Finora il Consiglio Etico Nazionale (clicca qui) si e' pronunciato pubblicamente soprattutto in merito all'embrione umano e alle cellule staminali. Ma uno dei suoi meriti piu' grandi e' senz'altro la presa di posizione resa nota pochi giorni fa sulla banca biologica (banca dati che conserva i dati dei pazienti a scopo di ricerca). Per mesi i membri del Consiglio hanno partecipato ad audizioni, seminari internazionali e a gruppi di lavoro relativi a questo tema tanto importante per la ricerca medica. Il serrato confronto, in particolare sui suoi aspetti giuridici, ha dato ottimi risultati. Nessun'altra Commissione consultiva aveva mai formulato delle proposte cosi' dettagliate come questo Consiglio Etico nel suggerire le modalita' di gestione degli esami clinici e dei dati personali del paziente. Il cardine su cui ruotano le trenta raccomandazioni che formano il documento e' il consenso informato, ossia l'obbligo d'informare il paziente in modo esaustivo, come premessa indispensabile per richiederne l'autorizzazione esplicita. Tuttavia il Consiglio non sottovaluta le esigenze della ricerca, e quindi la necessita' di disporre ampiamente dei dati clinici. Ecco perche' la sua proposta contiene la possibilita' di ottenere dal paziente un consenso generale: in questo modo i ricercatori potranno svolgere il loro lavoro senza troppi vincoli di tempo o di altra natura.