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 CANADA - CANADA - Canada. Vescovo canadese discute della legge senza attaccarla
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Notizia 
13 novembre 2003 18:22
 
I rappresentanti della comunita' cattolica canadese hanno dichiarato che la legge sulla procreazione assistita, la Bill C-13, appena approvata dal Parlamento, si presenta "profondamente difettosa".
Il presidente della Canadian Conference of Catholic Bishops (CCCB), Jacques Berthelet, ha infatti redatto un documento dove vengono spiegati gli aspetti ritenuti negativi, ma nel quale non compare comunque una posizione ufficiale. Per Berthelet non e' compito del CCCB dire ai Senatori cosa fare o non fare della legge, perche' "E' loro responsabilita' discernere la via migliore per proteggere la vita e la dignita' umana, dopo un'attenta e dovuta riflessione sugli elementi a disposizione".
In Italia se un vescovo dichiarasse una cosa del genere sarebbe ritenuto quanto meno un eretico. Semplicemente perche' avrebbe rispettato il concetto di laicita' delle istituzioni, e perche' avrebbe contenuto il suo ruolo da semplice opinionista, religioso si', ma formalmente ininfluente.
Berthelet continua: "Gli elementi a disposizione sicuramente possono riguardare gli insegnamenti cattolici, ma anche le riflessioni personali dei politici e le realta' sociali che devono affrontare".
Nel documento vengono comunque ribadite le posizioni della Chiesa sull'embrione, che in qualita' di essere umano, necessita di protezione. E per quanto riguarda la ricerca sulle staminali embrionali, la posizione e' quanto meno ragionevole. Viene riconosciuto il potenziale beneficio della ricerca, e il fatto che questa puo' salvare molte vite umane. Ma questa consapevolezza per i vescovi canadesi, non trascende da un dato di fatto: si sacrifica un embrione per il bene di un'altra persona.
C'e' da notare che il documento stilato da Berthelet non si allontana mai dai pareri ufficiali della Chiesa Cattolica, ma al contempo ne riconosce la validita' solo all'interno di chi decide individualmente di fare propri quei pareri. Al di fuori della sfera personale quindi, un'opinione rimane tale. In politica soprattutto, e' un esempio di onesta' intellettuale e correttezza: riconoscere i limiti della propria posizione e' un sintomo liberale poco comune, ma piacevole da incontrare.
 
 
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Il presidente della Canadian Conference of Catholic Bishops (CCCB), Jacques Berthelet, ha infatti redatto un documento dove vengono spiegati gli aspetti ritenuti negativi, ma nel quale non compare comunque una posizione ufficiale. Per Berthelet non e' compito del CCCB dire ai Senatori cosa fare o non fare della legge, perche' "E' loro responsabilita' discernere la via migliore per proteggere la vita e la dignita' umana, dopo un'attenta e dovuta riflessione sugli elementi a disposizione".
In Italia se un vescovo dichiarasse una cosa del genere sarebbe ritenuto quanto meno un eretico. Semplicemente perche' avrebbe rispettato il concetto di laicita' delle istituzioni, e perche' avrebbe contenuto il suo ruolo da semplice opinionista, religioso si', ma formalmente ininfluente.
Berthelet continua: "Gli elementi a disposizione sicuramente possono riguardare gli insegnamenti cattolici, ma anche le riflessioni personali dei politici e le realta' sociali che devono affrontare".
Nel documento vengono comunque ribadite le posizioni della Chiesa sull'embrione, che in qualita' di essere umano, necessita di protezione. E per quanto riguarda la ricerca sulle staminali embrionali, la posizione e' quanto meno ragionevole. Viene riconosciuto il potenziale beneficio della ricerca, e il fatto che questa puo' salvare molte vite umane. Ma questa consapevolezza per i vescovi canadesi, non trascende da un dato di fatto: si sacrifica un embrione per il bene di un'altra persona.
C'e' da notare che il documento stilato da Berthelet non si allontana mai dai pareri ufficiali della Chiesa Cattolica, ma al contempo ne riconosce la validita' solo all'interno di chi decide individualmente di fare propri quei pareri. Al di fuori della sfera personale quindi, un'opinione rimane tale. In politica soprattutto, e' un esempio di onesta' intellettuale e correttezza: riconoscere i limiti della propria posizione e' un sintomo liberale poco comune, ma piacevole da incontrare.
 
 
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