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 ITALIA - ITALIA - Englaro, Tribunale archivia indagine per omicidio
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11 gennaio 2010 14:23
 
Stop alle indagini su Beppino Englaro e altri 13 persone per il reato di omicidio volontario per la morte di Eluana Englaro. Il decreto di archiviazione e' stato emesso oggi dal Gip del Tribunale di Udine Paolo Milocco.
L'istanza di archiviazione accolta dal Gip era stata presentata lo scorso 26 novembre dalla Procura di Udine al termine di indagini durate quasi un anno. L'inchiesta era stata aperta dalla Procura di Udine dopo la morte di Eluana Englaro, avvenuta il 9 febbraio scorso in una clinica di Udine dopo 17 anni di stato vegetativo e dopo l'interruzione della nutrizione e dell'idratazione secondo il protocollo che ha seguito il decreto della Corte d'Appello di Milano.

'Per uno che ha sempre agito nella legalita' e nelle trasparenza non poteva esserci altra conclusione'. Lo ha detto all'Ansa Beppino Englaro apprendendo della decisione del Gup di Udine.
'Io sono sempre stato tranquillo, se si puo' usare questo termine considerando la tragedia che ho vissuto - ha aggiunto il papa' di Eluana - Ho sempre detto che agivo e avrei agito solo nelle legge e nella giustizia e questo mi e' stato riconosciuto'.

Secondo il sindaco di Udine, Furio Honsell, con l'archiviazione del procedimento nei confronti di Beppino Englaro, 'ancora una volta la giustizia italiana ha dimostrato di essere tale'.
'Sono molto lieto nei confronti del signor Englaro - ha detto Honsell, interpellato dall'ANSA - ma, come cittadino italiano, penso che quanto accaduto dimostra che bisogna avere fiducia nella giustizia, perche' qui ci si trovava di fronte a un padre e una figlia con in mano delle sentenze che in tutti i gradi della giustizia italiana li autorizzavano a esercitare un diritto costituzionale. Questo era lo scenario e che questo si fosse poi trasformato alla fine in un procedimento a loro carico, e' quasi paradossale'.
'Sarei rimasto veramente scosso - ha concluso Honsell - se ci fosse stata una soluzione diversa da questa'.

'Sono felice soprattutto per il dottor Amato De Monte e per gli altri volontari che si sono impegnati in questa vicenda senza avere alcun vantaggio': e' il commento dell'avv.Giuseppe Campeis, difensore di Beppino Englaro.
'Avevo promesso a De Monte che mi sarei impegnato per tiralo fuori da questa situazione - ha detto Campeis - e per questo ora sono felice. C'e' da avere fiducia nella magistratura - ha aggiunto - perche' al primo esame di un giudice sono state accolte sostanzialmente quelle che erano le nostre convinzioni'.
Campeis - che ora attende di vedere gli atti della Procura per decidere eventuali azioni risarcitorie nei confronti di coloro che denunciarono il papa' di Eluana e l'equipe che attuo' il protocollo della Corte d'Appello di Milano per l'interruzione dell'alimentazione - ha ricordato come sia la magistratura amministrativa, sia quella civile, sia quella penale abbiano concordato sull''assoluta attinenza al protocollo previsto nel processo che ha portato alla morte di Eluana' e di come 'Englaro e tutta l'equipe medica abbiano sempre agito in base alla legge'.

'Ho sempre tenuto un ruolo istituzionale e mai politico sulla vicenda. Alla fine mi pare essere stato un comportamento corretto': Renzo Tondo, presidente del Friuli Venezia Giulia, carnico come Beppino Englaro, ha accolto con soddisfazione la decisione del Gip.
'Si tratta - ha detto oggi Tondo - di una decisione che conferma che tutto il percorso che era stato iniziato, e al quale io mi sono attenuto tenendo un ruolo istituzionale e mai politico, era quello corretto'.
La soddisfazione di Tondo e' stata anche per i suoi collaboratori, 'l'Ufficio legale, la segreteria generale della Regione, gli Enti locali, i miei collaboratori che - ha commentato - in quel momento mi assistevano e mi hanno dato informazioni giuste'.
Nelle giornate che precedettero la morte di Eluana, il Governo chiese a Tondo di bloccare l'attuazione del protocollo di sospensione dell'alimentazione e idratazione di Eluana, ricoverata alla 'Quiete' di Udine. Tondo non lo fece spiegando che in base alla legge e alle norme regionali 'non era possibile interrompere il protocollo' e che in base alle convenzioni tra Regione e istituti socio-assistenziali 'la 'Quiete' era assolutamente in regola' per ospitare Eluana nel suo ultimo viaggio.

'Se le motivazioni che hanno spinto il Gip del Tribunale di Udine ad archiviare le indagini a carico di Beppino Englaro ed altre 13 persone per il reato di omicidio volontario per la morte di Eluana sono quelle che apprendo dalle agenzie, allora siamo davanti ad un altro vero paradosso della giustizia italiana'. Cosi' la senatrice Laura Bianconi vice presidente dei senatori del Pdl.
'Sostenere come ha fatto il Gip Milocco - spiega la senatrice del Pdl - che la prosecuzione dei trattamenti di sostentamento vitale ad Eluana Englaro non erano legittimi perche' contrari alla volonta' dei legali rappresentanti della persona incapace, andando con una forzatura giuridica a scomodare anche l'articolo 51 del Codice Penale, mi sembra che sia senza fondamento visto che, comunque, nessun tutore o sanitario puo' privare una persona incapace del sostentamento vitale essendo anche in palese contrasto con la deontologia medica. Mi rendo conto - conclude la senatrice Bianconi - che a questo punto continuiamo ad essere davanti a sentenze o motivazioni su questo argomento che vanno solo verso una direzione: se non si e' persone perfettamente sane chiunque, parenti o sanitari che siano, puo' decidere non solo se un tipo di trattamento si possa continuare o meno, ma direttamente se la persona e' degna o meno di vivere decidendo, quindi, di farla morire sospendendole l'idratazione e la nutrizione che sono alla base del sostentamento vitale di chiunque'.

"La conclusione naturale di una vicenda surreale. Con l'archiviazione delle indagini per il reato di omicidio nei confronti della figlia Eluana, Beppino Englaro ribadisce il valore del suo impegno per la legalita'". Cosi' Ignazio Marino, esponente PD.
"Beppino Englaro ha lottato affinche' la liberta' di cura fosse un valore collettivo e affinche' sua figlia Eluana potesse morire in uno Stato di diritto - ha aggiunto Marino - Il padre e l'uomo Beppino ha pagato un prezzo altissimo, fino all'accusa di omicidio volontario della figlia. La sua storia non puo' e non deve essere dimenticata".
 
 
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