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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Gb. Staminali ridanno la vista a pazienti
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Notizia 
12 maggio 2005 13:09
 
Una tecnica chirurgica d'avanguardia, che utilizza l'impianto di cellule staminali sull'occhio, ha ridato la vista a diversi pazienti nel Regno Unito, grazie all'azione 'riparatrice' delle cellule.
Un'equipe di specialisti britannici ha rimesso a posto le cornee di diversi pazienti impiantando su questa parte cruciale dell'occhio le staminali fatte crescere in laboratorio: in sette casi, la vista e' tornata a persone rimaste cieche dopo che la loro cornea era stata danneggiata gravemente da acidi, sostanze tossiche o metalli ad alta temperatura, oppure da malattie congenite. Gli interventi si sono svolti presso il Center for Sight al Queen Victoria Hospital a East Grinstead a sud di Londra. Molti di questi pazienti si erano sentiti dire dai medici che non avevano piu' alcuna speranza di riavere la vista.
La squadra medica diretta dal dottor Sheraz Daya ha passato cinque anni a metter a punto questa innovativa tecnica. Il primo passo e' quello di prendere la cornea di un donatore; dalla parte piu' esterna della cornea vengono quindi prelevate le cellule staminali, che normalmente vi si trovano, e queste vengono fatte crescere in laboratorio. A quel punto la 'striscia' di staminali viene impiantata sull'occhio del paziente, tenuta ferma da una membrana amniotica che via via si dissolve mentre le cellule si fondono con l'occhio.
Daya ha detto che lui e i suoi aiutanti sono rimasti scioccati da come le cellule sembrano dare il via a una rigenerazione dell'occhio sulla sua parte superficiale. Test svolti sui pazienti un anno dopo l'intervento mostrano oltretutto che non si trova piu' traccia del dna del donatore della cornea dalla quale erano state estratte le cellule staminali. Questo indica, ha spiegato, che la 'riparazione' viene condotta dalle cellule dello stesso occhio, un processo che quindi non ha bisogno di farmaci antirigetto.
"La tecnica funziona -ha detto Daya al 'Times'- ma non c'e' traccia dei tessuti del donatore. Questa e' la cosa piu' sorprendente. Le cellule impiantate sono state sostituite da cellule del paziente". Gli scienziati vogliono ora capire esattamente come funziona il processo, perche' la tecnica potrebbe essere applicata ad altri organi e tessuti danneggiati.
Una caratteristica comune dei pazienti guariti era che la loro cornea danneggiata non presentava piu' le cellule staminali che normalmente si trovano sotto alle palpebre e contribuiscono a proteggere la superficie della cornea.
Edward Bailey, 65 anni, che aveva perso la vista dopo che acido caustico era finito sui suoi occhi mentre lavorava ad un'azienda che produceva yogurt, ha detto che l'operazione gli ha cambiato la vita.
"E' stato il momento piu' emozionante che io abbia mai vissuto -ha raccontato- Non ci potevo credere. Per dieci anni tutto cio' che aveva visto erano ombre grigie e nere. Dopo l'intervento, la prima cosa che ho visto e' stato, per un attimo, il blu dell'uniforme dell'infermiera. Quando sono tornato a casa e ho tolto la benda dall'occhio, ci vedevo di nuovo. Solo perdendo la vista puoi capire come sia preziosa".
 
 
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Un'equipe di specialisti britannici ha rimesso a posto le cornee di diversi pazienti impiantando su questa parte cruciale dell'occhio le staminali fatte crescere in laboratorio: in sette casi, la vista e' tornata a persone rimaste cieche dopo che la loro cornea era stata danneggiata gravemente da acidi, sostanze tossiche o metalli ad alta temperatura, oppure da malattie congenite. Gli interventi si sono svolti presso il Center for Sight al Queen Victoria Hospital a East Grinstead a sud di Londra. Molti di questi pazienti si erano sentiti dire dai medici che non avevano piu' alcuna speranza di riavere la vista.
La squadra medica diretta dal dottor Sheraz Daya ha passato cinque anni a metter a punto questa innovativa tecnica. Il primo passo e' quello di prendere la cornea di un donatore; dalla parte piu' esterna della cornea vengono quindi prelevate le cellule staminali, che normalmente vi si trovano, e queste vengono fatte crescere in laboratorio. A quel punto la 'striscia' di staminali viene impiantata sull'occhio del paziente, tenuta ferma da una membrana amniotica che via via si dissolve mentre le cellule si fondono con l'occhio.
Daya ha detto che lui e i suoi aiutanti sono rimasti scioccati da come le cellule sembrano dare il via a una rigenerazione dell'occhio sulla sua parte superficiale. Test svolti sui pazienti un anno dopo l'intervento mostrano oltretutto che non si trova piu' traccia del dna del donatore della cornea dalla quale erano state estratte le cellule staminali. Questo indica, ha spiegato, che la 'riparazione' viene condotta dalle cellule dello stesso occhio, un processo che quindi non ha bisogno di farmaci antirigetto.
"La tecnica funziona -ha detto Daya al 'Times'- ma non c'e' traccia dei tessuti del donatore. Questa e' la cosa piu' sorprendente. Le cellule impiantate sono state sostituite da cellule del paziente". Gli scienziati vogliono ora capire esattamente come funziona il processo, perche' la tecnica potrebbe essere applicata ad altri organi e tessuti danneggiati.
Una caratteristica comune dei pazienti guariti era che la loro cornea danneggiata non presentava piu' le cellule staminali che normalmente si trovano sotto alle palpebre e contribuiscono a proteggere la superficie della cornea.
Edward Bailey, 65 anni, che aveva perso la vista dopo che acido caustico era finito sui suoi occhi mentre lavorava ad un'azienda che produceva yogurt, ha detto che l'operazione gli ha cambiato la vita.
"E' stato il momento piu' emozionante che io abbia mai vissuto -ha raccontato- Non ci potevo credere. Per dieci anni tutto cio' che aveva visto erano ombre grigie e nere. Dopo l'intervento, la prima cosa che ho visto e' stato, per un attimo, il blu dell'uniforme dell'infermiera. Quando sono tornato a casa e ho tolto la benda dall'occhio, ci vedevo di nuovo. Solo perdendo la vista puoi capire come sia preziosa".
 
 
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