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 ITALIA - ITALIA - Italia. E' nel difetto delle staminali la causa delle polmoniti nei giovani
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14 aprile 2005 19:12
 
Scoperto il mistero dei giovani che sono colpiti da ripetute polmoniti anche nelle stagioni non fredde ma anche da otiti e gastroenteriti. La causa e' nelle cellule staminali. La scoperta e' stata fatta da studiosi romani e milanesi guidati dall'immunologo professor Fernando Aiuti. Lo studio e' stato pubblicato sulla piu' importante rivista internazionale statunitense di immunologia Journal Immunology.
La ricerca ha coinvolto 80 pazienti affetti da Immunodeficienza Comune Variabile e in 11 di questi sono state eseguite ricerche piu' approfondite a livello del midollo osseo. Purtroppo la maggior parte di tali pazienti hanno la diagnosi solo dopo 5-10 anni dall'inizio dei disturbi perche', nonostante le gravi infezioni, le analisi immunologiche sono spesso ritardate e non valutate attentamente. Lo studio, condotto dal Centro di Riferimento Interregionale per l'Immunodeficienze del Policlinico Umberto I e dell'Universita' La Sapienza diretto dal professor Aiuti, dalla II Facolta' di Medicina de La Sapienza presso il Sant'Andrea di Roma e dal Telethon Institute for Gene Therapy del San Raffaele di Milano diretto dalla professoressa Maria Grazia Roncarolo.
"I pazienti affetti da Immunodeficienza Comune Variabile -commenta il professor Fernando Aiuti- presentano una grave carenza nella produzione di anticorpi associata a un difetto della immunita' cellulare e per questo vanno incontro a numerose e gravi infezioni dell'apparato respiratorio e intestinale. Purtroppo la diagnosi viene fatta nella maggior parte dei soggetti solo dopo 5-10 anni dall'inizio dei disturbi clinici, perche' l'inizio e' subdolo e i sintomi si confondono con altre malattie piu' frequenti. Finora il difetto era poco conosciuto e si pensava che fosse dovuto a mancata produzione dei soli anticorpi. I nostri Centri seguono circa 80 pazienti affetti da ICV ed in 11 di questi abbiamo eseguito ricerche piu' approfondite a livello del midollo osseo".
"Le nostre ricerche hanno dimostrato che la causa primaria della malattia consiste in un difetto dei linfociti T vergini o naive che solo secondariamente coinvolge gli anticorpi. Il difetto e' simile a quello che si verifica nei malati di AIDS ma al momento non e' stato scoperto alcun virus responsabile. L'origine del difetto della produzione delle difese immunitarie risiede nelle cellule staminali midollari associato a una grave produzione di alcune citochine".
"La scoperta del difetto -conclude Aiuti- a livello del midollo osseo e di alcune citochine puo' permettere in futuro di trovare anche il rimedio per la sua correzione. Finora la sopravvivenza di questi malati e' affidata alla somministrazione periodica di gammaglobuline per via venosa che riescono solo in parte a proteggerli dalle infezioni".
Il Centro Interregionale delle Immunodeficienze cura oltre 100 pazienti con questa patologia in gran parte provenienti dall'Italia centromeridionale. Il professor Aiuti lancia due messaggi, uno di prevenzione e uno di diagnosi. "In caso di ripetute infezioni febbrili in adolescenti ed adulti come bronchiti, sinusiti, otiti, diarrea, gastroenteriti e cistiti che si discostano dalla media della popolazione generale o insorgono in periodo non solo invernale si raccomanda di rivolgersi dal proprio medico di famiglia oppure presso un centro specializzato per le analisi immunologiche".
 
 
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Scoperto il mistero dei giovani che sono colpiti da ripetute polmoniti anche nelle stagioni non fredde ma anche da otiti e gastroenteriti. La causa e' nelle cellule staminali. La scoperta e' stata fatta da studiosi romani e milanesi guidati dall'immunologo professor Fernando Aiuti. Lo studio e' stato pubblicato sulla piu' importante rivista internazionale statunitense di immunologia Journal Immunology.
La ricerca ha coinvolto 80 pazienti affetti da Immunodeficienza Comune Variabile e in 11 di questi sono state eseguite ricerche piu' approfondite a livello del midollo osseo. Purtroppo la maggior parte di tali pazienti hanno la diagnosi solo dopo 5-10 anni dall'inizio dei disturbi perche', nonostante le gravi infezioni, le analisi immunologiche sono spesso ritardate e non valutate attentamente. Lo studio, condotto dal Centro di Riferimento Interregionale per l'Immunodeficienze del Policlinico Umberto I e dell'Universita' La Sapienza diretto dal professor Aiuti, dalla II Facolta' di Medicina de La Sapienza presso il Sant'Andrea di Roma e dal Telethon Institute for Gene Therapy del San Raffaele di Milano diretto dalla professoressa Maria Grazia Roncarolo.
"I pazienti affetti da Immunodeficienza Comune Variabile -commenta il professor Fernando Aiuti- presentano una grave carenza nella produzione di anticorpi associata a un difetto della immunita' cellulare e per questo vanno incontro a numerose e gravi infezioni dell'apparato respiratorio e intestinale. Purtroppo la diagnosi viene fatta nella maggior parte dei soggetti solo dopo 5-10 anni dall'inizio dei disturbi clinici, perche' l'inizio e' subdolo e i sintomi si confondono con altre malattie piu' frequenti. Finora il difetto era poco conosciuto e si pensava che fosse dovuto a mancata produzione dei soli anticorpi. I nostri Centri seguono circa 80 pazienti affetti da ICV ed in 11 di questi abbiamo eseguito ricerche piu' approfondite a livello del midollo osseo".
"Le nostre ricerche hanno dimostrato che la causa primaria della malattia consiste in un difetto dei linfociti T vergini o naive che solo secondariamente coinvolge gli anticorpi. Il difetto e' simile a quello che si verifica nei malati di AIDS ma al momento non e' stato scoperto alcun virus responsabile. L'origine del difetto della produzione delle difese immunitarie risiede nelle cellule staminali midollari associato a una grave produzione di alcune citochine".
"La scoperta del difetto -conclude Aiuti- a livello del midollo osseo e di alcune citochine puo' permettere in futuro di trovare anche il rimedio per la sua correzione. Finora la sopravvivenza di questi malati e' affidata alla somministrazione periodica di gammaglobuline per via venosa che riescono solo in parte a proteggerli dalle infezioni".
Il Centro Interregionale delle Immunodeficienze cura oltre 100 pazienti con questa patologia in gran parte provenienti dall'Italia centromeridionale. Il professor Aiuti lancia due messaggi, uno di prevenzione e uno di diagnosi. "In caso di ripetute infezioni febbrili in adolescenti ed adulti come bronchiti, sinusiti, otiti, diarrea, gastroenteriti e cistiti che si discostano dalla media della popolazione generale o insorgono in periodo non solo invernale si raccomanda di rivolgersi dal proprio medico di famiglia oppure presso un centro specializzato per le analisi immunologiche".
 
 
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