La cannabis a scopo terapeutico prodotta in Colombia avrebbe un alto potenziale di esportazione grazie alla qualita' del prodotto. E' quanto sostiene uno studio realizzato dal portale di commercio e promozione turistica "ProColombia", ripreso dal quotidiano "Portafolio". Quando mancano ancora i dettagli per dare avvio alla produzione e all'esportazione di cannabis terapeutica, sarebbero gia' molti gli elementi positivi che dimostrerebbero il potenziale di esportazione del prodotto, soprattutto verso paesi quali Canada, Cile, Danimarca e Israele. Secondo "ProColombia" infatti, sarebbero due i fattori principali che giocherebbero a favore della produzione colombiana di cannabis. Prima di tutto il clima e il suolo favorevoli a questo tipo di coltura uniti alla naturale vocazione all'esportazione. In secondo luogo la tendenza globale verso una legalizzazione della produzione e commercializzazione della canapa, grazie al riconoscimento delle proprieta' terapeutiche della pianta, dagli effetti analgesici ed antiemetici, alle proprieta' come regolatori dell'appetito.
L'analisi sostiene che un quadro giuridico stabile, supportato da tutte le entita' governative come il ministero della Salute e della Protezione Sociale, il ministero della Giustizia, il ministero dell'Agricoltura e "ProColombia", proietterebbe la Colombia verso una posizione di vertice come esportatore di estratti e derivati ​​di cannabis. Una produzione che avrebbe un impatto positivo sull'economia e l'industrializzazione del paese. Paesi come Canada, Cile, Danimarca, Spagna, Stati Uniti, Israele e Regno Unito, pionieri nella regolamentazione dell'accesso ai farmaci a base di cannabis sarebbero i naturali mercati di esportazione di cannabis colombiana.
(Nova)