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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica nelle farmacie. Ok del Consiglio provinciale di Trento
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Notizia 
25 maggio 2018 13:14
 
Assicurare ai pazienti le erogazioni galeniche a base di cannabis nelle farmacie. È uno degli impegni per la giunta provinciale trentina contenuti nella mozionepromossa da Lorenzo Baratter (Patt) e approvata questa mattina dal consiglio. Anche se dal testo, concordato con l’assessore Luca Zeni, è sparito il suggerimento di valutare la fattibilità della produzione diretta di canapa da parte della Fondazione Mach di San Michele all’Adige, si tratta di un passaggio positivo sia per il promotore che per Fabio Valcanover, esponente dei Radicali, da cui era venuta quest’ultima proposta. “La situazione – rimarca Baratter – è solo in stand-by. Fatti i dovuti approfondimenti, e valutato che la legge lo consenta, penso che la direzione sia quella di una produzione locale, volta a garantire una richiesta in continuo aumento, come stanno valutando la Sicilia e altre Regioni”.
I punti della mozione
Il dispositivo licenziato dall’Aula con 20 voti a favore, su 25 presenti, 5 astensioni – un’adesione “oltre la maggioranza di centrosinistra autonomista” nota Baratter – impegna la giunta e in particolare l’assessorato alla salute e alle politiche sociali a continuare “ad assicurare ai pazienti l’erogazione delle preparazioni galeniche a base di cannabis, sostenere gli sforzi dei medici, farmacisti e monitorare periodicamente l’esistenza di una possibilità di erogazione di preparazione a base di cannabis”.
L’impegno è anche rivolto “al coordinamento della politica sanitaria per la messa a disposizione delle preparazioni galeniche a base di cannabis e ad incardinare un’adeguata campagna di informazione presso il personale medico e la popolazione, prevedendo adeguata attività formativa per il personale medico da coordinare tra i vari soggetti operanti nel campo”.
 "Per il bene dei pazienti"
Secondo il proponente “è stato raggiunto l’obiettivo di andare incontro ai bisogni delle persone che si trovano nelle condizioni di dover assumere questi preparati, per la terapia del dolore”. Sono pazienti affetti da sclerosi multipla, o affetti da patologie oncologiche e soggetti alla chemioterapia, oppure persone in altre situazioni critiche che cercano sollievo dal dolore cronico.
“La mozione – nota il consigliere – prevede la garanzia che le persone che ne hanno bisogno possano trovare i preparati nelle farmacie e per farlo occorre coordinare meglio tra loro i presidi farmaceutici comunali e privati, i medici, l’azienda sanitaria. Servono inoltre una relazione stretta con il ministero a Roma, una maggiore informazione presso la popolazione e la formazione dei medici. Negli ultimi tempi sono state riscontrate delle mancanze dei preparati e questo ha creato dei grossi disagi, che l’impegno mira a risolvere”, aggiunge Baratter che cita un problema sentito anche in Alto Adige.
Radicali soddisfatti
“La politica è mediazione” nota l’esponente dei Radicali che giudica l’ok al testo “un primo passo importante”. Nonostante sia sparito il suggerimento incluso in una delle prime versioni che coinvolgeva la Fondazione Mach con l'Istituto agrario di San Michele.
“Va bene perché la mozione contiene l’impegno politico affinché la giunta provinciale sorvegli sulla presenza dei preparati e si faccia carico dei rapporti con le farmacie pubbliche e private e gli enti ospedalieri. Ricordo che la Provincia di Trento nell’ottobre scorso è stata la prima amministrazione locale ad intervenire con una delibera di reintegro dei soldi che spendono le farmacie per somministrare i preparati galenici a base di cannabis”.
(articolo di Stefano Voltolini, pubblicato su Salto.bz del 25/05/2018)
 
 
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