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 BRASILE - BRASILE - Brasile. La banca del sangue del cordone ombelicale
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9 gennaio 2003 20:03
 
In Brasile l'unica banca pubblica del sangue del cordone ombelicale si trova all'Istituto Nazionale del Cancro (Inca) a Rio de Janeiro. Il servizio e' stato inaugurato in luglio e ha circa 150 campioni stoccati di sacche di sangue. L'obbiettivo e' quello di moltiplicare per dieci questo numero entro la fine dell'anno. "Daremo un grande impulso nel 2003", ha detto il medico Luiz Fernando Bouzas, coordinatore del Banco de Sangue de Cordão Umbilical e Placentário. Il servizio e' gratuito e lavora solo con donazioni volontarie, per l'uso pubblico o per una persona specifica della famiglia. Raccolte autologhe, per uso privato dello stesso donatore, sono disponibili in banche private in alcuni ospedali e in aziende specializzate. I campioni stoccati dall'Inca, passato un test di istocompatibilita', vengono integrati nella banca dati del Registro Nazionale di Donatori di Midollo (Redome).
Ciascuna sacca di sangue diventa cosi' un donatore potenziale, con due grandi vantaggi. Il doloroso e complicato trapianto di midollo e' sostituito da una semplice iniezione di cellule staminali ematopoietiche nel sangue. Il trapianto di midollo, inoltre esige una compatibilita' del 100% tra donatore e recettore, mentre per il sangue del cordone ombelicale basta una compatibilita' del 70%. "Le chance di trovare un donatore e' molto maggiore", sottolinea Bouzas.
Il trapianto delle cellule staminali per il trattamento della leucemia e di altre malattie del sangue e' gia' una terapia in corso da una decina di anni, e secondo Bouzas esiste anche la possibilita' che le staminali del cordone ombelicale possano trasformarsi in altri tessuti. "In laboratorio questo e' stato provato, ma l'applicazione nelle persone umane non e' ancora ben definita" dice Bouzas, che prosegue: "sono studi preliminari, ma che gia' provano la loro potenzialita'".
La genetista Mayana Zatz, direttrice del Centro di Studi del Genoma Umano dell'Universita' di San Paolo, e specialista in malattie genetiche neuromuscolari, stima che "con 10-12 mila campioni stoccati, qualsiasi paziente avrebbe gia' il 100% di chance di trovare un donatore compatibile". La leucemia colpisce circa 10 mila persone, sono mutazioni che in genere colpiscono 1 su mille. "La possibilita' di avere bisogno del sangue del cordone di un'altra persona e' molto maggiore rispetto a quella di avere bisogno del proprio", precisa la Zatz in una sorta di invito a fare una donazione pubblica.
 
 
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