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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Gb. Wilmut: studiare la clonazione per rendere sicura quella terapeutica
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Notizia 
13 novembre 2003 18:36
 
Impossibile clonare con successo l'uomo a scopo riproduttivo: allo stato attuale delle conoscenze gli uomini fotocopia sono destinati a nascere con malformazioni, ma potrebbero esserci rischi anche nella clonazione di embrioni umani da utilizzare a scopo di ricerca, per ottenere riserve di cellule staminali. Alla luce di queste considerazioni, un gruppo di esperti britannici, tra i quali il padre della pecora Dolly, Ian Wilmut: "e' urgente che le questioni di sicurezza per la clonazione vengano affrontate". Finche' non sara' chiaro tutto quello che avviene nel processo di clonazione, secondo Wilmut tentare di clonare un essere umano sara' un azzardo.
L'appello viene lanciato dalla rivista Nature Reviews Genetics. Wilmut, che si e' sempre detto contrario alla clonazione umana a scopo riproduttivo, difende invece il valore scientifico e la grande potenzialita' terapeutica della ricerca sugli embrioni umani. Tuttavia, al momento attuale delle conoscenze, la prudenza e' d'obbligo. Insieme alla biologa Susan Rhind, dell'universita' di Edimburgo, nella pubblicazione in questione, Wilmut passa in rassegna le cause che hanno determinato sia il fallimento di molti tentativi di clonazione di diverse specie animali, sia la comparsa di anomalie, come quelle che alterano lo sviluppo della placenta, dei reni o del cuore, oppure che provocano la comparsa di artrosi, diabete e malattie a cuore e fegato.
Le cause del fallimento di molti tentativi di clonazione sono al momento pressoche' sconosciute, rileva Wilmut, concludendo che clonare l'uomo a scopo riproduttivo e' intrinsecamente insicuro, nonche' eticamente inaccettabile.
Tuttavia, osserva, poiche' clonare embrioni umani rappresenta un grande potenziale per trovare cure efficaci a molte malattie, e' necessario comprendere i motivi dei fallimenti e dei problemi relativi alla clonazione e trovare il modo per superarli.
Il primo passo, rileva il papa' di Dolly, e' capire perche' la clonazione abbia un successo maggiore soltanto in alcune specie, come i topi e i maiali, mentre spesso si sono riscontrati problemi con altre specie, come pecore e mucche. Nella maggior parte degli esperimenti di clonazione finora tentati sugli animali, i cloni non sono riusciti a superare le prime fasi dello sviluppo embrionale oppure sono morti poco dopo la nascita a causa di difetti e malformazioni.


A questo indirizzo l'articolo di Nature Reviews Genetics: clicca qui
 
 
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Impossibile clonare con successo l'uomo a scopo riproduttivo: allo stato attuale delle conoscenze gli uomini fotocopia sono destinati a nascere con malformazioni, ma potrebbero esserci rischi anche nella clonazione di embrioni umani da utilizzare a scopo di ricerca, per ottenere riserve di cellule staminali. Alla luce di queste considerazioni, un gruppo di esperti britannici, tra i quali il padre della pecora Dolly, Ian Wilmut: "e' urgente che le questioni di sicurezza per la clonazione vengano affrontate". Finche' non sara' chiaro tutto quello che avviene nel processo di clonazione, secondo Wilmut tentare di clonare un essere umano sara' un azzardo.
L'appello viene lanciato dalla rivista Nature Reviews Genetics. Wilmut, che si e' sempre detto contrario alla clonazione umana a scopo riproduttivo, difende invece il valore scientifico e la grande potenzialita' terapeutica della ricerca sugli embrioni umani. Tuttavia, al momento attuale delle conoscenze, la prudenza e' d'obbligo. Insieme alla biologa Susan Rhind, dell'universita' di Edimburgo, nella pubblicazione in questione, Wilmut passa in rassegna le cause che hanno determinato sia il fallimento di molti tentativi di clonazione di diverse specie animali, sia la comparsa di anomalie, come quelle che alterano lo sviluppo della placenta, dei reni o del cuore, oppure che provocano la comparsa di artrosi, diabete e malattie a cuore e fegato.
Le cause del fallimento di molti tentativi di clonazione sono al momento pressoche' sconosciute, rileva Wilmut, concludendo che clonare l'uomo a scopo riproduttivo e' intrinsecamente insicuro, nonche' eticamente inaccettabile.
Tuttavia, osserva, poiche' clonare embrioni umani rappresenta un grande potenziale per trovare cure efficaci a molte malattie, e' necessario comprendere i motivi dei fallimenti e dei problemi relativi alla clonazione e trovare il modo per superarli.
Il primo passo, rileva il papa' di Dolly, e' capire perche' la clonazione abbia un successo maggiore soltanto in alcune specie, come i topi e i maiali, mentre spesso si sono riscontrati problemi con altre specie, come pecore e mucche. Nella maggior parte degli esperimenti di clonazione finora tentati sugli animali, i cloni non sono riusciti a superare le prime fasi dello sviluppo embrionale oppure sono morti poco dopo la nascita a causa di difetti e malformazioni.


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