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 GERMANIA - GERMANIA - Germania. La mandibola cresciuta nella schiena, grazie alle staminali
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2 settembre 2004 20:27
 
Un paziente tedesco, che aveva perso l'osso della mandibola a causa di un cancro, ha potuto godere del suo primo pasto dopo nove anni -un panino con la salsiccia- dopo avere ricevuto un trapianto di un osso incubato nella sua schiena.
E' la rivista medica The Lancet che riporta come i medici tedeschi hanno utilizzato una struttura di plastica, un prodotto chimico e cellule staminali prelevate dal midollo spinale del paziente per creare in un muscolo della schiena un nuovo osso per la sua mandibola.
"A quattro settimane dal trapianto il paziente ha goduto la sua prima cena dopo 9 anni, un panino con la salsiccia; prima della ricostruzione della mandibola era in grado di mangiare solo minestre o cibo molto morbido", scrive su The Lancet il medico tedesco che ha coordinato l'intervento, Patrick Warnke, del dipartimento di Chirurgia orale e maxillofacciale dell'universita' tedesca di Kiel.
I medici sono decisamente ottimisti sulle possibilita' che questa nuova tecnica potra' offrire, soprattutto nel migliorare la qualita' di vita dei pazienti. Nel caso di trapianto di osso da cadavere il paziente deve infatti affrontare per tutta la vita cure antirigetto, l'alternativa e' rimpiazzare il frammento di osso mancante facendo un prelievo da un altro osso dello stesso paziente, ad esempio dall'anca. In entrambi i casi la qualita' di vita si trova ad essere seriamente compromessa.
L'idea del gruppo tedesco e' stata quindi coltivare un nuovo osso, compatibile con il paziente e la cui crescita e' alimentata dall'organismo del paziente stesso. Cosi' per ottenere il frammento di osso mancante nella mandibola del paziente di 56 anni, operato nel 1995 a causa di un tumore, i ricercatori hanno messo a punto il modello tridimensionale del frammento da rimpiazzare utilizzando la tomografia computerizzata (CT). Sulla base del modello hanno ottenuto una prima struttura in teflon. Attorno a questa hanno quindi modellato una rete di titanio, nelle cui maglie hanno inserito minerale osseo, piu' 7 milligrammi della proteina morfogenetica ricombinante delle ossa umane, piu' 20 millilitri di midollo osseo prelevato dallo stesso paziente, ricco di cellule staminali. La gabbietta imbevuta di cellule e fattori di crescita e' poi stata impiantata sottopelle, in modo che la crescita delle cellule del nuovo osso venisse alimentata dai vasi sanguigni del muscolo che si trova al di sotto della scapola. Sette settimane piu' tardi si era formato il nuovo osso, esattamente delle dimensioni del frammento di mandibola da ricostruire. Eliminata la struttura di titanio, il nuovo osso e' stato trapiantato ed ha continuato a crescere integrandosi con il resto della mandibola del paziente. A un mese dal trapianto, scrivono i medici, il paziente era in grado di masticare e poteva godersi, in ospedale, il piacere di masticare del cibo solido per la prima volta dopo nove anni. Secondo Warnke "questo caso dimostra che la tecnica e' fattibile". La "prefabbricazione" dell'osso, come l'ha chiamata, sta offrendo in questo primo paziente "risultati entusiasmanti", tanto che, ha aggiunto, "ha portato il nostro gruppo ad arruolare nuovi pazienti nella sperimentazione. Tuttavia prima di trarre i risultati definitivi e' necessario seguire l'andamento del primo paziente operato ancora per un lungo periodo".
Commentando l'intervento sulla stessa rivista, l'australiano Stan Gronthos, dello Hanson Institute di Adelaide, ha osservato che "opportune combinazioni di bioingegneria (biomateriali, fattori di crescita e cellule staminali) sono essenziali per ottenere funzioni stabili a lungo termine e l'integrazione di protesi. E mentre il dibattito su questi temi e' ancora in corso un paziente che aveva perduto la mandibola in seguito a un tumore distruttivo puo' finalmente sedersi e masticare il suo primo cibo solido dopo 9 anni, grazie ad un impianto dalla struttura simile ad una mandibola, con il risultato di godere adesso di una migliore qualita' di vita".
 
 
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Un paziente tedesco, che aveva perso l'osso della mandibola a causa di un cancro, ha potuto godere del suo primo pasto dopo nove anni -un panino con la salsiccia- dopo avere ricevuto un trapianto di un osso incubato nella sua schiena.
E' la rivista medica The Lancet che riporta come i medici tedeschi hanno utilizzato una struttura di plastica, un prodotto chimico e cellule staminali prelevate dal midollo spinale del paziente per creare in un muscolo della schiena un nuovo osso per la sua mandibola.
"A quattro settimane dal trapianto il paziente ha goduto la sua prima cena dopo 9 anni, un panino con la salsiccia; prima della ricostruzione della mandibola era in grado di mangiare solo minestre o cibo molto morbido", scrive su The Lancet il medico tedesco che ha coordinato l'intervento, Patrick Warnke, del dipartimento di Chirurgia orale e maxillofacciale dell'universita' tedesca di Kiel.
I medici sono decisamente ottimisti sulle possibilita' che questa nuova tecnica potra' offrire, soprattutto nel migliorare la qualita' di vita dei pazienti. Nel caso di trapianto di osso da cadavere il paziente deve infatti affrontare per tutta la vita cure antirigetto, l'alternativa e' rimpiazzare il frammento di osso mancante facendo un prelievo da un altro osso dello stesso paziente, ad esempio dall'anca. In entrambi i casi la qualita' di vita si trova ad essere seriamente compromessa.
L'idea del gruppo tedesco e' stata quindi coltivare un nuovo osso, compatibile con il paziente e la cui crescita e' alimentata dall'organismo del paziente stesso. Cosi' per ottenere il frammento di osso mancante nella mandibola del paziente di 56 anni, operato nel 1995 a causa di un tumore, i ricercatori hanno messo a punto il modello tridimensionale del frammento da rimpiazzare utilizzando la tomografia computerizzata (CT). Sulla base del modello hanno ottenuto una prima struttura in teflon. Attorno a questa hanno quindi modellato una rete di titanio, nelle cui maglie hanno inserito minerale osseo, piu' 7 milligrammi della proteina morfogenetica ricombinante delle ossa umane, piu' 20 millilitri di midollo osseo prelevato dallo stesso paziente, ricco di cellule staminali. La gabbietta imbevuta di cellule e fattori di crescita e' poi stata impiantata sottopelle, in modo che la crescita delle cellule del nuovo osso venisse alimentata dai vasi sanguigni del muscolo che si trova al di sotto della scapola. Sette settimane piu' tardi si era formato il nuovo osso, esattamente delle dimensioni del frammento di mandibola da ricostruire. Eliminata la struttura di titanio, il nuovo osso e' stato trapiantato ed ha continuato a crescere integrandosi con il resto della mandibola del paziente. A un mese dal trapianto, scrivono i medici, il paziente era in grado di masticare e poteva godersi, in ospedale, il piacere di masticare del cibo solido per la prima volta dopo nove anni. Secondo Warnke "questo caso dimostra che la tecnica e' fattibile". La "prefabbricazione" dell'osso, come l'ha chiamata, sta offrendo in questo primo paziente "risultati entusiasmanti", tanto che, ha aggiunto, "ha portato il nostro gruppo ad arruolare nuovi pazienti nella sperimentazione. Tuttavia prima di trarre i risultati definitivi e' necessario seguire l'andamento del primo paziente operato ancora per un lungo periodo".
Commentando l'intervento sulla stessa rivista, l'australiano Stan Gronthos, dello Hanson Institute di Adelaide, ha osservato che "opportune combinazioni di bioingegneria (biomateriali, fattori di crescita e cellule staminali) sono essenziali per ottenere funzioni stabili a lungo termine e l'integrazione di protesi. E mentre il dibattito su questi temi e' ancora in corso un paziente che aveva perduto la mandibola in seguito a un tumore distruttivo puo' finalmente sedersi e masticare il suo primo cibo solido dopo 9 anni, grazie ad un impianto dalla struttura simile ad una mandibola, con il risultato di godere adesso di una migliore qualita' di vita".
 
 
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