"L'associazione Luca Coscioni e MOVITAE (Movimento brasiliano per la vita, espressione di un gruppo di scienziati brasiliani capitanati da Mayana Zatz, genetista e direttrice del Centro Studi sul Genoma Umano dell'Universita' di San Paolo), hanno avviato da alcune settimane una collaborazione volta alla costruzione di una rete "transnazionale" di associazioni, gruppi di malati, scienziati, ricercatori, ma anche esponenti del mondo politico, della cultura, dell'informazione, in grado di sensibilizzare al problema della liberta' della scienza le opinioni pubbliche dei singoli Paesi, e di svolgere un'azione di "pressing" su Governi e Parlamenti perche' vengano rimosse al piu' presto le preclusioni (o i pretesti?) di ordine religioso e ideologico messe in campo al solo scopo di ritardare -non certo di impedire: non e' mai accaduto nella storia dell'umanita'!- i progressi della scienza", cosi' in una nota di Antonello Marzano, tesoriere dell'associazione Coscioni spiega la collaborazione delle due organizzazioni gemellate.
E il primo risultato trasnazionale e' stato quello dell'adesione, raccolta in Brasile, dello scienziato britannico Keith Campbell, uno dei padri della pecora Dolly del Roslin Institute di Edimburgo, sull'appello ai rispettivi Parlamenti -di Italia e Brasile-, perche' approvino leggi che consentano la ricerca a scopo terapeutico sulle cellule staminali embrionali.
"Perdere "tempo" prezioso e' criminale, perche' comporta di fatto la condanna a morte di milioni di essere umani che vivono nella speranza di una cura che la ricerca sugli embrioni sarebbe in grado -secondo la comunita' scientifica internazionale- di scoprire in tempi ragionevoli", conclude Marzano.

"L'associazione Luca Coscioni e MOVITAE (Movimento brasiliano per la vita, espressione di un gruppo di scienziati brasiliani capitanati da Mayana Zatz, genetista e direttrice del Centro Studi sul Genoma Umano dell'Universita' di San Paolo), hanno avviato da alcune settimane una collaborazione volta alla costruzione di una rete "transnazionale" di associazioni, gruppi di malati, scienziati, ricercatori, ma anche esponenti del mondo politico, della cultura, dell'informazione, in grado di sensibilizzare al problema della liberta' della scienza le opinioni pubbliche dei singoli Paesi, e di svolgere un'azione di "pressing" su Governi e Parlamenti perche' vengano rimosse al piu' presto le preclusioni (o i pretesti?) di ordine religioso e ideologico messe in campo al solo scopo di ritardare -non certo di impedire: non e' mai accaduto nella storia dell'umanita'!- i progressi della scienza", cosi' in una nota di Antonello Marzano, tesoriere dell'associazione Coscioni spiega la collaborazione delle due organizzazioni gemellate.
E il primo risultato trasnazionale e' stato quello dell'adesione, raccolta in Brasile, dello scienziato britannico Keith Campbell, uno dei padri della pecora Dolly del Roslin Institute di Edimburgo, sull'appello ai rispettivi Parlamenti -di Italia e Brasile-, perche' approvino leggi che consentano la ricerca a scopo terapeutico sulle cellule staminali embrionali.
"Perdere "tempo" prezioso e' criminale, perche' comporta di fatto la condanna a morte di milioni di essere umani che vivono nella speranza di una cura che la ricerca sugli embrioni sarebbe in grado -secondo la comunita' scientifica internazionale- di scoprire in tempi ragionevoli", conclude Marzano.