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Notizia 
12 maggio 2005 13:08
 
I Law Lords, la massima istanza giudiziaria britannica, ha dichiarato legale la creazione, grazie alla fertilizzazione in vitro, di 'bambini su misura' i cui tessuti possono essere utilizzati per ricavare cellule staminali in grado di curare i loro fratelli maggiori affetti da gravi malattie.
La decisione segue un verdetto dell'Alta Corte che aveva concesso ad una coppia di utilizzare la tecnica di diagnosi genetica pre-impianto per selezionare un embrione in grado di generare un bimbo compatibile primo figlio, affetto da una grave malattia del sangue.
Zain Hashmi, sei anni, soffre di beta-talasssemia, ovvero il suo corpo non produce una quantita' sufficiente di globuli rossi e deve continuamente assumere medicine e ricevere trasfusioni. I suoi genitori, Raj e Shahana, vogliono che il figlio venga curato con cellule staminali ottenute dal cordone ombelicale del bambino che loro potrebbero avere utilizzando la selezione dell'embrione. Solo in questo modo e' infatti possibile far si' che i tessuti del neonato siano compatibili a quelli di Zain.
Alla loro decisione si era pero' opposta Josephine Quintavalle, presidente di un'associazione in difesa dell'embrione, Comment on Reproductive Ethics. Il caso era finito dinanzi all'Alta Corte che aveva autorizzato l'utilizzo della selezione embrionale per la coppia.
 
 
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La decisione segue un verdetto dell'Alta Corte che aveva concesso ad una coppia di utilizzare la tecnica di diagnosi genetica pre-impianto per selezionare un embrione in grado di generare un bimbo compatibile primo figlio, affetto da una grave malattia del sangue.
Zain Hashmi, sei anni, soffre di beta-talasssemia, ovvero il suo corpo non produce una quantita' sufficiente di globuli rossi e deve continuamente assumere medicine e ricevere trasfusioni. I suoi genitori, Raj e Shahana, vogliono che il figlio venga curato con cellule staminali ottenute dal cordone ombelicale del bambino che loro potrebbero avere utilizzando la selezione dell'embrione. Solo in questo modo e' infatti possibile far si' che i tessuti del neonato siano compatibili a quelli di Zain.
Alla loro decisione si era pero' opposta Josephine Quintavalle, presidente di un'associazione in difesa dell'embrione, Comment on Reproductive Ethics. Il caso era finito dinanzi all'Alta Corte che aveva autorizzato l'utilizzo della selezione embrionale per la coppia.
 
 
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