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 COREA DEL SUD - COREA DEL SUD - Corea del Sud. Apriremo un centro per far crescere le nostre tecniche
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4 marzo 2004 18:18
 
E' un momento decisamente felice quello che sta passando la comunita' scientifica coreana. Prima l'annuncio della prima vera clonazione terapeutica compiuta al mondo, ed oggi la notizia che a breve verra' aperto un nuovo centro di ricerca e sperimentazione.
La struttura, che prendera' il nome di Gil Medical Center verra' situato presso l'ospedale di Incheon, e si prefigge fra gli obbiettivi principali, quello di verificare il potenziale terapeutico delle nuove cure direttamente sui pazienti.
"Stiamo progettando un investimento di 35 miliardi di won (circa 13 miliardi di euro) per dare vita ad una struttura in grado di incontrare i bisogni dei malati e degli scienziati", spiega Lee Cheol, presidente dell'ospedale. "Finiremo entro l'anno di costruire il palazzo, poi attendiamo solo il via libera governativi e del comitato di bioetica per iniziare le sperimentazioni cliniche utilizzando le nostre tecnologie nel campo delle staminali embrionali".
All'inizio i ricercatori si focalizzeranno sul Parkinson e sulle lesioni della spina dorsale, ma gia' progettano interventi mirati per rigenerare al meglio le funzioni del cervello.
Per parte sua il ministro della Salute e del Benessere Sociale, Kim Hwa-Joong ha dichiarato che "abbiamo la necessita' di creare un laboratorio per monitorare tutte le ricerche collegate con embrioni clonati. Il complesso si fara' carico della ricerca, del trattamento e dell'applicazione pratica".

Ma contro i ricercatori si sono levate anche voci di protesta. A riportarle e' l'agenzia cattolica Fides. In particolare la Commissione della Conferenza Episcopale che si occupa di Bioetica, presieduta da Mons. Francis Xavier Ahn Myong-ok, che ha detto: "E' davvero spiacevole che la gente consideri la clonazione una semplice acquisizione scientifica, senza pensare al possibile uso malvagio del risultato e alla violazione della vita umana. E' deludente che il governo, che dovrebbe essere in prima linea nel difendere la vita umana, sostenga questa ricerca".
P. Paul Lee Chang Young, Vice Segretario Generale della Conferenza Episcopale ha scritto sul settimanale Catholic Weekly: "Hanno compiuto un atto che non avrebbero dovuto. Scienza e tecnologia, che devono servire al bene dell'umanita', sono state ridotte a un mezzo di commercializzazione per ottenere profitti".
P. Lee ha chiesto a tutti i giuristi, ricercatori e gli scienziati cattolici impegnati nel campo delle bioteconolgie, professionisti dei media, di seguire gli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa nella loro coscienza e di prendere decisioni responsabili e rispettose dell'etica cristiana specialmente in materia correlata al rispetto e alla difesa della vita.
Kim Myong hee, Direttore del movimento cattolico di Seul "Un solo corpo, una sola mente", ha detto che "l'atto della clonazione non e' soltanto scorretto eticamente e immorale, ma offre anche la possibilita' di commercializzare il corpo di una donna".
Un'altra associazione non cattolica, dal nome "Solidarieta' del Popolo e Democrazia Partecipativa" ha pubblicato un comunicato in cui afferma: "I ricercatori hanno mandato avanti il progetto ignorando le questioni etiche. Questo comportamento e' irresponsabile".
In Corea un documento legislativo sulle questioni di bioetica e' stato approvato di recente dal Parlamento ed entrera' in vigore a gennaio 2005: la Chiesa Cattolica, alla luce delle nuove situazioni, chiede che sia riesaminato e rivisto.
 
 
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