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 FRANCIA - FRANCIA - Francia. Appello per un comitato etico mondiale
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Notizia 
6 febbraio 2003 10:28
 
In occasione della revisione delle leggi sulla bioetica, alcuni professori del Collège de France -biologi, medici, filosofi e giuristi- hanno sottoscritto e inviato un appello al ministro della Sanita', al primo ministro e al capo dello Stato.
Questi i cinque punti sottoposti all'attenzione dei loro interlocutori:
1 - La clonazione umana non e' un metodo di riproduzione ammissibile per le ragioni etiche sviluppate, sia nel rapporto (n.54, 1997) del Comitato consultivo nazionale di etica in risposta a una domanda del presidente della Repubblica, sia nel rapporto (RST n.14,2002) dell'Accademia delle scienze, nonche' in applicazione dei principi giuridici internazionali sottoscritti dalla Francia.
2 - Le terapie cellulari offrono alla medicina un futuro promettente, rendendo possibile, tramite innesti cellulari, il trattamento del diabete, di cardiopatie, tumori, lesioni del midollo spinale, malattie neurovegetative, etc. Tuttavia e' bene evitare applicazioni terapeutiche precipitose, prima che siano state realizzate le indispensabili ricerche fondamentali, comprese quelle sugli animali.
3 - Una ricerca a livello internazionale (come se ne realizzano gia' in Gran Bretagna, Stati Uniti, Israele, Svezia) dovra' dunque essere autorizzata e incoraggiata in base alle potenzialita' comparative delle differenti linee di cellule staminali:
- linee cellulari formate da cellule staminali prelevate da tessuti adulti,
- linee cellulari provenienti da embrioni sovrannumerari destinati alla distruzione e coltivate in vitro per una durata limitata,
- linee cellulari da cellule staminali pluripotenti, ottenute mediante trasferimento in un ovocita di un nucleo cellulare somatico immunologicamente compatibile con l'eventuale beneficiario del trapianto, e coltivate in vitro per una durata limitata.
4 - Per evitare una deriva delle tecniche di ricerca verso applicazioni eticamente contestabili, e' necessario che tutte le ricerche sulle cellule staminali umane siano soggette a regolare controllo pubblico.
5 - Considerate le incertezze della mondializzazione, sembra opportuno e urgente istituire un'istanza internazionale -un Comitato mondiale di etica- che diventi il luogo di elaborazione di un nuovo contratto sociale sull'etica delle scienze della vita e della sanita', e delle loro applicazioni tecnologiche e mediche.
Un Comitato mondiale di etica in seno alle Nazioni Unite dovrebbe avere la legittimita' e i mezzi per preparare la via a una regolamentazione mondiale che sia in grado di opporsi alle forze economiche e politiche. Una tale regolamentazione e' necessaria per coordinare gli strumenti di protezione dei diritti fondamentali (ONU), soprattutto in materia di sanita' (OMS), con le regole applicabili al commercio (OMC) e alla proprieta' intellettuale (OMPI).

Alain Berthoz, docente di Physiologie de la perception et de l'action
Jean-Pierre Changeux, docente di Communications cellulaires
Pierre Corvol, docente di Medicina Sperimentale
Mireille Delmas-Marty, docente di studi giuridici comparativi e dell'internazionalizzazione del diritto
Anne Fagot-Largeault, docente di filosofia delle scienze biologiche e medicali
Jacques Glowinski, docente di neurofarmacologia
Christine Petit, docente di genetica e fisiologia cellulare
Armand De Ricqlés, docente di biologia storica e evoluzionismo
Professori onorari del Collegio di Francia:
Émile-Étienne Baulieu, Pierre Chambon, Jean Dausset, François Gros, François Jacob, Pierre Joliot, Yves Laporte, Nicole Le Douarin, François Morel
 
 
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Questi i cinque punti sottoposti all'attenzione dei loro interlocutori:
1 - La clonazione umana non e' un metodo di riproduzione ammissibile per le ragioni etiche sviluppate, sia nel rapporto (n.54, 1997) del Comitato consultivo nazionale di etica in risposta a una domanda del presidente della Repubblica, sia nel rapporto (RST n.14,2002) dell'Accademia delle scienze, nonche' in applicazione dei principi giuridici internazionali sottoscritti dalla Francia.
2 - Le terapie cellulari offrono alla medicina un futuro promettente, rendendo possibile, tramite innesti cellulari, il trattamento del diabete, di cardiopatie, tumori, lesioni del midollo spinale, malattie neurovegetative, etc. Tuttavia e' bene evitare applicazioni terapeutiche precipitose, prima che siano state realizzate le indispensabili ricerche fondamentali, comprese quelle sugli animali.
3 - Una ricerca a livello internazionale (come se ne realizzano gia' in Gran Bretagna, Stati Uniti, Israele, Svezia) dovra' dunque essere autorizzata e incoraggiata in base alle potenzialita' comparative delle differenti linee di cellule staminali:
- linee cellulari formate da cellule staminali prelevate da tessuti adulti,
- linee cellulari provenienti da embrioni sovrannumerari destinati alla distruzione e coltivate in vitro per una durata limitata,
- linee cellulari da cellule staminali pluripotenti, ottenute mediante trasferimento in un ovocita di un nucleo cellulare somatico immunologicamente compatibile con l'eventuale beneficiario del trapianto, e coltivate in vitro per una durata limitata.
4 - Per evitare una deriva delle tecniche di ricerca verso applicazioni eticamente contestabili, e' necessario che tutte le ricerche sulle cellule staminali umane siano soggette a regolare controllo pubblico.
5 - Considerate le incertezze della mondializzazione, sembra opportuno e urgente istituire un'istanza internazionale -un Comitato mondiale di etica- che diventi il luogo di elaborazione di un nuovo contratto sociale sull'etica delle scienze della vita e della sanita', e delle loro applicazioni tecnologiche e mediche.
Un Comitato mondiale di etica in seno alle Nazioni Unite dovrebbe avere la legittimita' e i mezzi per preparare la via a una regolamentazione mondiale che sia in grado di opporsi alle forze economiche e politiche. Una tale regolamentazione e' necessaria per coordinare gli strumenti di protezione dei diritti fondamentali (ONU), soprattutto in materia di sanita' (OMS), con le regole applicabili al commercio (OMC) e alla proprieta' intellettuale (OMPI).

Alain Berthoz, docente di Physiologie de la perception et de l'action
Jean-Pierre Changeux, docente di Communications cellulaires
Pierre Corvol, docente di Medicina Sperimentale
Mireille Delmas-Marty, docente di studi giuridici comparativi e dell'internazionalizzazione del diritto
Anne Fagot-Largeault, docente di filosofia delle scienze biologiche e medicali
Jacques Glowinski, docente di neurofarmacologia
Christine Petit, docente di genetica e fisiologia cellulare
Armand De Ricqlés, docente di biologia storica e evoluzionismo
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