testata ADUC
 COSTARICA - COSTARICA - Costa Rica. "La clonazione uccide e non cura"
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
1 aprile 2004 18:43
 
Prosegue la campagna del Paese centroamericano per un bando mondiale della clonazione riproduttiva e terapeutica. In prima linea il ministro degli Esteri Roberto Tovar Faja che ha inviato un articolo a Zenit (Agenzia internazionale di notizie cattolica diffusa in via telematica, www.zenit.org) e che e' stato ripreso dai vari siti e mezzi di informazione cattolici. Lo riteniamo un documento interessante perche' saranno queste le motivazioni e le argomentazioni del dibattito in seno alle Nazioni Unite.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, alcuni "scienziati" nazisti immergevano i prigionieri ebrei nell'acqua gelata fino a che svenivano e poi cercavano di rianimarli. Secondo questi "ricercatori" i loro esperimenti non volevano torturare o assassinare gli ebrei ma ottenere il progresso della scienza e salvare vite umane. Le loro ricerche sull'ipotermia, cioe', sul raffreddamento del corpo, aveva come fine quello di sviluppare tecniche per salvare i piloti tedeschi che, dopo essere stati colpiti dagli alleati, cadevano nelle fredde acque del Mar del Nord. Oggi tutti sappiamo che questi presunti scienziati erano, in realta', criminali di guerra.

Anni piu' tardi, alcuni scienziati, per studiare gli effetti della sifilide hanno lasciato morire, intenzionalmente, centinaia di malati per fini sperimentali.

In maniera simile, alcuni scienziati sovietici hanno sottoposto migliaia di soldati russi all'impatto di armi nucleari per il fine di studiare gli effetti delle radiazioni sul corpo umano. Entrambi i gruppi di scienziati pretendevano di promuovere il progresso della scienza. Entrambi i gruppi sostenevano che i loro esperimenti gli permettevano di salvare vite umane.

Senza dubbio, tutti dobbiamo sostenere attivamente lo sviluppo della scienza. Di piu', dobbiamo appoggiare con entusiasmo la ricerca scientifica. Tuttavia la scienza non deve mai trattare l'essere umano come un semplice oggetto, senza considerazione e senza rispetto. L'acquisizione di nuove conoscenze e lo sviluppo di nuove tecnologie non giustificano la distruzione della vita umana. Il fine non giustifica i mezzi.

La clonazione e' contraria all'etica. I recenti esperimenti in clonazione umana rivelano esattamente questo dilemma. E' forse etico creare embrioni umani, per mezzo della clonazione, con il proposito esplicito di distruggerli per fare degli esperimenti scientifici? No. E' etico mettere in pericolo la salute e la vita di 16 donne, come e' stato fatto recentemente in Corea, per estrarle gli ovuli necessari per realizzare questi esperimenti? No. E' etico forse sviluppare una tecnologia che, una volta perfezionata, sara' utilizzata per creare "copie" di altri esseri umani? No.

In primo luogo, non c'e' dubbio del fatto che la clonazione crea una vita umana indipendente. Nei recenti esperimenti fatti in Corea, sono stati creati 30 piccoli embrioni, di varie centinaia di cellule, con la loro vita propria. Se questi embrioni fossero stati impiantati nell'utero di una donna, 9 mesi dopo sarebbero nati diversi bambini clonati. Negare che i cloni siano embrioni umani sarebbe come negare che la pecora Dolly sia veramente una pecora. Ora, durante questi esperimenti, sono state estratte le cellule staminali dagli embrioni e, letteralmente, si e' buttato il resto, uccidendo l'embrione. Questo procedimento costituisce, di conseguenza, un chiaro affronto alla dignita' umana e al diritto alla vita.

In secondo luogo, la ricerca della clonazione umana necessita' di un numero enorme di ovuli. Nei recenti esperimenti sono stati utilizzati 242 ovuli per ottenere 1 linea di cellule staminali. Questi ovuli sono stati ottenuti da 16 donne attraverso la somministrazione di elevate dosi di ormoni e un doloroso procedimento di estrazione. La loro salute e la loro stessa vita sono state messe in pericolo. Per questo, la sperimentazione della clonazione umana e' una nuova forma di sfruttamento della donna. E' da notare che le donne piu' povere e quelle che vivono nei Paesi in via di sviluppo sono le piu' vulnerabili rispetto a questa nuova modalita' di sfruttamento da parte dell'industria della biotecnologia.

In terzo luogo, la tecnica della clonazione umana, cioe', il trasferimento nucleare, e' la stessa che si utilizza per creare embrioni con fini sperimentali o che si pretenda di impiantarli nell'utero di una donna. Lo stesso dr. Hwang, il veterinario coreano che ha realizzato gli ultimi esperimenti, ha riconosciuto che la sua tecnica non puo' essere differenziata da quella della clonazione riproduttiva. Se si permette la clonazione sperimentale, essenzialmente, si lascia la porta aperta perche' gruppi estremisti o fanatici, come i Raeliani, creino esseri umani clonati.

Alcuni scienziati si sono schierati a sostegno della clonazione sperimentale sostenendo che permetterebbe di sviluppare nuove tecnologie mediche. Ad oggi, la clonazione umana non ha curato nessun malato. La maggior parte degli esperimenti fatti su animali ha prodotto tumori. In altri esperimenti, e' stato necessario impiantare l'embrione, lasciarlo crescere per vari mesi, abortirlo, ed estrarre le cellule differenziate nei diversi organi. E in piu', tutti gli animali clonati hanno avuto seri difetti genetici, il che rende difficile pensare che i cloni possano essere utilizzati per fini medici.

Le cellule staminali adulte: alternativa valida. In realta' non esiste nessuna necessita' di fare esperimenti di clonazione umana. La ricerca con le cellule staminali adulte costituisce una alternativa valida e promettente alla clonazione. Con questa si utilizzano le cellule che gia' sono presenti nel corpo degli stessi pazienti e vengono attivate a fini terapeutici. Questa tecnica ha gia' avuto successo nella cura di malattie del cuore e di alcuni tipi di leucemie, tra le altre. Questo tipo di ricerche non presenta nessuna difficolta' etica dato che non si creano ne' si distruggono embrioni, non si usano ovuli e non si sfrutta la donna. Inoltre, la ricerca con le cellule staminali adulte non puo' essere utilizzata per fini riproduttivi.

La scienza deve camminare di pari passo con l'etica. I principi morali devono guidare la ricerca scientifica. Da questa prospettiva, la determinazione che la sperimentazione e' legittima non puo' restare esclusivamente nelle mani degli scienziati. Sul tema della clonazione umana, il rispetto della dignita' umana ha la priorita' sulla normale curiosita' che motiva gli scienziati. I valori basilari del diritto alla vita, del rispetto delle donne e della protezione della persona, ci devono portare a proibire la clonazione umana in tutte le sue forme. Per questo l'iniziativa del Costa Rica di proporre una Convenzione mondiale contro la clonazione umana e' una lotta a favore dei diritti umani.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS