testata ADUC
 CINA - CINA - Cina. L’esperienza di un malato di SLA, e di chi e' in partenza
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
17 marzo 2005 18:03
 
"Mi considero parte di un esperimento e ne conosco i rischi", dice il famoso pittore e professore d'arte Joerg Immendorff (59 anni). Il suo male, la sclerosi laterale amiotrofica, lo ha portato a Pechino nella clinica West-Berge per tentare una cura particolare. I medici cinesi gli iniettano due milioni di cellule nasali in due aree del cervello. Queste cellule olfattive, che provengono da feti abortiti, sembrerebbero in grado di attivare un processo di auto-cura nelle cellule nervose. Nella SLA succede che i neuroni distruggano se stessi, quindi paralizzano progressivamente il corpo e alla fine anche l'apparato respiratorio. Il neurochirurgo Huang Hongyun e' il primo a praticare questo tipo di trattamento mentre i suoi colleghi di tutto il mondo se ne astengono per motivi etici e clinici.
Immendorff ha l'impressione di averne tratto giovamento. "Riesco a muovere meglio alcune dita della mano destra e a portarla all'altezza della testa". E' migliorato anche l'equilibrio: "ho piu' sensibilita' nelle gambe". Ha informato il suo medico curante, Thomas Meyer dell'ospedale Charité di Berlino, solo a operazione ultimata. In effetti, il dottor Meyer giudica il suo collega cinese "poco serio e non etico". Da un punto di vista scientifico non e' per nulla chiaro che cosa provochino quelle cellule nel cervello di un malato di SLA. Che Immendorff avverta un certo benessere non deve meravigliare, afferma. "E' noto che le operazioni generano un robusto effetto placebo".
Anche dalla Nuova Zelanda arrivano gli echi di un dibattito in corso, in particolare per l'uso di feti abortiti. Willy Terpstra, colpita da una malattia del sistema nervoso motorio, ha annunciato la sua decisione di andare in Cina a fare l'operazione dal dott. Hongyun, visto che nel suo Paese questa pratica e' vietata. Il marito Rein Terpstra ha spiegato: "io non sono a favore dell'aborto, ma anche se cancellassimo questa operazione non finirebbero tutti gli aborti".
Altri articoli su Huang Hongyun:
clicca qui
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
ADUC - Salute - Notizia - CINA - Cina. L’esperienza di un malato di SLA, e di chi e' in partenza

testata ADUC
 CINA - CINA - Cina. L’esperienza di un malato di SLA, e di chi e' in partenza
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
17 marzo 2005 18:03
 
"Mi considero parte di un esperimento e ne conosco i rischi", dice il famoso pittore e professore d'arte Joerg Immendorff (59 anni). Il suo male, la sclerosi laterale amiotrofica, lo ha portato a Pechino nella clinica West-Berge per tentare una cura particolare. I medici cinesi gli iniettano due milioni di cellule nasali in due aree del cervello. Queste cellule olfattive, che provengono da feti abortiti, sembrerebbero in grado di attivare un processo di auto-cura nelle cellule nervose. Nella SLA succede che i neuroni distruggano se stessi, quindi paralizzano progressivamente il corpo e alla fine anche l'apparato respiratorio. Il neurochirurgo Huang Hongyun e' il primo a praticare questo tipo di trattamento mentre i suoi colleghi di tutto il mondo se ne astengono per motivi etici e clinici.
Immendorff ha l'impressione di averne tratto giovamento. "Riesco a muovere meglio alcune dita della mano destra e a portarla all'altezza della testa". E' migliorato anche l'equilibrio: "ho piu' sensibilita' nelle gambe". Ha informato il suo medico curante, Thomas Meyer dell'ospedale Charité di Berlino, solo a operazione ultimata. In effetti, il dottor Meyer giudica il suo collega cinese "poco serio e non etico". Da un punto di vista scientifico non e' per nulla chiaro che cosa provochino quelle cellule nel cervello di un malato di SLA. Che Immendorff avverta un certo benessere non deve meravigliare, afferma. "E' noto che le operazioni generano un robusto effetto placebo".
Anche dalla Nuova Zelanda arrivano gli echi di un dibattito in corso, in particolare per l'uso di feti abortiti. Willy Terpstra, colpita da una malattia del sistema nervoso motorio, ha annunciato la sua decisione di andare in Cina a fare l'operazione dal dott. Hongyun, visto che nel suo Paese questa pratica e' vietata. Il marito Rein Terpstra ha spiegato: "io non sono a favore dell'aborto, ma anche se cancellassimo questa operazione non finirebbero tutti gli aborti".
Altri articoli su Huang Hongyun:
clicca qui
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS