. Angelo Vescovi. "Un centro strutturato come quello che sorgera' a Terni, al momento non esiste e non e' in cantiere in nessun'altra parte del mondo, anche qui con i colleghi durante i lavori congressuali abbiamo fatto la stessa considerazione: perche' a Terni vogliamo un istituto che riesca ad integrare tutto quello che e' stato proposto in questo congresso: dalla biologia molecolare alla genetica, alla terapia cellulare alla terapia reclutando le cellule staminali in vivo fino agli studi di comportamento".
"L'idea di creare un istituto finalizzato alla neurorigenerazione che sia strutturato intorno all'utilizzo di cellule staminali, ma non solo di queste, quindi della terapia genica, della comprensione dei meccanismi molecolari che sono alla base della degenerazione delle cellule cerebrali, e' sicuramente molto innovativa e nel nostro caso vuol dire "vincente".
"Il progetto deve essere portato avanti ad ogni costo: ora e' necessario, sulla scia di questo congresso che sicuramente porta conoscenza e lustro alla citta' di Terni, raccogliere l'entusiasmo generato e convertirlo in energia fattiva, perche' mai come in questa fase quello che conta sono i fatti", ha concluso Vescovi.
Intanto all'interno dell'Ospedale Santa Maria di Terni e' gia' in funzione la Banca delle Cellule Staminali, che prevede anche la realizzazione del regime "GMP" (Good Manufacturing Practice) lo step chiave per produrre cellule gia' pronte per essere impiantate sul paziente. Un progetto che nella fase iniziale prevede un investimento di almeno 300-500 mila euro.
 
 
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