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 AUSTRALIA - AUSTRALIA - Australia. Conservare per uso proprio i cordoni ombelicali potrebbe essere eccessivo
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Notizia 
11 luglio 2002 16:43
 
La prospettiva di poter disporre delle proprie cellule staminali per curare eventuali patologie dei propri figli sta inducendo un numero sempre maggiore di persone a chiedere il prelievo e la conservazione del sangue contenuto nei cordoni ombelicali. Piu' di 100 coppie hanno gia' stipulato contratti in tal senso con la Cryosite, un'azienda privata sorta a Sydney lo scorso dicembre. Il ricorso a banche private per garantirsi l'uso eventuale delle proprie cellule, invece di donarle anonimamente alle banche pubbliche che le mettono a disposizione di chiunque necessiti un trapianto di cellule staminali sta sollevando un acceso dibattito. Secondo il direttore della Australian Cord Blood Bank, Marcus Vowels, allo stato attuale la possibilta' che un bambino necessiti in futuro delle proprie cellule staminali e' circa una su un milione, senza contare che dai risultati sin qui ottenuti per la cura di alcune patologie, come la leucemia, e' preferibile ricostruire il midollo con il trapianto di cellule prelevate da un donatore compatibile, piuttosto che con quelle dello stesso paziente. Queste ultime, infatti, potrebbero contenere anomalie genetiche tali da predisporre ad una recidiva del tumore.
 
 
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La prospettiva di poter disporre delle proprie cellule staminali per curare eventuali patologie dei propri figli sta inducendo un numero sempre maggiore di persone a chiedere il prelievo e la conservazione del sangue contenuto nei cordoni ombelicali. Piu' di 100 coppie hanno gia' stipulato contratti in tal senso con la Cryosite, un'azienda privata sorta a Sydney lo scorso dicembre. Il ricorso a banche private per garantirsi l'uso eventuale delle proprie cellule, invece di donarle anonimamente alle banche pubbliche che le mettono a disposizione di chiunque necessiti un trapianto di cellule staminali sta sollevando un acceso dibattito. Secondo il direttore della Australian Cord Blood Bank, Marcus Vowels, allo stato attuale la possibilta' che un bambino necessiti in futuro delle proprie cellule staminali e' circa una su un milione, senza contare che dai risultati sin qui ottenuti per la cura di alcune patologie, come la leucemia, e' preferibile ricostruire il midollo con il trapianto di cellule prelevate da un donatore compatibile, piuttosto che con quelle dello stesso paziente. Queste ultime, infatti, potrebbero contenere anomalie genetiche tali da predisporre ad una recidiva del tumore.
 
 
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