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 BRASILE - BRASILE - Brasile. I tentativi dei vescovi e i numeri del Senato per la ricerca scientifica
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8 luglio 2004 19:45
 
I numeri ci sono perche' la Legge sulla Biosicurezza gia' approvata dalla Camera venga modificata al Senato in maniera tale da eliminare il veto sulle ricerche con le staminali embrionali. La conferma e' arrivata dalla leader del PT (partido dos trabalhadores) al Senato, Ideli Salvatti, che ha spiegato come i tre partiti favorevoli alla ricerca con gli embrioni -e a dare competenza alla Commissione Tecnica Nazionale di Biosicurezza (CTNbio) per decidere sull'introduzione degli Ogm- possono contare su 50 voti degli 81 senatori. Insieme a Salvatti il PMDB (partido do movimento democrático brasileiro), PFL (partido da frente liberal) e PSDB (partido da social democracia brasileira).
Alla vigilia del dibattito al Senato, nuove pressioni sono arrivate dai due schieramenti pro e contro la ricerca con le staminali embrionali. Del resto era stato grazie ad un "colpo di mano" della lobby evangelica che alla Camera, all'ultimo minuto, era stato introdotto il veto rispetto al progetto originale dell'allora deputato e oggi ministro Aldo Rebelo.

"E' necessario rigettare con fermezza la produzione di embrioni e l'uso di quelli esistenti, tanto per la ricerca come per l'eventuale produzione di tessuti e organi. Confidiamo nel fatto che, signori senatori, non vi farete piegare dalla pressione dei gruppi che investono in biotecnologia per ottenerne guadagni", scrivevano i vescovi della CNBB, la Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, ricordando la posizione della Chiesa Cattolica, che in nome dell'"etica" condanna la ricerca con le cellule staminali embrionali. "Venditori di illusioni di vita facile", che sfruttano i malati per garantirsi la possibilita' di fare ricerca con gli embrioni, avvertivano piu' avanti.
"Ci congratuliamo con le recenti ricerche e con l'uso responsabile delle cellule staminali del cordone ombelicale, del midollo osseo e di altri parti del corpo umano", prosegue il documento inviato ai senatori. "Sosteniamo la prosecuzione delle ricerche, nell'ottica di scoprire altre fonti per ottenere cellule staminali, senza ricorrere agli embrioni umani".
Don Odilio Pedro Scherer, segretario generale della Conferenza dei Vescovi, ha precisato che non sono "contrari alla scienza, ma a favore della vita". Il presidente del CNBB don Geraldo Majela Agnelo, ha spiegato che "ci preoccupa la maniera pressante con cui certe persone e entita' si pronunciano in relazione alla cosiddetta terapia genica. La vita salutare non si riduce ai geni e neppure agli organismi, ma ci riporta alle relazioni sociali, economiche, politiche, affettive e spirituali".

Il presidente della Societa' Brasiliana della Bioetica, Volnei Garrafa, ha detto che l'interferenza della Chiesa puo' impedire ricerche importanti con l'uso di embrioni abbandonati nelle cliniche di riproduzione assistita, che saranno gettati nella spazzatura comunque. "Questa e' una chiara intromissione della Chiesa nelle questioni dello Stato e, purtroppo, il Congresso abitualmente si piega di fronte a queste pressioni", ha aggiunto il ricercatore dell'Universita' di Brasilia (UnB). "Lo Stato brasiliano e' pluralista. Non puo' una religione, per quanto questa sia importante, interferire nelle visioni morali dell'insieme della societa'".
"Cio' che gli scienziati stanno chiedendo al Senato e' l'opportunita' di realizzare qui le stesse ricerche che si fanno in Giappone, Australia, Corea, Israele, Canada e nella maggior parte dei Paesi dell'Europa", rispondeva Mayana Zatzt, direttrice del centro di studi sul Genoma Umano dell'Universita' di San Paolo. "Nessuno sta promettendo una cura. Stiamo chiedendo il diritto di fare ricerca".
La questione etica si potrebbe risolvere facilmente, cioe' proibendo "l'uso delle cellule staminali con finalita' di clonazione riproduttiva", e' la soluzione prospettata dalla Zatzt.
 
 
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I numeri ci sono perche' la Legge sulla Biosicurezza gia' approvata dalla Camera venga modificata al Senato in maniera tale da eliminare il veto sulle ricerche con le staminali embrionali. La conferma e' arrivata dalla leader del PT (partido dos trabalhadores) al Senato, Ideli Salvatti, che ha spiegato come i tre partiti favorevoli alla ricerca con gli embrioni -e a dare competenza alla Commissione Tecnica Nazionale di Biosicurezza (CTNbio) per decidere sull'introduzione degli Ogm- possono contare su 50 voti degli 81 senatori. Insieme a Salvatti il PMDB (partido do movimento democrático brasileiro), PFL (partido da frente liberal) e PSDB (partido da social democracia brasileira).
Alla vigilia del dibattito al Senato, nuove pressioni sono arrivate dai due schieramenti pro e contro la ricerca con le staminali embrionali. Del resto era stato grazie ad un "colpo di mano" della lobby evangelica che alla Camera, all'ultimo minuto, era stato introdotto il veto rispetto al progetto originale dell'allora deputato e oggi ministro Aldo Rebelo.

"E' necessario rigettare con fermezza la produzione di embrioni e l'uso di quelli esistenti, tanto per la ricerca come per l'eventuale produzione di tessuti e organi. Confidiamo nel fatto che, signori senatori, non vi farete piegare dalla pressione dei gruppi che investono in biotecnologia per ottenerne guadagni", scrivevano i vescovi della CNBB, la Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, ricordando la posizione della Chiesa Cattolica, che in nome dell'"etica" condanna la ricerca con le cellule staminali embrionali. "Venditori di illusioni di vita facile", che sfruttano i malati per garantirsi la possibilita' di fare ricerca con gli embrioni, avvertivano piu' avanti.
"Ci congratuliamo con le recenti ricerche e con l'uso responsabile delle cellule staminali del cordone ombelicale, del midollo osseo e di altri parti del corpo umano", prosegue il documento inviato ai senatori. "Sosteniamo la prosecuzione delle ricerche, nell'ottica di scoprire altre fonti per ottenere cellule staminali, senza ricorrere agli embrioni umani".
Don Odilio Pedro Scherer, segretario generale della Conferenza dei Vescovi, ha precisato che non sono "contrari alla scienza, ma a favore della vita". Il presidente del CNBB don Geraldo Majela Agnelo, ha spiegato che "ci preoccupa la maniera pressante con cui certe persone e entita' si pronunciano in relazione alla cosiddetta terapia genica. La vita salutare non si riduce ai geni e neppure agli organismi, ma ci riporta alle relazioni sociali, economiche, politiche, affettive e spirituali".

Il presidente della Societa' Brasiliana della Bioetica, Volnei Garrafa, ha detto che l'interferenza della Chiesa puo' impedire ricerche importanti con l'uso di embrioni abbandonati nelle cliniche di riproduzione assistita, che saranno gettati nella spazzatura comunque. "Questa e' una chiara intromissione della Chiesa nelle questioni dello Stato e, purtroppo, il Congresso abitualmente si piega di fronte a queste pressioni", ha aggiunto il ricercatore dell'Universita' di Brasilia (UnB). "Lo Stato brasiliano e' pluralista. Non puo' una religione, per quanto questa sia importante, interferire nelle visioni morali dell'insieme della societa'".
"Cio' che gli scienziati stanno chiedendo al Senato e' l'opportunita' di realizzare qui le stesse ricerche che si fanno in Giappone, Australia, Corea, Israele, Canada e nella maggior parte dei Paesi dell'Europa", rispondeva Mayana Zatzt, direttrice del centro di studi sul Genoma Umano dell'Universita' di San Paolo. "Nessuno sta promettendo una cura. Stiamo chiedendo il diritto di fare ricerca".
La questione etica si potrebbe risolvere facilmente, cioe' proibendo "l'uso delle cellule staminali con finalita' di clonazione riproduttiva", e' la soluzione prospettata dalla Zatzt.
 
 
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