Nonostante le proteste di medici e scienziati, il Governo della Corea del Sud ha presentato un testo di legge, Life Ethics and Safety Measures che vieta ogni tipo di clonazione umana, a partire dall'inizio del 2003.
Data l'assenza di qualsiasi tipo di legge in materia, lo Stato asiatico teme di diventare il "laboratorio" di ricerche "moralmente controverse". Il testo sara' esaminato dal Parlamento il prossimo mese e, secondo Kwon Joon-wook, rappresentante del Ministro per la Salute, dovrebbe essere approvato. Oltre a vietare la clonazione umana, riproduttiva e terapeutica, la produzione di embrioni ibridi uomo-animale, la nuova legge vieta anche la ricerca sulle cellule staminali embrionali, le manipolazioni genetiche di ovociti, embrioni o feti e l'uso delle informazioni genetiche di un individuo per motivi legati a insegnamento, assunzione o assicurazione. Sara' tuttavia permesso lo studio degli embrioni prodotti in sovrannumero negli interventi di fecondazione assistita, ma solo se la ricerca e' finalizzata allo studio delle staminali, al trattamento della sterilita' o alla cura di malattie.
Molti scienziati e medici coreani considerano la legge sbagliata e temono che la sua approvazione ponga il Paese al di fuori del mondo della scienza. Intervistato dalla United Press International (UPI), Hwang Woo-seok, veterinario della Seul National University, ha definito prematuro il divieto di clonazione terapeutica "Il divieto compromettera' lo sviluppo della ricerca biotecnologica nel nostro Paese". Secondo fonti anonime raccolte dalla stessa UPI, il ministero e' consapevole dell'utilita' della clonazione terapeutica per la cura di importanti malattie, ma ha comunque optato per un divieto totale per non lasciar margini ad eventuali tentativi di clonazione riproduttiva. In ogni caso la norma potrebbe essere rivista dopo 3 anni.
Nel frattempo dall'ufficio coreano della Clonaid continuano a filtrare notizie di una gravidanza in atto nel Paese, del primo bebe' clonato. La nascita sarebbe prevista tra 4 mesi.

Nonostante le proteste di medici e scienziati, il Governo della Corea del Sud ha presentato un testo di legge, Life Ethics and Safety Measures che vieta ogni tipo di clonazione umana, a partire dall'inizio del 2003.
Data l'assenza di qualsiasi tipo di legge in materia, lo Stato asiatico teme di diventare il "laboratorio" di ricerche "moralmente controverse". Il testo sara' esaminato dal Parlamento il prossimo mese e, secondo Kwon Joon-wook, rappresentante del Ministro per la Salute, dovrebbe essere approvato. Oltre a vietare la clonazione umana, riproduttiva e terapeutica, la produzione di embrioni ibridi uomo-animale, la nuova legge vieta anche la ricerca sulle cellule staminali embrionali, le manipolazioni genetiche di ovociti, embrioni o feti e l'uso delle informazioni genetiche di un individuo per motivi legati a insegnamento, assunzione o assicurazione. Sara' tuttavia permesso lo studio degli embrioni prodotti in sovrannumero negli interventi di fecondazione assistita, ma solo se la ricerca e' finalizzata allo studio delle staminali, al trattamento della sterilita' o alla cura di malattie.
Molti scienziati e medici coreani considerano la legge sbagliata e temono che la sua approvazione ponga il Paese al di fuori del mondo della scienza. Intervistato dalla United Press International (UPI), Hwang Woo-seok, veterinario della Seul National University, ha definito prematuro il divieto di clonazione terapeutica "Il divieto compromettera' lo sviluppo della ricerca biotecnologica nel nostro Paese". Secondo fonti anonime raccolte dalla stessa UPI, il ministero e' consapevole dell'utilita' della clonazione terapeutica per la cura di importanti malattie, ma ha comunque optato per un divieto totale per non lasciar margini ad eventuali tentativi di clonazione riproduttiva. In ogni caso la norma potrebbe essere rivista dopo 3 anni.
Nel frattempo dall'ufficio coreano della Clonaid continuano a filtrare notizie di una gravidanza in atto nel Paese, del primo bebe' clonato. La nascita sarebbe prevista tra 4 mesi.