Scienziati australiani hanno identificato un gene legato alla piu' comune forma di diabete, quello di tipo 2. La ricerca, presentata al Congresso internazionale sull'obesita' in corso a San Paolo del Brasile, e' stata condotta dalla Deakin University di Canberra e dall'International Diabetes Institute di Melbourne in collaborazione con l'azienda biotecnologica Autogen. I ricercatori ritengono che la scoperta del gene possa aprire la strada a nuove cure contro la malattia nei prossimi 10-15 anni. Esperimenti sui "ratti della sabbia" israeliani, che sviluppano obesita' e diabete in maniera simile all'uomo, hanno dimostrato che il gene, chiamato tanis, e' associato al modo in cui il glucosio e' metabolizzato dalle cellule. Altri esperimenti sono stati condotti su cellule del fegato umane. Introducendo il gene al loro interno, gli studiosi hanno indotto il diabete e la capacita' delle cellule di metabolizzare il glucosio, e' risultata alterata. Circa il 95% dei diabetici soffrono del tipo 2, che si contrae quando il pancreas non produce abbastanza insulina e i livelli di glucosio nel sangue aumentano. Il tipo 2 ha forti cause genetiche, anche se tra i fattori di rischio vi sono eta', obesita' e inattivita'.