Il 15 settembre, con una sessione congiunta di tre Commissioni del Senato (Costituzione e Giustizia, CCJ; Affari Sociali, CAS; Affari Economici, CAE), e' stato approvato il testo sostitutivo della Legge sulla Biosicurezza del senatore Ney Suassuna (PMDB-PB). Ora deve passare il vaglio del plenum del Senato e quindi della Camera dei Deputati.
Dopo durissime trattative e forti pressioni della potente lobby religiosa, continua ad essere vietata la clonazione terapeutica, ma viene permessa la ricerca a fini terapeutici con le cellule staminali derivate da embrioni congelati, tre anni prima o tre anni dopo dall'entrata in vigore della legge; inoltre e' obbligatorio il consenso dei donatori. Secondo i senatori sarebbero circa 20 mila gli embrioni nei laboratori che rispettano questi requisiti, e questo assicura materiale per la ricerca per i prossimi 5 anni. "Dopo dovremmo rivedere la legge", ha anticipato Suassuna.
E proprio al relatore della legge Suassuna, si era rivolto con una lettera il papa' del cantante Herbert Vianna, in sedia a rotelle dopo un incidente aereo. Hermano Paes Vianna si e' rivolto cosi' ai senatori chiedendo di non adottare restrizioni alle ricerche con le cellule staminali, a nome di tutte quelle persone che ripongono "enorme speranza" nel risultato delle ricerche con le staminali. Secondo Hermano Paes Vianna, l'autorizzazione per il Paese a realizzare liberamente questo tipo di ricerche "e' lo stesso di un impegno della Nazione nei confronti delle migliaia di persone che vedono diminuita la loro capacita' produttiva a causa di incidenti, nella loro maggioranza provocati dalle pessime condizioni delle nostre strade, dai nostri trasporti e dalle sparatorie tra i poliziotti e i criminali che infestano le nostre strade, oltre che per molte malattie oggi incurabili". Il senatore Suassuna ha dato ragione al papa' del cantante, pur lamentandosi del fatto che dopo le trattative, nella legge si mantiene ancora il divieto della "clonazione terapeutica" che permetterebbe invece di alleviare le malattie di innumerevoli persone.

Il 15 settembre, con una sessione congiunta di tre Commissioni del Senato (Costituzione e Giustizia, CCJ; Affari Sociali, CAS; Affari Economici, CAE), e' stato approvato il testo sostitutivo della Legge sulla Biosicurezza del senatore Ney Suassuna (PMDB-PB). Ora deve passare il vaglio del plenum del Senato e quindi della Camera dei Deputati.
Dopo durissime trattative e forti pressioni della potente lobby religiosa, continua ad essere vietata la clonazione terapeutica, ma viene permessa la ricerca a fini terapeutici con le cellule staminali derivate da embrioni congelati, tre anni prima o tre anni dopo dall'entrata in vigore della legge; inoltre e' obbligatorio il consenso dei donatori. Secondo i senatori sarebbero circa 20 mila gli embrioni nei laboratori che rispettano questi requisiti, e questo assicura materiale per la ricerca per i prossimi 5 anni. "Dopo dovremmo rivedere la legge", ha anticipato Suassuna.
E proprio al relatore della legge Suassuna, si era rivolto con una lettera il papa' del cantante Herbert Vianna, in sedia a rotelle dopo un incidente aereo. Hermano Paes Vianna si e' rivolto cosi' ai senatori chiedendo di non adottare restrizioni alle ricerche con le cellule staminali, a nome di tutte quelle persone che ripongono "enorme speranza" nel risultato delle ricerche con le staminali. Secondo Hermano Paes Vianna, l'autorizzazione per il Paese a realizzare liberamente questo tipo di ricerche "e' lo stesso di un impegno della Nazione nei confronti delle migliaia di persone che vedono diminuita la loro capacita' produttiva a causa di incidenti, nella loro maggioranza provocati dalle pessime condizioni delle nostre strade, dai nostri trasporti e dalle sparatorie tra i poliziotti e i criminali che infestano le nostre strade, oltre che per molte malattie oggi incurabili". Il senatore Suassuna ha dato ragione al papa' del cantante, pur lamentandosi del fatto che dopo le trattative, nella legge si mantiene ancora il divieto della "clonazione terapeutica" che permetterebbe invece di alleviare le malattie di innumerevoli persone.