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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Gb. A Cambridge si iniziera' a lavorare su embrioni
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24 giugno 2004 19:52
 
La Cambridge University e' lieta di annunciare al mondo che entro pochi giorni verra' inaugurata una nuova sede nel campus interamente dedicata alla ricerca sulle staminali embrionali.
L'edificio, adiacente al gia' attivo Stem Cell Institute, e' il frutto di un lavoro pari a circa 25 milioni di euro, e spera di poter arrivare a test su esseri umani nel giro di 5 anni. Roger Pedersen, dirigera' ovviamente il centro con orgoglio e dedizione. "Lavoriamo per creare i massimi benefici per coloro che ne hanno bisogno".
Pedersen ha all'attivo anni di ricerca presso la University of California, ma ha dovuto lasciare gli Usa nel 2001 dopo che Bush ha imposto le limitazioni federali alla ricerca.
Dagli Usa alla Gran Bretagna quindi, verso gli orizzonti legalmente e scientificamente possibili. Tra i primi obbiettivi la lotta contro il Parkinson e il diabete giovanile, ma anche la sperimentazione di nuovi macchinari di robotica che faciliteranno il lavoro.
"Lo sforzo coordinato dal lato dell'impresa inglese sulle cellule staminali colloca il Regno Unito in una posizione a parte come luogo in cui svolgere questa ricerca", ha spiegato Pedersen. "Questo fa veramente del Regno Unito il paese leader".
La prima sfida sara' la comprensione di quel meccanismo che il professor Pedersen definisce staminalita', ossia la capacita' delle cellule staminali degli embrioni di divenire qualsiasi tipo di tessuto umano, come sangue, muscoli, adipe, ossa, organi, nervi, denti, capelli, pelle, unghie e cosi' via. "Intendiamo usare tutte le piu' avanzate tecniche della robotica per portare nel XXI secolo la ricerca sulle cellule staminali".
In futuro, invece di cercare di sostituirli completamente usando organi donati, le operazioni di trapianto fatte usando cellule staminali ripareranno gli organi o i tessuti danneggiati senza asportarli. In teoria, ad un paziente sofferente di cuore potrebbero essere praticate iniezioni di cellule staminali contenenti il suo DNA, che a loro volta procederebbero a creare un nuovo muscolo cardiaco.
E' probabile che la ricerca sulle cellule staminali portera' a terapie innovative di trapianto cellulare e ad una maggiore comprensione della capacita' di rigenerazione del corpo umano, ha spiegato Pedersen.
Il diabete giovanile e il morbo di Parkinson saranno i primi obiettivi di ricerca del centro.
"Migliaia di persone subiscono gli effetti del diabete giovanile, anche se si curano con l'insulina, e le attuali terapie per il morbo di Parkinson e di Alzheimer e la sclerosi multipla sono ben lontane dall'essere una cura", ha spiegato il nuovo direttore. "Il nuovo centro aiutera' gli scienziati a colmare il divario tra ricerca fondamentale sulle cellule staminali e applicazione clinica, accelerando il passaggio dal laboratorio all'ospedale delle nuove cure per malattie di cui molte attualmente incurabili".
Colin Blakemore, direttore esecutivo del Consiglio per la ricerca medica del Regno Unito, e' dello stesso avviso, ed ha dichiarato: "la scienza delle cellule staminali offre una grande speranza di poter guarire in futuro molte delle malattie che minacciano la vita umana".
"Pensiamo di iniziare le prove sulle persone quanto prima possibile. Per farlo, e' necessario comprendere le proprieta' fondamentali delle cellule staminali, e questo e' appunto lo scopo del programma", ha concluso Pedersen. "Ma prevediamo di preparare terapie per i pazienti entro cinque anni".
Il nuovo centro potra' accogliere fino a 150 scienziati.
 
 
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