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 AUSTRALIA - AUSTRALIA - Australia. Clonata una mucca con un nuovo metodo, il trasferimento seriale
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17 febbraio 2005 19:14
 
Scienziati australiani hanno rivelato di aver clonato una mucca, per la prima volta al mondo, usando una nuova tecnica conosciuta come trasferimento nucleare seriale. Brandy, una vitella sana Holsten-Fresian di due mesi, e' stata creata da ricercatori dell'Istituto Monash di ricerca medica a Melbourne e della cooperativa Genetics Australia.
La ricercatrice principale Vanessa Hall, che ha dato l'annuncio, ha spiegato che il metodo e' stato usato finora per clonare topi e maiali, ma questa e' la prima clonazione di un bovino. Il metodo regolare di clonare animali, come la pecora Dolly nel 1997, comporta l'inserimento di una singola cellula donata in un ovulo, con il Dna rimosso, e di impiantare l'embrione che si forma in una madre surrogata per la gestazione.
Usando invece il metodo serial nuclear transfer (Snt), gli scienziati fondono gli elementi nutrienti di un ovulo recentemente fecondato nell'embrione clonato prima che sia inserito nell'utero surrogato, con il risultato di rafforzare la rimodellatura del Dna, e quindi di migliorare la qualita' dell'embrione clonato, ha proseguito Hall. Con questo metodo, ci vogliono due giorni per creare un embrione, che viene trasferito alla madre surrogata una settimana dopo. La gestazione impiega poi nove mesi.
Nel futuro, gli allevatori potranno usare la procedura per clonare mucche in condizioni incontaminate e per diffondere con efficacia i loro geni di elite attraverso la mandria. Si considera che una mucca abbia geni di elite basati su una varieta' di fattori, fra cui la qualita' del latte ed i tratti comportamentali. "Per aiutare la disseminazione dei fattori genetici desiderati usiamo questa tecnica per diffondere i geni di elite secondo le esigenze del mercato caseario", ha detto la studiosa.
Con la tecnica regolare seguita in passato, cioe' da Dolly in poi, pochissimi embrioni clonati e impiantati sono sopravvissuti per l'intera gestazione. Si ritiene che cio' sia dovuto a problemi di riprogrammazione che hanno effetto sullo sviluppo della placenta", ha spiegato ancora la Hall. "Con la Snt, che comunque e' ancora in fase di ricerca, sono necessarie delle fasi addizionali rispetto alla tecnica regolare. Crediamo pero' di poter migliorare l'efficienza della clonazione, se verranno prodotte nascite sane piu' numerose da un numero minore di embrioni".
 
 
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Scienziati australiani hanno rivelato di aver clonato una mucca, per la prima volta al mondo, usando una nuova tecnica conosciuta come trasferimento nucleare seriale. Brandy, una vitella sana Holsten-Fresian di due mesi, e' stata creata da ricercatori dell'Istituto Monash di ricerca medica a Melbourne e della cooperativa Genetics Australia.
La ricercatrice principale Vanessa Hall, che ha dato l'annuncio, ha spiegato che il metodo e' stato usato finora per clonare topi e maiali, ma questa e' la prima clonazione di un bovino. Il metodo regolare di clonare animali, come la pecora Dolly nel 1997, comporta l'inserimento di una singola cellula donata in un ovulo, con il Dna rimosso, e di impiantare l'embrione che si forma in una madre surrogata per la gestazione.
Usando invece il metodo serial nuclear transfer (Snt), gli scienziati fondono gli elementi nutrienti di un ovulo recentemente fecondato nell'embrione clonato prima che sia inserito nell'utero surrogato, con il risultato di rafforzare la rimodellatura del Dna, e quindi di migliorare la qualita' dell'embrione clonato, ha proseguito Hall. Con questo metodo, ci vogliono due giorni per creare un embrione, che viene trasferito alla madre surrogata una settimana dopo. La gestazione impiega poi nove mesi.
Nel futuro, gli allevatori potranno usare la procedura per clonare mucche in condizioni incontaminate e per diffondere con efficacia i loro geni di elite attraverso la mandria. Si considera che una mucca abbia geni di elite basati su una varieta' di fattori, fra cui la qualita' del latte ed i tratti comportamentali. "Per aiutare la disseminazione dei fattori genetici desiderati usiamo questa tecnica per diffondere i geni di elite secondo le esigenze del mercato caseario", ha detto la studiosa.
Con la tecnica regolare seguita in passato, cioe' da Dolly in poi, pochissimi embrioni clonati e impiantati sono sopravvissuti per l'intera gestazione. Si ritiene che cio' sia dovuto a problemi di riprogrammazione che hanno effetto sullo sviluppo della placenta", ha spiegato ancora la Hall. "Con la Snt, che comunque e' ancora in fase di ricerca, sono necessarie delle fasi addizionali rispetto alla tecnica regolare. Crediamo pero' di poter migliorare l'efficienza della clonazione, se verranno prodotte nascite sane piu' numerose da un numero minore di embrioni".
 
 
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