Mayana Zatz, direttrice del Centro di Studi del Genoma Umano dell'Universita' di San Paolo, e' la prima scienziata brasiliana che sottoscrive l'appello per liberare la ricerca sulle cellule staminali embrionali promosso dall'associazione Luca Coscioni in Italia e rilanciato in Brasile da
Movitae, una associazione che raccoglie pazienti di malattie degenerative.
A rilanciare l'adesione e' stato il quotidiano brasiliano
O Globo con un articolo intitolato: "Possiamo salvare molte vite".
Ma gia' il quotidiano
O Estado de São Paulo aveva parlato di Movitae che anche grazie ad un sito Internet intende promuovere la proposta dell'uso delle cellule staminali embrionali per ottenere una legge in questa direzione facendo pressioni sul Governo e sul parlamento. Il sito Internet (
clicca qui) gia' nella Home Page riporta una dichiarazione del premio Nobel Rita Levi Montalcini a favore dell'uso degli embrioni sovrannumerari per la ricerca scientifica, ed e' una sorta di sito gemellato con quello dell'associazione Luca Coscioni, anche nello slogan: "Per la liberta' della ricerca scientifica".