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 AUSTRALIA - AUSTRALIA - Australia. I raggi UVA attaccano le staminali
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Notizia 
1 aprile 2004 18:36
 
Da quest'anno potrebbe esserci qualche novita' nei fattori protettivi degli abbronzanti perche' i raggi UVA sono piu' pericolosi del previsto, come rileva lo studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (PNAS) dal gruppo australiano coordinato da Gary Halliday, dell'universita' di Sydney.
Finora gli scienziati avevano ritenuto piu' pericolosi i raggi UVB, diretti responsabili delle scottature solari, e consideravano gli UVA solo colpevoli dell'invecchiamento cutaneo.
Invece, ad indicare la pericolosita' tutt'altro che irrilevante di questi raggi, e' l'identita' stessa del loro bersaglio: le cellule staminali che si trovano negli strati piu' profondi della pelle e dalle quali dipende il rinnovo dell'epidermide.
I raggi ultravioletti emessi dal Sole si distinguono in A e B per la loro diversa lunghezza d'onda e quindi per l'energia ad essi associata. Entrambi sono nemici della pelle ma, poiche' gli UVB sono assorbiti maggiormente dal Dna, da tempo gli scienziati li ritenevano i diretti colpevoli dell'insorgenza di difetti genetici capaci di scatenare tumori, come i melanomi. Ma lo studio dei ricercatori australiani ha fatto traballare questo loro ruolo degli UVB. Isolando cellule malate di tumore dalla pelle, infatti, gli studiosi hanno osservato i due strati, quello piu' profondo e quello piu' superficiale, di cellule della pelle malate, cercando in esse la 'firma' dei due tipi di raggi. Cosi' si e' visto che la maggior parte dei danni indotti da UVA si ritrova negli strati profondi, cioe' laddove ci sono le staminali per il ripristino continuo di epidermide che viene rinnovata senza sosta. Invece gli UVB colpiscono piu' in superficie dove le cellule hanno gia' la loro fisionomia matura. Poiche' per sviluppare il cancro e' sempre piu' efficace un danno a carico delle staminali che sono in intensa proliferazione e quindi possono amplificare velocemente il danno iniziale, e' chiaro che gli UVA, benche' meno assorbiti dal Dna, sono piu' pericolosi perche' fanno danni nel 'posto giusto' per scatenare un tumore.
 
 
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