Pubblicato su
Nature lo studio sul
ruolo delle cellule staminali tumorali. Realizzato da ricercatori dell'Ospedale per bambini di Toronto, Canada, in collaborazione con l'Universita' del Michigan, ad Ann Arbor, Usa, sotto la guida di
Peter Dirks.
Dirks e gli altri ricercatori avevano gia' dimostrato l'esistenza di una funzionalita' gerarchica nelle popolazioni di queste cellule coltivate in vitro, nell'ultimo lavoro gli autori hanno utilizzato questa informazione per indurre processi di cancro cerebrale in topolini mediante il trapianto nel cervello di cellule tumorali umane che presentavano le proprieta' delle cellule staminali.
"L'idea che la presenza di un tumore dipende da un piccolo gruppo di cellule con un comportamento simile a quello delle cellule staminali, puo' indicare che i trattamenti concretamente capaci di curare la malattia, devono essere indirizzati verso questo obbiettivo specifico", ha spiegato Dirks. "Abbiamo anche creato un modello animale efficace che puo' essere utilizzato nello studio dei tumori cerebrali in ciascun paziente. L'eterogeneita' di questi processi mostra che, se solo una piccola frazione di queste cellule staminali cancerose e' capace di rigenerare il tumore, le terapie convenzionali non riescono a raggiungere e controllare queste cellule iniziatrici".
"Questa ricerca e' un passo significativo e storico nella lotta contro il cancro. Possiamo prevedere che, isolando le cellule staminali cancerose e modificandole con nuovi trattamenti, potremmo molto presto eliminare le cellule che producono il cancro e ottenere che le stesse inizino a fabbricare, al loro posto, tessuti sani e normali", ha spiegato il professor
Michael Clarke, dell'Ospedale dell'Universita' del Michigan.